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mercoledì 29 febbraio 2012

#citazione #destino: Marguerite Yourcenar

Gli astri imprimono un indirizzo ai nostri destini ma non li decidono; altrettanto forte e mesterioso regolatore della nostra vita è quell'astro  rosso che palpita nel buio sospeso nella sua gabbia d'ossa e di carne
(l'opera al nero)

#Citazioni Bufalino, il Malpensante






"Non ho certezze, la certezza è nemica invidiosa della verità".
Gesualdo Bufalino, Il malpensante, Bompiani, 1987, p. 86

Scelta da Manlio Lo Presti

#Citazioni #H.P.Lovecraft, Lettere dall'Altrove

In un universo senza scopo, tutto è uguale e nulla vale la pena di un serio pensiero. Non ci resta che cogliere ciò che preferiamo e sorridere, rendendoci conto che dove non esistono autentiche direzioni l'una vale l'altra. Ed è meglio non cadere nell'assurdo eccitandosi o dandosi alla violenza, alle aberrazioni e ai comportamenti antisociali a causa di qualche illusoria sciocchezza. Nulla è importante, ma forse è più confortevole mantenere la calma e non interferire con gli altri.

martedì 28 febbraio 2012

#citazioni #eternita': Grazia Deledda

Mettiti sull'orlo del mare, e conta e conta tutti i granelli della terra: quando li avrai contati saprai che essi sono un nulla in confronto degli anni dell'eternita'.
Grazie Deledda

#Citazioni Kafka, Quaderni in ottavo



"Spariscono le nebbie dei condottieri e degli artisti,
degli amanti e dei ricchi,
degli uomini politici e dei ginnasti, dei navigatori e ..."


Franz Kafka, Quaderni in ottavo, SE, 2002, p.71
Scelta da Manlio Lo Presti

#Star del giorno: Justin Bieber

http://justinbiebertour2011.net
 Al motto di Italy Bieber il popolo italiano di Twitter reclama il ritorno del giovanissimo cantante canadese nel Bel Paese.

 Agli appelli di adolescenti fa contrasto l'opposizione dei genitori, che tuttavia, denunciando il loro sdegno, fanno risalire il tweet alla vetta della classifica delle Tendenze Italia.

 Justin Bieber sta per compiere 16 anni e già ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra i quali il premio per Miglior Artista Internazionale ai TRL Awards 2010 in Italia. Twitter è il suo principale mezzo di comunicazione.

 Già un anno fa qualche suo fan gli dedicò un tributo su Youtube in memoria della sua venuta in Italia. Invitiamo i profondi profani come noi a documentarsi proprio attraverso questo video.

lunedì 27 febbraio 2012

#insonnia: tratto da Wikipedia

L'insonnia è un termine con il quale si intende sia il deficit quantitativo di sonno, cioè il dormire per un tempo non ragionevole o il non dormire affatto, sia il deficit qualitativo, cioè il dormire male, in maniera non riposante. Coloro che ne soffrono di solito lamentano di non essere in grado di dormire che per pochi minuti alla volta o di agitarsi nel letto durante la notte.
Dato il carattere indispensabile del sonno per l’equilibrio psicofisico dell’individuo, il problema dell’insonnia acquista un rilievo particolare. Se l'insonnia continua per più di alcune notti di seguito può divenire "cronica" e causare un deficit nel sonno che è estremamente nocivo per la salute dell'insonne. L'insonnia altera il naturale ciclo del sonno, ciò può risultare difficile da restaurare. Alcuni insonni non saggiamente continuano a lamentarsi sebbene cerchino di dormire nel pomeriggio o nella prima serata col risultato di ritrovarsi all'ora di dormire molto vigili aggravando l'insonnia. Altri spingono il loro corpo fino ai propri limiti, sin quando la mancanza di sonno causa gravi problemi fisici e mentali.

