Cerca nel web

lunedì 30 giugno 2014

#Lettere a una sconosciuta #Antoine De Saint-Exupéry


 imm da cdn2.stbm.it


...Sono le cinque del pomeriggio: da ora fino al momento di dormire sarò solo, perché ai miei amici ho detto che sono stanco e non voglio vedere nessuno. La signorinella a cui ho strenuamente riservato queste ore di libertà non si è neanche data la pena di telefonare per dirmi che non veniva.
Scopro con malinconia che il mio egoismo non è poi così grande, visto che ho dato ad altri il potere di farmi soffrire.
Signorinella, dare questo potere è dolce. Vederlo usare è malinconico.
Le favole sono fatte così. Una mattina ti svegli e ti dici: "Era solo una favola..." Sorridi di te: ma nel profondo non sorridi affatto. Sai bene che le favole sono l'unica verità della vita.
L'attesa. I passi leggeri. Poi le ore che scorrono fresche come un ruscello sui ciottoli bianchi tra due rive erbose.
I sorrisi, le parole senza importanza così piene d'importanza.
Ascolti la musica del cuore: è bello, bellissimo per chi è capace di sentire...
Ovviamente vuoi tante cose.
Vuoi cogliere tutti i fiori e tutti i frutti.
Vuoi respirare tutti i prati.
Giocare.
Ma è davvero giocare? Non sai mai dove il gioco cominci né finisca, però sai che mette tenerezza. E che sei felice.
Non mi piace il clima interiore che ha rimpiazzato la mia primavera: un misto di delusione, aridità e risentimento. Fluttuo in un tempo vuoto in cui non ho più niente da sognare. La cosa più triste quando hai un dispiacere è chiederti "vale la pena...?"
Vale la pena avere questo dispiacere per chi non si preoccupa neppure di avvisare? Certamente no.
Allora non hai neanche il dispiacere, ed è più triste ancora.
Oggi non c'è nessun piccolo principe, né ci sarà più. Il piccolo principe è morto. Anzi, è diventato scettico. Un piccolo principe scettico non è più un piccolo principe. Non le perdono di averlo rovinato.
Non ci saranno più neanche lettere, né telefonate, né segni di vita.
Sono stato imprudente, non pensavo che continuando così avrei rischiato di farmi male.
E invece il roseto mi ha trafitto mentre coglievo una rosa.
Il roseto dirà: che importanza avevo per te? Io mi succhio il pollice sanguinante e rispondo: "nessuna, roseto, nessuna". Niente ha importanza nella vita. (Nemmeno la vita.) "Addio, roseto".


 da Lettere a una sconosciuta di Antoine De Saint-Exupéry

sabato 28 giugno 2014

#Amicizia #Complicità


 scattocontinuo.files.wordpress.com

 L'amicizia è uno dei sentimenti più belli da vivere perchè dà ricchezza,
emozioni, complicità e perchè è assolutamente gratuita.
Ad un tratto ci si vede, ci si sceglie, si costruisce una sorta di intimità;
si puo' camminare accanto e crescere insieme pur percorrendo strade differenti,
pur essendo distanti, come noi due, centinaia di migliaia di chilometri.

Susanna Tamaro da Cara Mhatilda

venerdì 27 giugno 2014

#DaBambina #NonPiangevoMai da La ragazza con L'orecchino di perla - T. Chevalier



imm. da cittadarte.emilia-romagna.it


La mamma non mi aveva detto che sarebbero venuti. Non voleva che sembrassi nervosa, mi spiegò in seguito. Mi stupii, perché pensavo che mi conoscesse bene. Gli estranei mi avrebbero vista serena. Da bambina non piangevo mai. Solo mia madre si accorgeva di una certa tensione nelle mie mascelle e dello sgranarsi dei miei occhi, già grandi per loro natura.

