graphic essay
di Palumbo e Curreri
Un graphic essay nostrano,
un saggio-fumetto, un primo, vero saggio di storia della cultura, con Postilla
bibliografica ragionata, discorsiva, messo in immagini, ovvero raccontato, con
tanto di cornice narrativa derivata dal buon Pasolini e con la forza dei disegni
di Peppe Palumbo e delle ricerche e delle parole di Lucio Curreri.
Curreri e Palumbo si
cimentano nell'inedita operazione del saggio a fumetti e scoprono che Scipione,
il grande generale che sconfisse Cartagine, e Spartaco, l'oscuro leader della
rivolta degli schiavi, sono all'origine di due miti che trascendono di gran
lunga le scarse informazioni di cui disponiamo su di loro; due miti che la
modernità ha accolto, elaborato e digerito, opponendoli di frequente l'uno
all'altro.
Il bisogno di usare la storia
per rinsaldare l'identità nazionale conduce più facilmente alla celebrazione
degli Scipioni e dei Cesari che non a quella delle loro vittime; del resto, da
qualche tempo le note dell'inno di Mameli risuonano nel nostro orizzonte più
spesso di quanto non accadesse in passato, e con loro, per l'appunto, ritorna
l'elmo di Scipio.
Giuseppe Palumbo, Luciano Curreri
L'elmo e la rivolta.
Modernità e
surplus mitico di Scipioni e Spartachi
Bologna, Comma22, 2011, 80 p., 10
euro
ISBN 978-88-6503-075-2
Giuseppe Palumbo (1964). Ha
cominciato a pubblicare a fumetti nel 1986 su riviste come «Frigidaire» e
«Cyborg», sulle cui pagine crea il suo personaggio più noto, Ramarro, il primo
supereroe masochista. Nel 1992 entra nello staff di Martin Mystère di Sergio
Bonelli Editore e nel 2000
in quello di Diabolik di Astorina; per queste due serie popolari disegna
numerose storie speciali. Tra le sue pubblicazioni più recenti, Tomka, il
gitano di
Guernica, su testi di
Massimo Carlotto, Un sogno turco, su testi di Giancarlo De
Cataldo, editi da Rizzoli
(2007 e 2008), e Eternartemisia (Comma 22 2008), realizzato in collaborazione
con Palazzo Strozzi Firenze, parte integrante del progetto «Action30»,
collettivo d’indagine sulle nuove forme di razzismo e di fascismo.
Luciano Curreri (1966),
ordinario di Lingua e letteratura italiana all’Università di Liegi, ha curato e
sta curando edizioni di autori dell’Otto-Novecento per Einaudi, Mondadori,
Salerno,
Quiritta, Ilisso,
Greco&Greco. Di recente ha pubblicato: Pinocchio in camicia nera
(Nerosubianco 2008, II ed. corretta e aumentata 2011); D’Annunzio come
personaggio nell’immaginario italiano ed europeo (1938-2008). Una mappa (Peter
Lang 2008); Mariposas de Madrid. Los narradores italianos y la guerra civil
española (Prensas Universitarias de Zaragoza 2009; ed. or. Bulzoni 2007); Un
po’ prima della fine? Ultimi
romanzi di Salgari tra
novità e ripetizione (1908-1915) (con F. Foni, Sossella 2009); Silenzi
solitudini segreti. Altre metamorfosi dannunziane (Bonanno 2011). Ha esordito
come narratore con A ciascuno i suoi morti. Un album di racconti (Nerosubianco
2010).
A cura di Ezio Falcomer