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mercoledì 31 luglio 2013

Esergo di Manlio Lo Presti


Esergo di Manlio Lo Presti

Vi è sempre qualcuno da cui si può imparare qualcosa,
e imparare è il primo passo sulla via del successo.
Perciò occorre considerare chiunque
come un potenziale maestro.


CHAO-HSUH CHIEN, Il libro delle mosse vincenti, Armenia, 2002, pag. 226


Un'immagine di Quintiliano (Credits: Wikimedia Commons

http://cultura.panorama.it/libri/maturita-quintiliano-seconda-prova-latino

martedì 30 luglio 2013

Esergo di Manlio Lo Presti


Esergo di Manlio Lo Presti

Guarda da lontano la vita,
senza mai interrogarla.


F. PESSOA, Una sola moltitudine, Adelphi, 1984, pag. 41

lunedì 29 luglio 2013

Esergo di Manlio Lo Presti


Esergo di Manlio Lo Presti

DIALOGHI IN TRIBUNALE
  1. Data di nascita? - Quindici di luglio
In che anni? - Tutti gli anni
  1. Le hanno sparato nel trambusto? - No mi hanno sparato fra il trambusto e l'ombelico
  2. Può descrivere quell'individuo? - Era di media altezza e aveva la barba.
Era maschio o femmina?
4. Mi dica era presente quando è stato fotografato?

S. Bartezzaghi, Non ne ho la più squallida idea, Mondadori, 2007, pag. 107, 108, 109



domenica 28 luglio 2013

#Sandart: Jupiter, l'ultima creazione di Ilana Yahav

barillacfn.com
 Siamo davvero lieti che la nostra amica Ilana ci tenga aggiornati sulle sue creazioni come sempre.
 La più famosa artista della sabbia ancora una volta si distingue per la scelta musicale nell'accompagnare le sue creazioni. Questa è la volta dei Blackfield con Jupiter.
 Anche questa volta Ilana compie un connubio di grande effetto, non vi pare?

sabato 27 luglio 2013

#ErbeOfficinali: Amamelide (Hamamelis virginiana)

http://i811.photobucket.com/albums/zz39/dottore57/Hamamelis_virginiana11.jpg


 Amamelide (Hamamelis virginiana)

 Denominazione botanica: Hamamelis virginiana L.
Famiglia: Hamamelidaceae
Parti Usate: foglie e corteccia
Provenienza: Nordamerica, Europa, coltivata
Periodo balsamico: da Settembre a Novembre
Habitat: foreste umide ben soleggiate.

E' un albero dalla corteccia liscia di colore chiaro che con l'età tende a arruvidirsi. Ha dei ramoscelli fini che hanno procedura a zig zag e la sommità biforcata.

La moderna bibliografia scientifica riporta che l' Amamelide, oltre a possedere un'azione astringente, è un vasoregolatore specifico per il sistema venoso. Per questa peculiarità viene tradizionalmente impiegata nelle turbe della circolazione venosa, nel trattamentno delle varici e capillari dilatati



 Amamelide Olio essenziale



 Amamelide estratto fluido: GRADO ALCOOLICO: 28-32 gradi a 20gradi C
Cariche Organolettiche: liquido limpido marrone,odore caratteristico
Solubilità:completa in etanolo a bassa gradazione
Principi attivi: tannini, glucosidi flavonici, O.E., colina
Titolo FU o altro testo:1:1 (E/D)



 Amamelide estratto secco
Car. Organolettiche:polvere fine di colore bruno scuro,sapore aspro
Solubilità:parzialmente solubile in acqua
Principi attivi.:tannini,glucosidi flavonici,olio essenziale
Titolo FU o altro testo:1:2 (E/D)



  Indicazioni della Amamelide (Hamamelis virginiana):
astringente, antisettico, tonico




fonte web:http://www.erbe-officinali.com/amamelide.html

venerdì 26 luglio 2013

#Sonno #Oblio

 

http://frammentidime.files.wordpress.com



UN SONNO E UN OBLIO

 
La nostra nascita non è che un sonno e un oblio;
L'anima che ci accompagna,
stella di nostra vita, d'altro saggio gode ben altrove, e da tanto lontano è giunta non già.
Tutta dimentica di sua prima natura
nè in nudità di sè completa,

che anzi trascina a noi con sè i gran nembi di gloria.
Dal Dio ch'è nostra casa.
Indugia su noi bambini per un poco di cielo! 