#citazione #mare: Madame de Stael

Lo spettacolo del mare fa sempe una profonda impressione. Esso è l'immagine di quell'infinito che attira senza posa il pensiero e nel quale senza posa il pensiero va a perdersi.
Madame de Stael




#Citazioni Heinlein, Lazarus Long, L'immortale

« Un essere umano deve essere in grado di cambiare un pannolino, pianificare un'invasione, macellare un maiale, guidare una nave, progettare un edificio, scrivere un sonetto, tenere la contabilità, costruire un muro, aggiustare un osso rotto, confortare i moribondi, prendere ordini, dare ordini, collaborare, agire da solo, risolvere equazioni, analizzare un problema nuovo, raccogliere il letame, programmare un computer, cucinare un pasto saporito, battersi con efficienza, morire valorosamente.
La specializzazione va bene per gli insetti »

#Citazioni Fusaro, Essere senza Tempo - Bompiani

#Citazioni "Le vacanze, i pensionamenti anticipati, le settimane corte sono soltanto in apparenza "doni" di un sistema magnanimo e prodigo ....
Il Capitale recupera avidamente tutte le ore che finge di regalare, e lo fa velocizzando e intensificando il lavoro, in ciò favorito da una tecnica che divento ogni giorno più sofisticata."
Fusaro, Essere senza Tempo,  Bompiani, 2010, p. 260
Scelta da Manlio Lo Presti

domenica 26 febbraio 2012

#blog #accademiadeisensi: Benvenuti autori!

© 2012 Accademia dei Sensi
  I nostri lettori se ne saranno già accorti: il blog è arricchito con il contributo di altri Accademici. In questo modo tutti i post che erano pubblicati sulla piattaforma di Facebook possono essere più completi e archiviati con maggiore indicizzazione per essere recuperati più facilmente.
 Siete un pubblico sempre più ampio e proveniente da vari Social Network in misura crescente e speriamo che l’impaginazione del nostro blog sia di vostro gradimento e possa facilmente orientarvi in tutti i luoghi in cui ci esprimiamo.
 Benvenuti quindi i nostri nuovi autori: che possano sempre offrire un’occasione per accendere i vostri sensi!

#riflettere le scarpe rotte


Avere avuto le scarpe rotte nell’infanzia ci ha fatto crescere più in fretta e meglio?
Stavolta invece che un divertissement vi propongo una riflessione se vi va.
Le scarpe rotte
Aspettando l’autobus osservo dei ragazzi alla fermata, sono appena usciti da scuola: chiacchierano, ridono, si prendono in giro e tutti, noto, hanno delle scarpe super ai piedi. Costeranno tra i 150 e i 250 euro. Non è moda nuova quella di possedere scarpe “firmate”, ma da un po’ di tempo a questa parte, ha preso una dimensione enorme, soprattutto tra i giovani e gli adolescenti e i rispettivi genitori sono pronti a pagare, per l’acquisto, una sproporzionata somma di denaro.
Tutto questo per me non è che un vacuo capriccio per poter apparire alla gente…     Apparire…
Ma questa è soltanto la mia personalissima opinione.
Scarpe di “grandi firme”, che poi, molto  probabilmente, sono opera del lavoro minorile di qualche paese dell’est asiatico…

Lasciamo da parte le considerazioni etico-morali sulla loro produzione e riflettiamo che, per comprare un paio di scarpe di moda, si  parte da 120 €, per arrivare  a 300 euro e forse più.
Mi viene da pensare che l’euro, senza tutti quegli zeri della lira, abbia cancellato anche il giusto valore che si dovrebbe dare ad ogni acquisto.

Ripensando alle scarpe viste ai piedi degli adolescenti, mi son ricordata  di un bellissimo passo in un libro di Natalia Ginzburg, scritto nel 1945, nell’immediato dopo guerra, mentre all’epoca la scrittrice era residente a Roma, era sola, era lontana dai figli e viveva un  momento molto tragico della sua vita.
Lo riporto:
<Io ho le scarpe rotte e l’amica con la quale vivo in questo momento ha le scarpe rotte anche lei. Stando insieme parliamo spesso di scarpe. Se le parlo del tempo in cui sarò una vecchia scrittrice famosa, lei subito mi chiede: “Che scarpe avrai?” Allora le dico che avrò delle scarpe di camoscio verde,con una gran fibbia d’oro da un lato.
Io appartengo a una famiglia dove tutti hanno scarpe solide e sane. Mia madre anzi ha dovuto far fare un armadietto apposta per tenerci le scarpe, tante paia ne aveva. Quando torno fra loro, levano alte grida di sdegno e di dolore alla vista delle mie scarpe. Ma io so che anche con le scarpe rotte si può vivere. Nel periodo tedesco ero sola qui a Roma, e non avevo che un solo paio di scarpe. Se le avessi date al calzolaio avrei dovuto stare due o tre giorni a letto, e questo non mi era possibile. Così continuai a portarle, e per giunta pioveva, le sentivo sfasciarsi lentamente, farsi molli ed informi, e sentivo il freddo del selciato sotto le piante dei piedi. E’ per questo che anche ora ho sempre le scarpe rotte, perché mi ricordo di quelle e non mi sembrano poi tanto rotte al confronto, e se ho del denaro preferisco spenderlo altrimenti, perché le scarpe non mi appaiono più come qualcosa di molto essenziale. Ero stata viziata dalla vita prima, sempre circondata da un affetto tenero e  vigile, ma quell’anno qui a Roma fui sola per la prima volta…
>

