Io faccio parte del gruppo “I custodi
della rocca” Di Altavilla Vicentina.
Dopo il saluto di rito ai nostri
ospiti, molti dei quali vestiti in costumi storici fatti un po tra
noi, e un po da sarte. Inizia il convivio durante il quale si svolge
la vestizione degli sposi,con molte palanche (soldi) nella bisaccia.
Gli sposi sono Bentivegna Del Mazzo di
Brendola e la sua sposa Monna
Belcolore di Altavilla.
Messere Bentivegna Del Mazzo arriva
nelle classiche bracche (mutande) bianche stringendo alla vita una
sottile cintura di stoffa, legandole sotto al ginocchio con i lacci
da gamba. Indossa l'infula bianca unico indumento usato anche di
notte per riparare il capo dal freddo.
Mette le calze brache mediante laccetti
legati nel giro coscia., le calze brache che sono divise in due
(ossia solo le gambe), per sorreggerle vengono legate alle bracche,
la camisia di tessuto leggero è di cotone sopra la camisia il
guarnello.
Ora indossa un paio di callighe, per
non sporcare le belle callighe di pelle calza delle solide pianelle
di legno, una corrigia con piccola scarsella contenente qualche
moneta d'argento. Ultimo il Mantello lussuoso, e seconda infula di
colore diverso.
Monna Belcolore indossa direttamente su
pelle una semplice camisia di cotone, di seguito indossa le mezze
calze di lana fine fissate con dei laccetti di stoffa.
Sopra la camisia è posta la gonnella
di lana e ai piedi le callighe (un pezzo di pelle quadrato
intrecciato con maestria e legato con lacetti)
Madonna si sistema il primo elemento
del copricapo, formato da una bendella di tessuto leggero passato
sotto il mento è fissato con spilli, una lunga corrigia tiene in
figura,e trattiene una scarsella con qualche moneta.
La gonnella è ora parzialmente coperta
dalla guarnacca femminile molto più semplice di quella da uomo,viene
indossata dalla testa è annodata sui fianchi con dei lacci. In testa
è posta la corona di stoffa di lana, ultima vestizione il mantello,
le pianelle ed infine uno sciugatoio attaccato con spilli al tessuto
che riveste la corona.
Gli sposi sono vestiti e congiungono le
mani e con un sorriso radioso raggiungono i commensali e gustano
insieme a noi la sfiziosa cena.
La nostra Susanna ci legge la sua
ricerca con l'intento di condurci in un tempo lontano, quando
vestirsi significava non solo coprirsi per difendersi dal freddo o
dalla polvere, ma anche molto altro.
Un tempo in cui “l’abito faceva il
monaco”!
Dove ogni dettaglio era importante e
non era permesso sbagliare.
Il Medioevo è un periodo molto lungo,
che racchiude più di mille anni di storia.
È in pratica impossibile descrivere in
poche pagine un fenomeno culturale e sociale
così importante come quello della moda
nel Medioevo.
È proprio nel Medioevo, infatti, che
nasce l’artigianato tessile e quindi la “moda” ed il “ Made
in Italy”. L’ispirazione viene dalla moda normanna e bizantina.
Nel Medioevo la moda doveva rispondere
a dei requisiti fondamentali :
coprire tutto il corpo (pudore) e
difendere dagli effetti del clima (caldo, freddo, pioggia,)
essere un segno inequivocabile della
classe sociale di appartenenza.
L'ordine sociale costituito doveva
rimanere tale anche nelle apparenze, la trasgressione, in tutti i
settori della società, non veniva tollerata, anzi diventava pretesto
per diffidare di chi la praticava.
Le prostitute o “Donne pubbliche”
dovevano vestire in modo da essere subito distinte dalle “Donne
oneste”. I loro abiti erano più corti sfrangiati e non dovevano
essere troppo vistosi. A volte mettevano un nastrino rosso fra i
capelli o sull’abito.
I pellegrini si potevano distinguere a
distanza dal loro abbigliamento.
Vi erano severi dettami anche per
l’abbigliamento dei non cristiani (ebrei, saraceni)
A parte i neonati che venivano
fasciati, i bambini vestivano come gli adulti nel
rispetto della classe di appartenenza.
Gli abiti non avevano tasche ma si
usavano borse di varie fogge.
Nel 1200 compaiono i primi bottoni di
osso o di cuoio e sempre, per le donne la novità più importante è
la comparsa dello strascico, ma solo nelle classi elevate.
I contadini in genere avevano abiti più
corti per risparmiare sulle stoffe.
Non esistevano abiti per la notte e
molti dormivano nudi.
I principali tessuti utilizzati nel
Medioevo erano : Il cotone ed il lino utilizzati per camici e
lenzuola,
la canapa per abiti da lavoro, il
fustagno (misto di lino e cotone) per abiti ed arredamento la lana
per abiti, calze e mantelli invernali. La pelle, le pellicce ed il
cuoio per mantelli, giubbe, borse e scarpe. Solo nel tardo Medioevo
compaiono stoffe pregiate come sete e broccati e l’abbigliamento
delle classi privilegiate diventa ricco e ricercato impreziosito da
pizzi, ricami, perle, fili d’oro, pietre preziose e altro,
naturalmente i nobili erano coloro che potevano sfoggiare gli abiti
più sfarzosi.
Di Roberta Accademica