T. Chevalier, La ragazza con l'orecchino di perla

domenica 22 giugno 2014

#OraCheTiHo #Perso da: L'ombra del vento - Carlos Ruiz Zafón



 imm. da 2.bp.blogspot.com

  Ora che ti ho perso, so di aver perso tutto. Malgrado ciò, non posso permettere che tu scompaia dalla mia vita e mi dimentichi senza sapere che non ti serbo rancore, che fin dall'inizio sentivo che ti avrei perso e che tu non avresti mai visto in me quello che io vedevo in te.Voglio che tu sappia che ti ho amato fin dal primo giorno e che continuo ad amarti, ora più che mai, anche se non voi sentirtelo dire.Mentre ti scrivo, ti immagino su quel treno, con il tuo bagaglio di sogni e col cuore spezzato, in fuga da tutti noi e da te stesso. Sono tante le cose che non posso raccontarti, Juliàn.Cose che entrambi ignoravamo e di cui è meglio che tu rimanga all'oscuro. Il mio desiderio più grande è che tu sia felice, Juliàn, che tutto ciò a cui aspiri diventi realtà e che, anche se mi dimenticherai, un giorno ti possa comprendere quanto ti ho amato

Per sempre tua,Penélope.

 di Carlos Ruiz Zafón  dal libro "L'ombra del vento"

sabato 21 giugno 2014

#ILCristo #Velato - Cappella Sansevero - Napoli

imm. da istitutobancodinapoli.it

Il Cristo velato (Cappella di Sansevero a Napoli)

L'opera più suggestiva della "Cappella di Sansevero" è sicuramente il Cristo Velato. Scolpita da Giuseppe Sanmartino, l'opera colpisce per la minuziosità del particolare e la delicatezza del velo che ricopre il Cristo morto, adagiato su dei cuscini. Sul viso e sul corpo di Gesù sono visibili i segni del supplizio, le mani e i piedi forati dai chiodi, la ferita del costato e il dolore rimasto nei lineamenti del cadavere. Di fianco al corpo, sempre scolpiti nel marmo, sono posti i chiodi e la corona di spine. 

Il velo che ricopre il soggetto, offusca ma non copre la scultura e questo ha fatto nascere la leggenda del velo marmorizzato dal Principe di Sansevero. La bellezza dell'opera è tale che addirittura Antonio Canova, il grande scultore, dopo aver cercato in tutti i modi di entrarne in possesso, dichiarò che per avere la scultura, sarebbe stato disposto a privarsi di dieci anni della sua vita. Il velo che ricopre il Cristo lascia comunque aperto l'antico dibattito: l'innaturale "morbidezza" che lo caratterizza è figlia dell'ineguagliabile arte di Giuseppe Sanmartino, o dei poteri esoterici del Principe Raimondo di Sangro?


 fonte:www.viaggero.it/italia/campania/napoli-cappella-sansevero.html

venerdì 20 giugno 2014

#LaSirena #Parthenope


 imm. da ecomuseodeicampiflegrei.it/partenope.jpg



La Sirena Parthenope
 
L'origine della città di Napoli, è collegata al celebre mito della Sirena Parthenope che si intreccia con la storia, la leggenda ed il mito di Ulisse .
La Maga Circe aveva messo in guardia Ulisse, di ritorno dalla guerra di Troia, contro il canto delle Sirene (metà donna e metà uccello - nella mitologia greca) che, secondo la leggenda, vivevano sugli scogli, quelli di fronte Positano oggi chiamati “Li Galli” , il cui primitivo nome era Sirenusse.