William Wordsworth
 

giovedì 25 luglio 2013

#Ilgiocodegli #Dei

http://intermarketandmore.finanza.com/files/2008/11/dadi.jp

IL GIOCO DEGLI DEI

Gli dei lanciano i dadi, ma non domandano se vogliamo partecipare al gioco.
Non vogliono sapere se hai lasciato un uomo, una casa, un lavoro, una carriera, un sogno.
Gli dei non badano al fatto che tu vuoi avere una vita in cui ogni cosa sia al proprio posto, in cui ogni desiderio si possa esaudire con il lavoro e la pertinacia.
Gli dei non tengono conto dei nostri piani e delle nostre speranze.
In qualche luogo dell'universo, loro lanciano i dadi e casualmente, vieni scelto tu.
Da quel momento in poi, vincere o perdere è solo questione di opportunità.
Gli dei lanciano i dadi e liberano l'amore dalla sua gabbia.
Questa forza può creare o distruggere, a seconda della direzione in cui soffiava il vento nel momento in cui si è liberata dalla prigione. L'amore può condurci all'inferno o in paradiso,
comunque ci porta sempre in qualche luogo. E' necessario accettarlo, perché esso è ciò che alimenta la nostra esistenza.
Se non lo accettiamo, moriremo di fame pur vedendo i rami dell'albero della vita carichi di frutti: non avremo il coraggio di tendere la mano e di coglierli.
E' necessario ricercare l'amore la dove si trova, anche se ciò potrebbe significare ore, giorni, settimane di delusione e di tristezza. Perchè nel momento in cui partiamo in cerca dell'amore,
anche l'amore muove per venirci incontro. E ci salva. E nell'amore non esistono regole.
Possiamo tentare di seguire dei manuali, di controllare il cuore, di avere una strategia di comportamento.

Ma sono tutte cose insignificanti. Decide il cuore.
E quando decide è ciò che conta.

Paulo Coelho

 

mercoledì 24 luglio 2013

#DentroLamia #Stanza

http://farm1.static.flickr.com/155/432304260_619fa32855_m.jpg
 DENTRO LA MIA STANZA
di
Emily Dickinson 


Io so bene che dentro la mia stanza
c'è un amico invisibile, non si rivela con qualche movimento né parla per darmi una conferma.
Non c'è bisogno che io gli trovi posto: è una cortesia più conveniente l'ospitale intuizione della sua compagnia.
La sola libertà che si concede
è di essere presente.
Né io né lui violiamo con un suono
l'integrità di questa muta intesa.
Non non potrei mai stancarmi di lui: sarebbe come se un atomo ad un tratto si annoiasse di stare sempre insieme agli innumerevoli elementi dello spazio.
Ignoro se visti anche altri, se rimanga con loro oppure no.
Ma il mio istinto lo sa riconoscere:
 
 

martedì 23 luglio 2013

#Bali fantome, #Niskala e #Sekala (di Ennio #Foppiani), #Balitime #Calendari #citazione

BALITIME-CALENDARI

Incrociamo una cerimonia nei pressi del tempio di Pecatu. Chiedo a Wayan di fermarsi, vorrei vedere sapere cosa è. “Cremasi ceremony” dice Wayan non accennando neanche alla possibilità di potersi fermare. “Non ci fermiamo?”. “No, non è un giorno buono”. “Cosa vuoi dire Wayan con giorno buono?” “Ci sono giorni buoni, dewasa luwung e cattivi giorni, dewasa jelek, per fare le cose”. “E come si fa per capire quali sono i giorni buoni?”. “Dipende da Pawukon e da Saka”.

Stiamo di nuovo parlando del tempo, di nuovo balitime penso, e nel pensiero mi viene in mente una strana associazione col blues.

Ad Amed Balitime assumeva l’aspetto di Reincarnation Road adesso appare come Bad Times. Good Times. Le mie associazioni mi portano agli Animals, a John Lee Hooker, al blues. Comincio a pensare che il tempo a Bali sia come il blues.

Puoi provare a capirlo il blues, ma per suonarlo lo devi avere dentro, lungo le arterie e le vene, cambia nome e si chiama età. Quanti anni hai? Quarantadue, settantaquattro, quarantatré, settantaquattro.

Provo a chiedere a Wayan se mi può parlare del tempo e lui mi risponde “Desa, Kala, Patra”. Desakalapatra, di nuovo un suono tutto di un fiato, un lungo solo suono che significa nel luogo (Desa), nel tempo (Kala) e nel modo o situazione (Patra) appropriati.