In un altro passaggio l’autrice fa delle considerazioni sui suoi figli: <I miei figli dunque vivono con mia madre, e non hanno le scarpe rotte finora. Ma come saranno da uomini? Voglio dire: che scarpe avranno da uomini? Quale via sceglieranno per i loro passi? Decideranno di escludere dai loro desideri tutto quel che è piacevole ma non è necessario, o affermeranno che ogni cosa è necessaria e che l’uomo ha il diritto di avere ai piedi delle scarpe solide e sane?>
Ed infine Natalia Ginzburg conclude dicendo che, quando sarà di nuovo a casa, e tornerà ad occuparsi dei suoi figli, sarà una madre sollecita: <guarderò l’orologio e terrò conto del tempo, vigile ed attenta ad ogni cosa, e baderò che i miei figli abbiano i piedi sempre asciutti e caldi, perché so che così deve’essere se appena è possibile, almeno nell’infanzia. Forse anzi per imparare poi a camminare con le scarpe rotte, è bene avere i piedi asciutti e caldi quando si è bambini.>
Con queste parole si chiude lo scritto di Natalia Ginzburg [Tratto da “Le scarpe rotte” in “Le piccole virtù”  edizione Einaudi]
e mi fa riflettere su due punti!
Chiaramente le scarpe sono un’allegoria e mi fa meditare su cosa sia meglio: avere un’infanzia protetta o no? Se nell’infanzia abbiamo avuto scarpe calde e asciutte siamo più forti poi nella vita di adulti?      O è vero il contrario?
L’altra cosa a cui ho riflettuto è che oggi le scarpe rotte sono state sostituite da costosissime scarpe da duecentocinquanta euro, e i piedi, meno male, sono al caldo. Ma è la testa che si è rotta. Forse perché, con scarpe da duecentocinquanta euro ai piedi, non si capisce davvero più cosa sia veramente importante e cosa no.
Ed infine concludo domandandomi:
è un bene coccolare e viziare i figli in modo alle volte irragionevole?
Li farà sentire più forti o no in futuro?
(Ipazia Accademica)

sabato 25 febbraio 2012

#podcast: Ezio Falcomer - IO SONO DORIAN DUM di FABIO MUNDADORI


copertina del libro

 Ezio Falcomer presenta: 347

 Dal libro di Fabio Mundadori

 IO SONO DORIAN DUM

#aforisma #amicizia - R.W. Emerson

Lo splendore dell'amicizia non e' la mano tesa nè il sorriso gentile nè la gioia della compagnia è l'spirazione   spirituale quando scopriamo che qualcuno crede in noi ed è disposto a fidarsi di noi .

#citazione-Katerine Mansfield-leggere

Il piacere della lettura sembra raddoppiare quando quando si sta con una persona che ama gli stessi libri

#caso SERENDIPITY



Destino o caso? Messaggio in bottiglia o strada tracciata?
smart-serendipity applicata ad internet

Di che si tratta innanzi tutto?

Intanto chiariamo il significato della parola “serendipity”: che vuol dire?
Tradotto in italiano con serendipità, significa: “il trovare una cosa non cercata e imprevista, mentre se ne cerca un’altra”. Come dire il caso, una piacevole sorpresa, il piacere di trovare qualcosa senza averlo cercato. Un ricercatore biomedico americano definisce la serendipity: “cercare un ago nel pagliaio e trovare la figlia del fattore”

Da dove viene questa strana parola?

Deve l’origine ad una fiaba persiana del secolo quindicesimo... ripresa poi dallo scrittore inglese del 1700, Horace Walpole, che creò il neologismo.