Le Sirene ammaliavano, con il loro richiamo seducente, i naviganti di passaggio che, soggiogati dal loro canto, perdevano il controllo delle imbarcazioni andandosi a schiantare sugli scogli. Se Ulisse avesse voluto ascoltarle, avrebbe dovuto turare con la cera, le orecchie dei suoi compagni e farsi legare all’albero maestro della nave. Nella luce abbagliante del mezzogiorno le sirene fecero sentire la loro melodiosa voce, nascondendo tra i fiori i resti dei marinai che non avevano resistito al loro richiamo e promisero ad Ulisse che gli avrebbero rivelato i segreti della conoscenza e di tutto quello che avviene in ogni tempo e luogo della terra. Ulisse cercò di liberarsi ma i suoi compagni lo legarono più strettamente, così la nave passò oltre e si salvarono.
Le Sirene erano divine, ma non immortali e, fallendo dunque il loro potere di incantatrici nei confronti di Ulisse, si uccisero precipitandosi dagli scogli.
Il corpo della sirena Parthenope fu portato dalle correnti marine tra gli scogli di Megaride (dove oggi sorge il Castel dell'Ovo), e lì gli abitanti trovarono la dea, con gli occhi chiusi nel bianco del viso e i lunghi capelli che ondeggiavano nell’acqua. Venne posta in un grandioso sepolcro, diede nome al villaggio di pescatori e divenne la protettrice del luogo, venerata dal popolo e onorata con sacrifici e fiaccolate sul mare.
Non si sa dove possa essere la sua tomba, (vera o leggendaria); studiosi e archeologi hanno creduto di localizzarla sulla collina di Sant’Aniello a Caponapoli, sotto le fondamenta della chiesa di Santa Lucia, costruita sul tempio dedicato a Partenope, sull’isolotto di Megaride, nel sotterraneo di Castel dell’Ovo. 

 Una seconda versione della leggenda, narra che la Sirena Parthenope, dopo la sua morte, approdò, trasportata dal mare, sull’isolotto di Megaride, si dissolse ed il suo corpo sinuoso si trasformò nella morfologia del paesaggio napoletano, partenopeo per l’appunto, appoggiando il capo ad oriente, sull’altura di Capodimonte, ed il piede, per così dire, ad occidente, verso il promontorio di Posillipo.
Nell'Ottocento, invece, intorno alla leggendaria fondatrice eponima della città, si diffuse un'altra storia: quello dell'amore della Sirena per il centauro Vesuvio. Ciò avrebbe scatenato la gelosia di Zeus che li punì trasformando lui in un vulcano e lei nella città di Napoli.

fonte  mediterraneonapoli.com



giovedì 19 giugno 2014

#TiAmo... ma #SonofeliceAnche #SenzadiTe di Jaime Jaramillo



 imm. 4.bp.blogspot.com/


"Il vero amore è un'arte divina che ti libera, mentre la dipendenza ti incatena e ti fa soffrire".
Se una persona a te cara minaccia di andarsene? Se sei costretto a rinunciare a una vecchia abitudine?Ecco che dentro di te si crea un enorme vuoto, che ti fa perdere la gioia di vivere e la sicurezza in te stesso. La dipendenza verso gli altri, le cose o le consuetudini è una delle cause principali della tua sofferenza. Liberarsi dai legami che ti imprigionano è possibile! In quest'opera, Jaime Jaramillo ti propone semplici e facili strumenti per stimolare la tua coscienza per essere libero da ogni attaccamento, in modo da vivere la realtà attraverso gli occhi del vero amore. Se ti risvegli dallo stato di incoscienza, niente più ti turberà e vivrai la tua vita con pienezza e consapevolezza.


  Jaime Jaramillo - Ti Amo... ma Sono Felice anche Senza di Te

mercoledì 18 giugno 2014

#LiberarsidelleEnergie #Negative

 imm. reikianos.cl


Se lasciate che nella vostra abitazione si crei disordine, confusione e accumulo di oggetti quotidiani, le energie si bloccano e diventano stagnanti. Questo a sua volta si ripercuoterà su di voi, perché la casa è lo specchio di noi stessi... Gettando i resti del passato facciamo spazio e permettiamo l'ingresso di nuove ed entusiasmanti cose... tenete con voi soltanto ciò che amate o che usate regolarmente... Vale la pena fare questo sforzo perché vi renderete conto di avere più energia e vitalità...