[continua]


(Ennio Foppiani, “Bali Fantome. Niskala e Sekala”, in “Radure. Quaderni di materiale psichico”, rivista del Centro Studi Psicodinamiche di Torino, numero speciale “Terre alchemiche”, volume I, anno VI, 2002, pp. 85-86 – immagine, Bali, cerimonia di cremazione, tratta da http://forums.randi.org/showthread.php?p=9301762)


Puntate precedenti







#Bali Fantome, #Niskala e #Sekala (di Ennio #Foppiani, puntata 7/27), #Kaja #Kelod, #spazio, #citazione

KAJA KELOD

Orientarsi è importante, qui è fondamentale. Orientarsi fa parte dell’adat, dell’Agama tirtha.

L’abbiamo capito a nostre spese nell’affannosa ricerca di Bukit Jambal.

Se hai visto almeno due foto di Bali, certamente una è Bukit Jambal, le terrazze di riso più fotografate al mondo, le terrazze che salgono lungo i pendii che portano a Besakih ed all’Agung.

La strada non è facile, diversi bivi, strade bianche, mappe non precise.

La strada non è facile, ma è facile chiedere informazioni.

“Per Bukit Jalan?” “Kaja, kaja”.

Alla parola kaja la fedele guida del turista traduce nord e come non credere ad un libro, pubblicato in tutto il mondo, certificato, consigliato, mitizzato? Quindi a Nord!

Ti fermi altra informazione, altra risposta: kaja. Ancora a Nord.

Non sbagliammo mai, neanche una volta, la linea del nord e, con precisione assoluta, non giungemmo mai a Bukit Jalan.

Kaja è la direzione variabile che guarda verso l’ombelico del mondo, il Gunung Agung, la sacra montagna, o, se non si sa dove sia il Gunung Agung, al più alto monte che si presenta nel cerchio dell’orizzonte. Kaja è l’alto, kaja sono gli dei.

Poi c’è, opposto a kaja, kelod, verso il mare, il basso, verso i demoni.

Il luogo dove sorge il sole è kangin, mentre kaud indica il tramonto.

Le quattro punte si combinano in una gioia ottuplice cui si aggiungono poi lo zenit, il nadir ed il centro. Così si arriva a d undici, al sacro undici che solo Siwa può avere, il sacro undici che tiene il mondo e che è santificato ogni 120 anni per tramite dell’Eka Dasa Rudra.

A Bali tutto è kaja-kelod.

I villaggi sono kaja-kelod.



[continua]


(Ennio Foppiani, “Bali Fantome. Niskala e Sekala”, in “Radure. Quaderni di materiale psichico”, rivista del Centro Studi Psicodinamiche di Torino, numero speciale “Terre alchemiche”, volume I, anno VI, 2002, pp. 78-79 – immagine tratta da http://gedebudiarta.blogspot.it/2012/06/about-bali.html  )


Puntate precedenti








#Reggere lo sguardo


http://bighdwallpapers.com/wallpapers/love-is-blind-1280x800.jpg
    
 Gli venne in mente, senza spiegazioni, una della tante leggende che circolavano su quella città: che le donne, laggiù, tenevano un solo occhio scoperto, meravigliosamente dipinto con terre colorate. Si era sempre chiesto perché mai avrebbero dovuto nascondere l'altro.
- Perché nessun uomo potrebbe reggere il loro sguardo senza impazzire.


Alessandro Baricco

lunedì 22 luglio 2013

Se un #esperimento funziona, qualcosa è andato male, #Leggi di #Murphy, Leggi di #Finagle, #citazione

"Prima legge di Finagle: Se un esperimento funziona, qualcosa è andato male.

Seconda legge di Finagle: Qualunque sia il risultato di un esperimento, ci sarà sempre qualcuno pronto a:

a) fraintenderlo,
b) falsificarlo,
c) credere che si sia prodotto in virtù della sua teoria preferita.

Terza legge di Finagle: In un qualsiasi insieme di dati, la cifra così evidentemente corretta da non richiedere un controllo è l'errore.

Corollari.

Nessuno a cui chiedere aiuto la vedrà.

Chiunque passi di lì per darvi un consiglio gratuito la vedrà immediatamente.

Quarta legge di Finagle: Una volta che si è pasticciato qualcosa, qualsiasi intervento teso a migliorare la situazione non farà altro che peggiorarla.

Norme di Finagle:

Prima tracciate le curve che vi servono, poi trovate i punti che corrispondono.

Ogni esperimento deve essere riproducibile, e fallire sempre allo stesso modo.

Non credete ai miracoli: contateci ciecamente".