In questa fiaba si racconta di tre principi di Serendip (l’antica Ceylon, attualmente Sri Lanka) obbligati dal padre ad un lungo viaggio di conoscenza in giro per il mondo. Ed i tre principi, per caso o per accortezza, scoprirono continuamente cose che non stavano cercando e che si rivelarono estremamente positive per loro.


Ecco il concetto base della serendipità, che è dovuta al caso certamente, ma ci vuole lo spirito acuto dell'osservatore, a saper poi utilizzare quello che ha trovato, a riconoscerne la funzionalità.

La scoperta dell’America è un eclatante caso di serendipità: cercando le Indie attraverso una via più breve, per risparmiare lunghi viaggi, da buon genovese, Cristoforo Colombo trovò ben altro.

Ma sono davvero tante le scoperte scientifiche dovute ad un caso di serendipity, come sono  anche tanti  gli studiosi passati accanto a fenomeni  di fondamentale importanza, senza comprenderne il signficato o saperne rilevare il calibro.

Anche la “scoperta” della penicillina da parte di Fleming è serendipità e chi non ricorda la famosa mela che cadde sulla testa di Newton, facendogli enunciare la legge sulla gravità universale?

Se è pur vero ciò che suggeriva Pasteur e cioè che: la sorte favorisce le menti preparate, si devono alla serendipità importanti scoperte scientifiche come: i raggi X, l’insulina, il web, il teflon, i neuroni specchio… il forno a microonde e molte altre (a voi di approfondire se vi va)

La serendipity attualmente è un’attitudine della ricerca sempre più praticata con consapevolezza.

Ed ora passiamo al nostro cercare sul web. Chi di noi, mentre cercava “qualcosa”, non ha poi incontrato “qualcos’altro” magari molto più interessante?

Per la sua stessa  natura Internet si presta molto e la Rete è un grande motore di serendipità. “Gli intrecci connettivi, la possibilità di esplorare gli ipertesti, i rimandi dei link, gli indirizzi specifici e le curiosità aggiunte, aumentano la possibilità di scoperte e conoscenze nuove”. E così, cercando a caso, per una curiosa “congiunzione astrale” troviamo proprio quello che si stava cercando.
Ma “la personalizzazione progressiva dei servizi, da Google a Facebook, rischia di farci chiudere in una “bolla” di relazioni e curiosità abituali, che ci impedisce di scoprire punti di vista nuovi e inattesi”. E chi conosce i social network sa che questo è un rischio reale.  Ci si può facilmente isolare.
Un’alternativa innovativa potrebbe essere, come si legge sull'articolo di giornale suggeritomi, proprio CircleMe che ci potrebbe aiutare  a scoprire nuove persone che condividano i nostri stessi interessi. CircleMe è una piattaforma che permette di tener traccia di quello che ci appassiona, (i like) di condividerlo con altri, e di scoprirne di nuovi.
Facendo… “cultura insieme. Aiutando la fortuna a farci trovare suggerimenti inattesi, seguendo un percorso intelligente” da cui: smart-serendipity o serendipità-intelligente.
Si trovano nuove informazioni, non solo in base ai suggerimenti della rete di persone di cui ci si fida, ma anche scoprendo nuove persone, con le quali potenzialmente sviluppare una relazione, perché gradiscono gli stessi libri, film, luoghi e pagine web. «Si tratta di fare cultura insieme. Aiutando la fortuna a farci trovare suggerimenti inattesi, seguendo un percorso intelligente».
La smart-serendipity è forse un concetto nuovo. Ma serve a ritrovare lo spirito originario della Rete. (ipa)

giovedì 23 febbraio 2012

#Arte e #Cultura: Arteingiro

http://arteculturaok.blogspot.com
 ARTE CULTURA: ARTEINGIRO IN VETRINA: Venerdì 2 marzo, la Vetrina di Gino Ramaglia, vedrà ospite Arteingiro movimento artistico itinerante a cielo aperto. Arteingiro è una manifestazione...


Leggi l'articolo

#supportcocacolla: quando Golia vince

© 2012 CocaColla.it
 Sfogliando Twitter ci siamo accorti che il tema che impazza al momento è la campagna di indignazione per la diffida della multinazionale dalla denominazione assonante all'ormai affermato blog che, come cita il comunicato stampa, "dal 2010 si occupa di arte, design, advertising, lifestyle e trend della rete, dedicato a chi ama l’arte contemporanea in ogni sua espressione."