 Anne Jones, Liberarsi dalle Energie Negative

martedì 17 giugno 2014

#Ruediger Schache #ISegretiDel #Cuore

 
 imm. possibilipensieri.files.wordpress.com




Primo segreto: Attrazione
“Qual è il motivo per cui un certo tipo di uomo o di donna ti attrae come per magia e altri sebbene più indicati per instaurare un rapporto di coppia funzionante non ti attirano per niente? Come mai tutte le tue relazioni hanno uno svolgimento simile, nonostante i tuoi tentativi di cambiare le cose?” Solo capendo il tuo magnete potrai capire chi attrai e perché. Tutto ha un senso. “Non si tratta del tuo corpo. E’ molto più facile… si tratta della tua emanazione.”

Secondo segreto: Lo Specchio
“Tutto quel che attrai è come uno specchio che ti mostra ciò che si trova nel tuo magnete, affinché tu possa orientarti meglio”. Non sempre è facile intuire il principio dello specchio, “il motivo è che lo specchio non si limita a riflettere quello che sei precisamente, ma ti mostra molto di più.”
Terzo segreto: Chiarezza
“Chi sei? Dove vuoi andare? Quali sono i tuoi desideri? Cosa vorresti assolutamente sperimentare? Con che genere di persone desideri stare? Qual è per te il senso della vita, in questo momento o in generale?” “Non sono domande facili e anche se trovi le risposte, queste possono cambiare nel corso del tempo. Per fortuna non si tratta tanto di dare risposte complete o definitive, quanto di imparare a sentire in che direzione si vuole andare.”

Quarto segreto: la Propria Fonte
“Qualunque cosa tu cerchi negli altri si trova già dentro di te, allora di cosa sei fondamentalmente alla ricerca? Di sensazioni!” “Nessuno può darti l’amore perché ce l’hai già dentro di te. Questo lo sai. Guarda la foto di un bambino felice. Lo senti? Non ricevi niente e tuttavia lo senti, è lo stesso amore che provi quando hai vicino una persona a cui vuoi bene.”

Quinto segreto: il Potere dei Simboli
“Finché credi in un simbolo, questo continuerà a riapparire nella tua vita o nei tuoi rapporti, dal momento che risuona nel magnete di altre persone che se ne sentono inconsciamente attratte.” “Un oggetto o un’azione rappresenta qualcosa. Questa perlomeno è la tua esperienza e ritieni sia evidente per chiunque. Ma è davvero così?”

Sesto segreto: la Profezia Autorealizzante
“Le persone che ti stanno accanto si comportano raramente come vorresti, ma piuttosto come temi che accada?” Forse “le tue parole o le tue azioni non corrispondono ai tuoi pensieri o ai tuoi sentimenti. Gli altri saranno quindi diffidenti nei tuoi confronti e ti terranno a distanza.” Sono i tuoi veri pensieri e sentimenti ad agire con maggiore intensità.

Settimo segreto: Amore di sè
“Quando sei insicuro sulle decisioni da prendere e le azioni da compiere… Quando vuoi trasformare i pensieri e le sensazioni sgradevoli… Chiediti sempre: “Cosa farebbe l’amore?” “Se ti sacrifichi per qualcuno perché pensi che lo si possa anche fare quando si ama, chiediti se l’amore si comporterebbe così. L’amore vorrebbe che tu ti facessi questo? Vorrebbe che tu seguissi un’idea di amore in cui l’affetto è legato alla sofferenza?”

Ottavo segreto: lo Spazio Interiore
“Lo spazio interiore è quel luogo dentro di te destinato ad accogliere ciò che desideri. Ogni volta che ti permetti di sentirlo, attivi il tuo magnete facendogli attirare con maggiore intensità l’oggetto dei tuoi desideri”. “Molti non vogliono accostarsi a questo spazio perché temono di provare un senso di insoddisfazione e vuoto. Ma questa fonte fa parte di te.