#Nasruddin #citazione

“Nasruddin, il saggio e folle sufi, spargeva briciole di pane in giardino. Un vicino gli chiese la ragione, e Nasruddin rispose: "Per tenere lontane le tigri". Il vicino disse: "Non ci sono tigri nel raggio di migliaia di chilometri". "Efficace vero?", disse Nasruddin.”



(da Charlotte Joko Beck, “Niente di speciale. Vivere lo Zen”, Roma, Ubaldini, 1994; immagine tratta da http://www.schoolofstorytelling.com/about-us/newsletters.html )






#Migliorare la nostra vita

http://25.media.tumblr.com/e5c616f0d94d311a6a69a8dbf8f08ca3/tumblr_mlpsf9y9Cd1rnvslvo1_400.jpgA


C'è un metodo per migliorare la nostra vita. Consiste nel passare meno tempo a osservare noi stessi davanti allo specchio e un po' di più ad ascoltare la nostra coscienza.

Romano Battaglia, Foglie, 2009

domenica 21 luglio 2013

#ErbeOfficinali: Altea officinalis

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/f/fd/Althaea_officinalis_140807a.jpg/255px-



ALTEA officinalis 
 
Sinonimi:Malvavischio,bismalva
DEN.BOT.:Althaea officinalis L.
Famiglia.....:Malvacee Parti Usate:
Provenienza:Italia,spontanea o coltivata
E' una pianta molto diffusa, appartiene alle malvacee e somiglia appunto a una grossa pianta di malva. Non si usa moltissimo, comunque entra nella composizione di quasi tutte le tisane contro la stitichezza.
Le sue proprieta' emollienti rendono utile il decotto addolcìto col miele anche contro le irritazioni della gola.

Altea estratto fluido
GRADO ALCOOLICO: 17-22 gradi a 20 gradiC°
Car. Organolettiche:liquido limpido marrone scuro,odore caratteristico
Solubilità:completa in etanolo a bassa gradazione,discreta in acqua
Principi attivi.:mucillaggini,amido,zuccheri,asparagina
Titolo FU o altro testo:1:1 (E/D)
Preparazioni e dosi:40-50 gtt 2-3 volte/dìsciroppo 10%,a cucchiai


Altea estratto secco 
 
Car. Organolettiche:polv.colore bianco-grigiastro o giallastro, sapore dolce
Principi attivi.:Mucillaggini,amido,zuccheri,asparagina
Categoria tarapeutica: Emolliente e protettivo delle mucose,bechico

Indicazioni della ALTEA officinalis: 

Althaea Officinalis Radici Estratti Pianta Proprietà Radice

Note e avvertenze:  


fonte web: http://www.erbe-officinali.com/althea-officinalis.html

 

sabato 20 luglio 2013

#Buonsenso!

http://digilander.libero.it/principe69_9/sesto.jpg

Il buon senso è tra tutte le cose quella meglio distribuita: ciascuno infatti ritiene di esserne così ben fornito, che persino quelli che su di ogni altra cosa sono i più difficili a contentarsi, di solito non ne desiderano di più di quanto non ne posseggono.

René Descartes, Discorso sul metodo 

Esergo di Manlio Lo Presti


Esergo di Manlio Lo Presti

E' bellissimo ripercorrere - ma non da archivisti- la propria vita.


E. CANETTI, Il cuore segreto dell'orologio, Adelphi, 1987, pag.90



venerdì 19 luglio 2013

#Conquistare il mondo...

http://www.rat-man.org/wp-content/uploads/catablog/originals/LeMeraviglieDelMondo.

Si può conquistare il mondo non solo come capitano, sottomettendolo, ma anche come filosofo, penetrandolo, e come artista, accogliendolo in sé e rigenerandolo.

Christian Friedrich Hebbel, Diario, 1835/63

giovedì 18 luglio 2013

#Abbandono


http://ilsessoelamore.it/wp-content/uploads/2011/03/lite-

 
Quando ci si accorge che l'amore del nostro partner nei nostri confronti va irrimediabilmente spegnendosi, un sano istinto di sopravvivenza imporrebbe di lasciarlo prima di essere lasciati, per evitare di aggiungere al dolore della separazione anche quello dell'abbandono.

Vannuccio Barbaro, Scartafacci 
2602>

Esergo di Manlio Lo Presti


Esergo di Manlio Lo Presti

Mi alzo dalla sedia con uno sforzo mostruoso,
ma ho l'impressione di portarmela dietro,
ho l'impressione che è più pesante ,
perché è la sedia del soggettivismo.


