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martedì 20 ottobre 2020

#Almanaccoquotidiano, a cura di #MarioBattacchi

Buongiorno, oggi è il 20 ottobre.
Il 20 ottobre 1944 il comando generale della 15a Air Force americana decise di compiere un bombardamento su Milano a seguito di un rapporto della RAF che sosteneva che vi fosse una grossa attività negli impianti siderurgici della città.
La missione fu svolta da 3 stormi di aerei, due dei quali compirono la missione senza particolari problemi nè impedimenti. Il terzo stormo invece, il 451°, composto da 35 aeroplani (un 36esimo era subito tornato alla base per problemi tecnici) ebbe una storia tutta diversa. Il comandante del secondo gruppo di 18 aerei si accorse di essere fuori rotta e che non avrebbero mai raggiunto l'obiettivo previsto, pertanto ordinò di tornare alla base considerando la missione fallita.
Non potendo rientrare alla base con il carico di bombe per motivi di sicurezza (circa 2000 kg di esplosivo per ogni aereo), invece di ordinare lo sgancio in campagna o in mare il capitano disse di farlo lì dov'erano, sopra i quartieri civili che stavano sorvolando in quel momento. L'abitato di Gorla fu raggiunto da 37 tonnellate di esplosivo che distrussero case, negozi e officine.
Una bomba in particolare, causò quella che da allora verrà sempre chiamata la strage di Gorla: fu colpita la scuola "Francesco Crispi" e 184 bambini, i loro insegnanti e alcuni genitori che erano accorsi per tentare di salvarli furono uccisi.
Nessuno venne mai chiamato sul banco degli imputati, né a Norimberga né successivamente, a rispondere di questa azione.
Sul terreno dove sorgeva la scuola elementare, concesso dal Comune di Milano ai parenti delle vittime, venne innalzato il monumento ossario intitolato ai "Piccoli Martiri di Gorla", realizzato dallo scultore Remo Brioschi ed inaugurato nel terzo anniversario della strage. Nella cripta, durante gli anni successivi vennero trasferite, a gruppi, le spoglie dei bambini morti a Gorla in seguito al bombardamento e dei loro insegnanti.
Il piccolo corridoio centrale è dominato dall'iscrizione: "E vi avevo detto di amarvi come fratelli".
La scuola elementare riedificata a Gorla venne dedicata ai Piccoli martiri di Gorla, denominazione successivamente scomparsa nell'accorpamento scolastico.

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