Nono segreto: Decisione e Azione
Metti già in atto quello che vuoi realizzare! Comportati come se ti fosse già stato permesso e tu lo stessi già sperimentando. L’universo ama sentirti agire e risponde di conseguenza.

Decimo segreto: la Forza del Presente
Decidi nel presente: usa la forza dell’intuizione. Ogni volta che decide l’intelletto è il passato a decidere. Lo scopo della nostra vita non è produrre risultati, ma provare esperienze.

I dieci segreti tratti dal libro: Il Segreto del cuore, Ruediger Schache

domenica 15 giugno 2014

#FilosofiadelRifiuto # DiariodegliErrori - Ennio Flaiano

 

 imm. da italiaculturale.it Ennio-Flaiano.jpg

Agire come Bartleby lo scrivano. Preferire sempre di no. Non rispondere a inchieste, rifiutare interviste, non firmare manifesti, perché tutto viene utilizzato contro di te, in una società che è chiaramente contro la libertà dell'individuo e favorisce però il malgoverno, la malavita, la mafia, la camorra, la partitocrazia, che ostacola la ricerca scientifica, la cultura, una sana vita universitaria, dominata dalla Burocrazia, dalla polizia, dalla ricerca della menzogna, dalla tribù, dagli stregoni della tribù, dagli arruffoni, dai meridionali scalatori, dai settentrionali discesisti, dai centrali centripeti, dalla Chiesa, dai servi, dai miserabili, dagli avidi di potere a qualsiasi livello, dai convertiti, dagli invertiti, dai reduci, dai mutilati, dagli elettrici, dai gasisti, dagli studenti bocciati, dai pornografi, poligrafi, truffatori, mistificatori, autori ed editori. Rifiutarsi, ma senza specificare la ragione del tuo rifiuto, perché anche questa verrebbe distorta, annessa, utilizzata. Rispondere: no. Non cedere alle lusinghe della televisione. Non farti crescere i capelli, perché questo segno esterno ti classifica e la tua azione può essere neutralizzata in base a questo segno. Non cantare, perché le tue canzoni piacciono e vengono annesse. Non preferire l'amore alla guerra, perché anche l'amore è un invito alla lotta. Non preferire niente. Non adunarti con quelli che la pensano come te, migliaia di no isolati sono più efficaci di milioni di no in gruppo.
Ogni gruppo può essere colpito, annesso, utilizzato, strumentalizzato. Alle urne metti la tua scheda bianca sulla quale avrai scritto: No. Sarà il modo segreto di contarci. Un No deve salire dal profondo e spaventare quelli del Sì. I quali si chiederanno che cosa non viene apprezzato nel loro ottimismo.

 Ennio Flaiano, Filosofia del rifiuto da "Diario degli errori"


sabato 14 giugno 2014

#L'universoInteroinun #Bicchieredivino - Richard Feynman


imm. boorp.com



Una volta un poeta disse: «L'universo intero è in un bicchiere di vino». Probabilmente non sapremo mai in che senso lo disse, perché i poeti non scrivono per essere compresi.
Ma è vero che se osserviamo un bicchiere di vino abbastanza attentamente vediamo l'intero universo. Ci sono le cose della fisica: il liquido turbolento e in evaporazione in funzione del vento e del tempo, il riflesso sul vetro del bicchiere, e la nostra immaginazione aggiunge gli atomi. Il vetro è un distillato di rocce della Terra, e nella sua composizione vediamo i segreti dell'età dell'universo, e l'evoluzione delle stelle. Ci sono i fermenti, gli enzimi, i substrati e i prodotti. Nel vino si trova la grande generalizzazione: tutta la vita è fermentazione. Non si può scoprire la chimica del vino senza scoprire, come fece Louis Pasteur, la causa di molte malattie.
Com'è vivido il novello, che imprime la sua esistenza nella consapevolezza di chi lo osserva! Se le nostre fragili menti, per convenienza, dividono il bicchiere di vino, l'universo, in parti (fisica, biologia, geologia, astronomia, psicologia e così via) ricordiamo sempre che la natura non lo sa! Quindi rimettiamo tutto insieme, e non dimentichiamo qual è il suo scopo. Togliamoci un ultimo piacere: beviamo, e dimentichiamo!