F. PESSOA, Il libro dell'inquietudine, Feltrinelli, 1986, pag. 46

mercoledì 17 luglio 2013

#ErbeOfficinali: Alga wakame

http://www.alch.it/magazine/wp-content/uploads/2012/10/wakame1.png

 
 
Alga wakame - Fucoxantina e perdita di peso
 
L' Alga wakame é un alga diffusa nell'oceano pacifico da sempre impiegata nella cucina giapponese.
Quest' alga ha di recente avuto un picco alla propria fama dovuta al fatto che il suo pigmento, noto con il nome di fucoxantina, sembra avere delle notevoli capacità dimagranti, per questo è molto impiegata nei moderni prodotti finalizzati alla perdita di peso.
Non è un caso che quest'alga bruna venga indicata per problemi legati al peso corporeo. Conoscerete    sicuramente Fucus e Laminaria. Sono altre alghe brune che tutt'oggi impieghiamo per prodotti dedicati al trattamento del peso corporeo e degli inestetismi legati alla cellulite.
Ma cos'é che rende l'alga wakame così interessante per chi vuole dimagrire: il suo pigmento, la fucoxantina.

La fucoxantina infatti viene idrolizzata livello intestinale in fucoxantinolo, che é una sostanza più attiva della fucoxantina stessa. L'idrolisi avviene ad opera di una lipasi, un'enzima capace di sciogliere i grassi. L'assorbimento é rapido e pare si abbia un’ora dopo la sua somministrazione.
Secondo studi giapponesi la fucoxantina sembrebbe anche in grado di ridurre la produzione di cellule adipose, che costituiscono il tessuto adiposo bianco o bruno attraverso una regolazione della lipogenesi, un processo in cui vengono trasformati i grassi.

Sono stati di recente isolate, nell'organismo umano, alcune proteine, UCP (Uncoupling Proteins), che sembrano capaci di svolgere un ruolo importante nei processi termogenetici, cioè quei processi di trasformazione metabolici che producono calore nell'organismo, in particolare nel tessuto adiposo e muscolare. Queste proteine sono quindi imoprtanti per agire sul peso corporeo. Di queste le UCP1 sono direttamente coinvolte nel controllo del peso.
La produzione energetica, nell’uomo avviene prevalentemente grazie al tessuto grasso bianco, dove una stimolazione delle UCP1 potrebbe portare ad una diminuzione dei grassi che vengono depositati, a livello addominale.
In studi giapponesi infatti in soggetti trattati con fucoxantina é stato ravvisato una importante diminuzione di accumulo di grassi proprio a livello addominale e una diminuzione del peso corporeo globale.

Indicazioni della fucoxantina
- diete dimagranti
- diminuzione dei grassi al girovita e pancietta
- utile nei casi di iperglicemia

Controindicazionie della fucoxantina: Al momento non sono note specifiche controindicazioni della fucoxantina. Tuttavia é bene ricordare che i prodotti in commercio sono integratori che hanno finalità di aiuto nelle diete dimagranti, non di sostituto di un regolare regime dietetico e di attività motoria.
E' bene inoltre ricordare di non eccedere le dosi consigliate dai produttori. 
 
fonte web: http://www.erbe-officinali.com/alga_wakame_fucoxantina.html

martedì 16 luglio 2013

#DallaParte #Sbagliata

http://us.123rf.com
Un albero che cade dalla parte sbagliata, un leopardo affamato, una malattia, un piccolo mamba verde tra le foglie della tua capanna. E tutto ricomincia da capo. Alla fine restituisci sempre quello che hai preso. Sei riciclato come tutte le cose...”

Luis Devin, La foresta ti ha

Esergo di Manlio Lo Presti


Esergo di Manlio Lo Presti


Una volta ho sognato Totò che sognava di essere Antonio De Curtis.
Appena sveglio, però, ho dovuto prendere atto con stupore di essere
Antonio De Curtis che aveva sognato di essere Totò.


TOTO', Siamo uomini o caporali?, Newton, 1993, pag, 125

SIAMO UOMINI O CAPORALI? 1955

http://alessandrotargetti.blogspot.it/2012/10/siamo-uomini-o-caporali_31.html

lunedì 15 luglio 2013

#EnvironmentDay: musica e sabbia

 A Roma, il 5 giugno scorso, al Parco Della Musica si è tenuto un concerto con un ospite d'eccezione: sull'esecuzione di brani di Vito Terribile eseguiti dalla Marte Chamber Orchestra diretta da Francesco Marchetti, la nostra amica Ilana Yahav si è esibita in una delle sue animazioni di arte con la sabbia.




