Il 2012 presenta attivi solo due piani del padiglione Spadolini, il terzo, che nel 2011 era dedicato interamente ai prodotti alimentari tipici è deserto.
Che fine hanno fatto gli alimentari?
Semplice sono stati ridistribuiti al primo piano tra scarpe, borse e profumi.
E così nei corridoi aleggiano forti venti di formaggio sardo, misti al profumo d'incenso o di saponetta.
Martellante ed incessante l'odore della sfogliatella napoletana informata dalle 10.00 del mattino alle 21.00 di sera e quello del tartufo, dei salumi e del gorgonzola.
TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE.
Cosa comporta però questo mescolamento? Che mentre la gran parte della massa si accalca davanti agli stand dove facevano assaggiare un cubettino di formaggio o un cappero, lo standista davanti era costretto a vedere lo spazio del corridoio a lui riservato adibito a corsia unica di transito. Avremmo anche voluto fotografare il produttore di ceramiche che il 25 aprile, giorno in cui si è registrato il massimo afflusso in fiera, non riparava a passare la scopa elettrica per pulire da solo la moquette che lo separava dallo stand delle olive dove, a dimostrazione dell'assoluta inciviltà, i visitatori gettavano cucchiaini e stuzzicadenti usati.
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