 Richard Feynman, L'universo intero in un bicchiere di vino da da Sei pezzi facili

venerdì 13 giugno 2014

#MortediunaMadre #EdmondoDeAmici




 Edmondo De Amicis - imm web

Amico, tu non vedrai mai più tua madre su questa terra. Questa è la tremenda verità. Io non mi reco a vederti, perché il tuo è uno di quei dolori solenni e santi che bisogna soffrire e vincere da sé soli. Comprendi ciò che voglio dire con queste parole: – Bisogna vincere il dolore? – Vincere quello che il dolore ha di meno santo, di meno purificatore; quello che, invece di migliorare l’anima, la indebolisce e l’abbassa. Ma l’altra parte del dolore, la parte nobile, quella che ingrandisce e innalza l’anima, quella deve rimanere con te, non lasciarti più mai. Quaggiù nulla si sostituisce a una buona madre. Nei dolori, nelle consolazioni che la vita può darti ancora, tu non la dimenticherai mai più. Ma tu devi ricordarla, amarla, rattristarti della sua morte in un modo degno di lei. O amico, ascoltami. La morte non esiste, non è nulla. Non si può nemmeno comprendere. La vita è vita, e segue la legge della vita: il progresso. Tu avevi ieri una madre in terra: oggi hai un angelo altrove. Tutto ciò che è bene sopravvive, cresciuto di potenza, alla vita terrena. Quindi anche l’amore di tua madre. Essa t’ama ora più che mai. E tu sei responsabile delle tue azioni a Lei più di prima. Dipende da te, dalle opere tue d’incontrarla, di rivederla in un’altra esistenza. Tu devi dunque, per amore e riverenza a tua madre, diventar migliore e darle gioia di te. Tu dovrai d’ora innanzi, ad ogni atto tuo, dire a te stesso: – Lo approverebbe mia madre? – La sua trasformazione ha messo per te nel mondo un angelo custode al quale devi riferire ogni cosa tua. Sii forte e buono; resisti al dolore disperato e volgare; abbi la tranquillità dei grandi patimenti nelle grandi anime: è ciò che essa vuole.

 Edmondo De Amicis, Morte di una madre da Cuore

giovedì 12 giugno 2014

#Amore #Nutrimento di se'



imm. da sphotos-a.xx.fbcdn.ne


Le disse che l'amore muore per strangolamento,ogni volta che Io soffoca Noi. Le disse che l'amore muore di stenti, ogni volta che Io dirotta tutto il nutrimento su di sé e si dimentica di Noi. Le disse che l'amore muore di noia, ogni volta che Io si concentra soltanto sulle emozioni e non coltiva progetti per Noi...

M. Gramellini, L'ultima riga delle favole

mercoledì 11 giugno 2014

#LaMorbidezzadellasuaPelle

 
http://4.bp.blogspot.com/Aggiungi didascalia



 Si sedette a guardarla dormire. Strana questa intimità, pensò. Di colpo così vicini senza preavviso. Non riusciva a smettere, non riusciva a privarsi di quell'immagine che le luci intermittenti della città gli regalavano intrufolandosi dalla finestra.
Dopo un tempo indefinito anche lui decise di mettersi a dormire, ma prima, guidato da una forza magnetica invisibile, non potè evitare di accarezzarle una spalla. La morbidezza della sua pelle gli diede un brivido. Fu un po' come rubare una mela, ma una mela talmente buona che il vero peccato sarebbe stato lasciarla al suo posto.

  Diego Galdino - Mi arrivi come da un sogno

martedì 10 giugno 2014

#Libri: strumenti democratici e critici




imm.web


I libri sono per loro natura strumenti democratici e critici: sono molti, spesso si contraddicono, consentono di scegliere e di ragionare. Anche per questo sono sempre stati avversati dal pensiero teocratico, censurati, proibiti, non di rado bruciati sul rogo insieme ai loro autori.