#ErbeOfficinali: Aloe Vera

http://www.scientific-training.it/wp-content/aloe-vera01.jpg
Aloe vera, ( Aloe Barbadensis Miller ) 
 
 
  Informazioni botaniche:
 
L' Aloe vera, o Aloe Barbadensis, è una pianta appartiene alla famiglia delle Liliacee, famiglia alla quale appartengono circa 300 specie. La pianta è una succulenta di piccole dimensioni, raggiunge non più di 90 cm, dal fusto si originano le foglie, strette e lunghe, lq quali raggiungono i 50 cm di altezza e sono ornate di spine su tutto il bordo.

Il nome Aloe deriva dalla parola araba alloech o alua, nome che deriverebbe dal sapore amaro del succo della pianta.
Un' altra teoria porta l' origine del nome al greco alos (mare) poichè queste piante sono diffuse in zone di mare. La desinenza "vera" è stata data per affermare che un determinato tipo di aloe, la Barbadensis, era quella con determinate caratteristiche. Quella vera, insomma.
Gli estratti di aloe, venivano utilizzati dai Sumeri e dagli egizi a scopo terapeutico.
Le proprietà dell' Aloe Vera, secondo alcuni ricercatori, sarebbero da ricercarsi in una molecola proteica combinata ad un carboidrato complesso, che agendo in combinazione con altri principi attivi, sarebbe in grado di regolare una moltitudine di azioni di controllo sul metabolismo.

Il gel ottenuto (dalle foglie) viene utilizzato nella moderna cosmesi naturale per le sue proprietà antiinfiammatorie e cicatrizzanti.



Indicazioni della Aloe vera, ( Aloe Barbadensis Miller ): 

- AZIONE ANTIINFIAMMATORIA: risulta impiegato con successo nel trattamento dei dolori di origine reumatica.

- AZIONE ANTISETTICA: Viene utilizzato il gel di Aloe vera per la sua azione battericida nei confronti dei batteri stafilococchi; viene inoltre impiegato profiquamente, olte che nei confronti dei batteri, anche per funghi e virus.

- AZIONE CICATRIZZANTE RIEPITELIZZANTE: accelera la riparazione tissutale stimolando direttamente l’attività dei macrofagi e dei fibroblasti; favorisce la produzione di collagene e proteoglicani.

- AZIONE IMMUNOSTIMOLANTE: per la presenza di frazione polisaccaridica, in particolare acemannano, viene utilizzato per contrastare i processi patogeni degenerativi dovuti a difetti del sistema immunitario. L'acemannano funziona come antigene aumentando quindi le difese immunitarie.

- AZIONE NUTRIENTE: grazie all'alto contenuto in minerali (calcio, cromo, ferro, manganese, magnesio, potassio, rame, zinco, ) e vitamine, (caroteni, vit. B1, B2, B3, B6, B9) e minerali il succo ottenuto dalle foglie di Aloe vera, é un alimento energetico completo.

Note e avvertenze:


Non sono note avvertenze circa l'utilizzo di Aloe. Se ne sconsiglia l'utilizzo ai soggetti allergici alle Liliacee. 

fonte web: http://www.erbe-officinali.com/aloe-vera.html
 









sabato 13 luglio 2013

#Giocare


  Giocare è  tenere lontana la  mente
da tutto ciò che ci turba o ci fa soffrire.
Un gioco non è mai solo un gioco. 
Un gioco aiuta a soffiare un vento di allegria
su una giostra di vita dalla quale vorremmo scendere,
ma non c’è possibilità alcuna di fermare il suo giro.” 

(Alessia S. Lorenzi – da “Dendrohn, un mondo fantastico”)


venerdì 12 luglio 2013

#Scusail #Ritardo



http://us.123rf.com/ 

"Scusa il ritardo. In realtà sono venti minuti che ti osservo. Avevo paura ed ero troppo emozionata quando sono arrivata eri già qui. È tanto che aspetti?" "Più o meno trentacinque anni."
  Fabio Volo, Il giorno in più
da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/aforismi/uomini-e-donne/frase-170693?f=a, Il 2790>

Esergo di Manlio Lo Presti


Esergo di Manlio Lo Presti

Noi non abbiamo né la forza né le occasioni di tradurre in atto
tutto il male che andiamo progettando.