 Triste è dover considerare che anche questa volta il potere economico di fatto spazza via piccole iniziative senza possibilità di replica paritaria.

 Questa vicenda ci fa tornare alla mente i tentativi che nel mondo politico sono reiterate per limitare la libertà d'espressione, in particolare in internet.

 Esprimiamo la nostra solidarietà e attendiamo gli sviluppi conseguenti alla decisione dei blogger di traghettare il progetto sotto una nuova denominazione.

 In gamba!

LuchoBoogieGraphic: Comincia il tour de l'"Orchestra Cocò"!

LuchoBoogieGraphic: Comincia il tour de l'"Orchestra Cocò"!: A chi, tra voi, fosse a Torino questo sabato, è rivolto questo invito! Un must tra i must, una presenza al caffè della caduta. Un luogo bel...

mercoledì 8 febbraio 2012

#django - Swing: il film

http://filmnellozaino.wordpress.com


 Tony Gatlif fu già regista del film Latcho drom, di cui più oltre diamo alcuni riferimenti.
 Vi offriamo intanto la sua opera  successiva del 2001, Swing, sperando di poterVi offrire anche l'opera precedente.




Latcho Drom è un film documentario del 1993 diretto da Tony Gatlif. Il titolo può essere tradotto in italiano con l'espressione buon viaggio.

"Latcho Drom" di Tony Gatlif: un viaggio musicale fra i gitani.

Poeticamente interessante è la scelta di recuperare la leggenda inventata dal popolo nomade per spiegarsi la propria dispersione.

Un documentario sui viaggi, le musiche, le danze dei gruppi gitani provenienti da Rajastan, Egitto,Turchia, Romania, Ungheria, Slovacchia, Francia e Spagna.

Questo documentario del 1993 di Tony Gatlif è un viaggio attraverso il mondo gitano.

Qualcuno definisce questo film un “documentario”, ma è palesemente uno degli errori più colossali nella storia degli errori più colossali di tutti i tempi: questo film è un’altra cosa, è un messaggio d’amore.

domenica 5 febbraio 2012

#podcast: Teatron - Il treno: ultima fermata




locandina dell'evento
 di Ermanno Pacini


Presa diretta dalla Maratona di lettura a Cortile Palazzo Lazzarini, in Morrovalle, la sera dell'11 agosto 2011.


Tra le musiche esecuzioni dei Gadjo Swing

venerdì 3 febbraio 2012

#Napoli #music #manouche: reunion graffiti

© 2012 Roberto Ormanni
 Ieri sera si è tenuto il primo incontro di quest'anno tra musicisti manouche di terra campana.

 Oscar Montalbano, chitarra solista del trio Montmartre Station, ha fissato l'appuntamento tutti i giovedì all'U-Turn, music bar nel cuore di Napoli.

 Quest'appuntamento è stato partecipato tra gli altri dagli Araputo Zen, che hanno in corso una fortunata tournée, e dal cuore di Quasimanouche, progetto aperto sponsorizzato dall'Accademia dei Sensi.

 All'evento, pubblicizzato su Facebook e recensito da Terza Pagina, ha assistito un entusiasta pubblico giovanile ed è stato caratterizzato da numerosi brani del repertorio che fu di Django Reinhardt.

 Invitiamo tutti gli amanti del genere che siano nei dintorni a non perdere gli altri appuntamenti, il 9, 16 e 23 di febbraio.

 E per coloro che verranno apposta da lontano, latcho drom!



mercoledì 1 febbraio 2012

#violenza sulle #donne



 Questa settimana dedichiamo il nostro palinsesto alle donne condannandone la violenza che le affligge.
 Cogliendo anche l'occasione delle produzioni che nostri amici ci hanno presentato, riproponiamo dei classici in cui la donna è protagonista.
 Buona visione!



  1. Il castello dell'acqua, IV episodio, tratto dal libro di Leonardo Franchini
  2. Lola corre, di DeLord
  3. In carne, spirito e fuoco, di Tuathade
  4. Non nasconderti, denuncia la violenza - Spot con Rosaria De Cicco contro la violenza sulle donne

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