Corrado Augias, Leggere

domenica 8 giugno 2014

Audio #Enciclopedia delle donne: Rosa Balistreri con Ezio Falcomer



imm. da enciclopediadelledonne.it





Clicca sul link per ascoltare

#UnaBuona #Classe


 imm. da suoniestrumenti.it


Ogni studente suona il suo strumento.

Ogni studente suona il suo strumento, non c'è niente da fare. La cosa difficile è conoscere bene i nostri musicisti e trovare l'armonia. Una buona classe non è un reggimento che marcia al passo, è un'orchestra che prova la stessa sinfonia. E se hai ereditato il piccolo triangolo che sa fare solo tin tin, o lo scacciapensieri che fa soltanto bloing bloing, la cosa importante è che lo facciano al momento giusto, il meglio possibile, che diventino un ottimo triangolo, un impeccabile scacciapensieri, e che siano fieri della qualità che il loro contributo conferisce all'insieme. Siccome il piacere dell'armonia li fa progredire tutti, alla fine anche il piccolo triangolo conoscerà la musica, forse non in maniera brillante come il primo violino, ma conoscerà la stessa musica. Il problema è che vogliono farci credere che nel mondo contino solo i primi violini.

da "Diario di scuola” di Daniel Pennac 

giovedì 5 giugno 2014

#QuandoNonE' #Amore


 imm. da digilander.libero.it/casadelviandante/naufragi.jpg 


L’amore fa star bene… in caso contrario si tratta di un sentimento ben diverso… Se soffri più spesso di quando sei felice, vuol dire che non è amore, ma qualcosa di differente che ti tiene intrappolata in una sorta di prigione, e ti impedisce di vedere la porta verso la libertà, spalancata davanti a te.”

  Marcia Grad, La  Principessa che Credeva nelle Favole

mercoledì 4 giugno 2014

#SignificatoDi #Crescere


 
 im. da myfantasypdf.altervista.org



Era questo il vero significato della parola crescere: quando cominciavi a capire che le persone che pensavi ti sarebbero rimaste per sempre accanto, se ne andavano una dopo l’altra lasciandoti sola.”

  Federica Bosco " Il mio angelo segreto "

martedì 3 giugno 2014

#NessunaCosaAl #Mondo




http://raviqg.bay.livefilestore.com


Come potevamo intenderci?
Nessuna cosa del mondo come si presentava al nostro sguardo bastava a esprimere quel che sentivamo l'uno per l'altra, ma mentre io smaniavo di strappare dalle cose vibrazioni sconosciute, lei voleva ridurre ogni cosa all'al di là incolore della loro ultima sostanza.



Italo Calvino, Le cosmicomiche

lunedì 2 giugno 2014

#PensareSenza #Comunicare


 
http://www.smashwallpapers.com/w


  Pensare, senza comunicare ad altri il proprio pensiero, non procura nessuna attrattiva. Solo l'uomo povero di idee, dopo averne scovata una con grande fatica, la nasconde prudentemente per incollarle più tardi l'etichetta col proprio nome. L'uomo ricco di intelligenza trabocca di pensieri, e li semina a piene mani.

Pëtr Kropotkin, La morale anarchica

domenica 1 giugno 2014

#SedermiA #leggere






  imm. da 1.bp.blogspot.com/woman-reading-alexander-deineka.jpg

Ero pronta, pronta a sedermi e leggere. Per anni i libri mi avevano offerto una finestra sul modo in cui gli altri affrontano la vita, i suoi dolori e le sue gioie, la sua monotonia e le sue frustrazioni. Mi sarei affidata di nuovo a loro per trovare empatia, guida, compagnia ed esperienza. I libri mi avrebbero dato tutto questo e anche di più..."

  Nina Sankovitch
da  "Se per un anno una lettrice"

Cerca nel blog

Archivio blog