VAUVEGNARGUES, Riflessioni e Massime, Sansoni, 1949, pag. 130
n. 31


giovedì 11 luglio 2013

#Incontri

 http://blog.chatta.it/images/xfetgirl/775E47567B545B5E.jpg

Quando incontri una persona speciale vivi momenti emozionanti che fanno tremare la tua anima. Poi vorresti vivere quei momenti altre volte. La nostalgia, che non può essere spiegata a parole, è quello che spesso ti spinge ad andare avanti. Ogni momento però è diverso, ogni istante va vissuto per quello che può dare e per quello che può aprire dentro di noi. Ogni volta è diverso. Certamente tutti passiamo momenti in cui ci affidiamo ai ricordi nei momenti di difficoltà.
L’errore che si commette è vedere in ogni situazione o persona quello che vorresti rivivere.
 

Francesco Patera, Il cuore in un cuore

Esergo di Manlio Lo Presti


Esergo di Manlio Lo Presti


Le cose non si considerano per quel che sono, ma per quel che appaiono.
Rari sono coloro che guardano dentro e molti invece quelli che si appagano di ciò che si vede.
Non basta aver ragione se l'apparenza lascia intravveder la malizia.

B. GRACIAN, Oracolo manuale e arte di prudenza, Tea, 1997, pag. 77


Altan
http://www.panorama.it

mercoledì 10 luglio 2013

#ApprezzaCiò #cheSei

http://mw2.google.com/mw-panoramio/photos/medium/17716043.jpg

Apprezza ciò che sei perché tu sei amore, quell'amore che cerchi in ogni cosa e in ogni dove. Accogli ciò che tu sei perché tu sei ciò che cerchi di essere, ciò che tu vuoi essere, tu sei la vita che crea la tua vita. Accetta te stesso, amore del tuo amore, perché tu sei ciò che hai tanto bisogno di essere. Sorridi all'amore che tu emani perché tu sei quell'amore che cerchi in ogni luogo, pace dei tuoi sensi.
 Paulo Coelho, Sono come il fiume che scorre 
da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/aforismi/libri/frase-115225?f=w:145>

martedì 9 luglio 2013

#Sepolcri Foscoliani e ritmi contemporanei

Vincent Van Gogh: i Cipressi
 Sobbalzando lungo la gimcana partenopea che percorre chiunque attraversi Napoli in macchina, si fanno dei discorsi tra amici che, un po' stimolati dalla situazione border-line del traffico napoletano, possono virare sull'estremo.
 Estremo in tutti i sensi compreso quel tipo di estremo che finisce con una bella cremazione, una passeggiata al porto o sul Vesuvio (personalmente preferirei il porto) e poi tutti in pizzeria a mangiare e bere "in memoriam"...
 In effetti la domanda che non ci si pone mai volentieri potrebbe essere: "cosa ne sarà di noi?" nel senso biochimico biofisico del termine...ma soprattutto cosa ne sarà delle nostre spoglie mortali rispetto a chi lasciamo?
 Fermo restando la nostra "postuma" relativa indifferenza rispetto a quel tipo di "vissuto", che comunque riguarda i cosiddetti posteri, non sarebbe meglio parlare francamente coi posteri stessi di quello che vogliono fare?
 Se fossi mio figlio preferirei ricordare "il povero papà" all'improvviso magari incontrando un luogo, o sentendo un suono che lo richiami alla mente, piuttosto che cedere alla ritualità di un deposito inerte di ricordi che richiami solo ineluttabilità e disfacimento, ma non per tutti potrebbe essere la stessa cosa... sindrome del faraone... necessità di essere rimpianti più che ricordati... ma da chi?
 Se hai scoperto la penicillina o hai eretto un monumento o similia forse verrai ricordato da molte persone per 100? 200? 300 anni?? I teoremi sui triangoli in questo senso funzionano meglio, ma la faccia di queste persone, cosa gli piacesse mangiare, come amassero o il loro odore che fine hanno fatto?
Una brutta fine...
 Ad una quota di ominidi, Lucy in testa (letteralmente...) è andata quasi meglio che a Pitagora nel senso che almeno la sua faccia qualcuno ha provato a ricostruirla e di lei rimarrà almeno una delle probabili espressioni.
Fosse capitato a me avrei sperato in una espressione stupita... A me piacerebbe essere ricordato dalle persone che ho conosciuto per un po' e che le mie minchiate possano far sorridere ancora un po' dopo di me, ma che quattro ossa malridotte possano suscitare una emozione destinata a scomparire al limite dei cipressi, non me ne può importare di meno a meno che la cosa non finisca (invero poco probabilmente) come sulla tomba di Django Reinhardt, a Samois, nel 2010... questo cambierebbe colore al cavallo dando un senso al simbolo, ma raramente succede cosi... e comunque non lo decide l'estinto per quanto glorioso sia.
 All'ombra dei cipressi... facciamoci una scampagnata con panini e chitarra... sient' a me!

 di Giosue

© 2013 Accademia dei Sensi - Licenza CC BY-NC-ND 3.0

#BALI FANTOME. #NISKALA E #SEKALA (di Ennio #Foppiani, puntata 6/27),#Balitime, #tempo #Pawukon #Saka #Oton #citazione

BALITIME: UN GIORNO HA DODICI NOMI

“Ci vediamo fra tre giorni intorno alle nove del mattino” dice Wayan, lasciandoci presso un warung(3) isolato negli isolati di Amed.

Wayan, meglio I Wayan Nama, il miglior driver di Bali, ci era apparso nel cortile assolato del Puri Bambu. Appena lo vedi pensi alle tigri di Mompracen, ai praho, a Salgari. Poi aggiusti il tiro della fantasia e stabilisci che non avrebbe sfigurato nel cast di Once were warriors.

Wayan sorriso splendido ed accattivante, guida morbida e flessuosa, ci lascia dunque ad Amed.

Amed ha davanti l’oceano, dietro i sacri monti, all’alba mandrie di galli salutano il sole; Amed ti fa tornare indietro di un secolo: no telefono, no computer, no radio, no televisione. Solo mare e corallo e pescatori, con barche dal muso aguzzo con gli occhi dipinti a prua per vedere la via, ed oli ed essenze e Ni Madè a curare ogni nostro bisogno.

Tre giorni dopo, alle nove meno un quarto, siamo pronti, in attesa di essere portati a Goa Lawa, la grotta dei pipistrelli, uno dei luoghi più sacri e puzzolenti che possa capitare di incontrare.

Wayan non arriva, gli zaini sul ciglio della strada, 40 miglia dal più vicino villaggio con telefono, spersi nel nostro orientamento, paling come direbbe Nyoman il pescatore.

Qualche passo lungo la strada ed ecco un cartello col nome del luogo su cui ci troviamo.

Un sorriso nel leggere sul bianco legno incerte lettere nere: Reincarnation Road 99.

Un’ora, due, poi col sorriso arriva Wayan.

“Era per le nove”, lui mi guarda e sussurra “Certo, le nove, ma balitime”.

Balitaim tutto di un fiato, Balitaim un’unica parola senza pause, Balitaim un unico flusso di lettere.

Balitaim, reincarnationroadnaitinain.

“E’ difficile capire balitime, come funziona?”

La risposta è, nella calura subequatoriale, agghiacciante.

“Per te che giorno è oggi?” “Domenica?”. “Solo Domenica?” “Come solo Domenica?” “Sì, vedi qui a Bali un giorno possiede dodici nomi ed in base ai nomi si fanno le cose appropriate”. “Cosa vuol dire dodici nomi Wayan?” “Dodici nomi, di solito, perché possono essere undici e certe volte tredici”.

Poi tace e guida e sorride. Balitaim, balitaim, non so cosa chiedere per capire e così, visto che cercare di comprendere è quello che cerco di fare per lavoro, provo un’altra via nell’intorno del tempo.

“Quanti anni hai Wayan?” “Dipende, per te ne ho 42, ma se seguo il Pawukon ne ho 74”, mentre col Saka quasi 43. Ma se voglio proprio essere preciso allora devo dirti 74 Oton, sì proprio 74 Oton. Guarda quella è Goa Lawa! Siamo arrivati”.

[continua]

Note
(3) Piccoli punti di ristoro.

(Ennio Foppiani, “Bali Fantome. Niskala e Sekala”, in “Radure. Quaderni di materiale psichico”, rivista del Centro Studi Psicodinamiche di Torino, numero speciale “Terre alchemiche”, volume I, anno VI, 2002, pp. 78-79 – immagine, teatro balinese,  tratta da www.fortport.com/balinese-performance-art/    - post a cura di Ezio Falcomer)


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#Vivere la realtà: Come smettere di farsi le seghe mentali e godersi la vita, di Giulio Cesare Giacobbe



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Questo è un modo vantaggioso di vivere la realtà: vedendo nel presente gli aspetti positivi del passato.
Il vedere soltanto e anzi il soffermarsi sugli aspetti negativi del passato equivale a pensare cose non attinenti alla realtà e quindi a farsi delle seghe mentali.
E queste seghe mentali, che sono specificamente malefiche, alla lunga portano a una conseguenza terribile, che equivale a un suicidio: la depressione.
La depressione è il nostro più grande nemico: essa ci fa non solo soffrire, ma anche ammalare e morire.

Giulio Cesare Giacobbe * Come Smettere di Farsi le Seghe Mentali e Godersi la Vita

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