di Paola Eugenio
La madre col figlio è tornata bambina.
La sorregge, lei docile cammina leggera quasi sollevata da terra al braccio del figlio che non è più giovane, neanche lui.
Chissà se è stata una buona madre o se ha trasmesso quell’esemplare educazione al figlio attraverso un rapporto antico, quelli che includono un epistolario.
Inoffensiva, vien voglia di comprarle il gelato o un gran dolce non lo mangerebbe, forse guarderebbe incantata i colori.
Lui la rimprovera gentile, il mal di schiena, torniamo alla carrozzina.
Ma lei non si lamenta, avverte inconsapevole il senso di vivere per un’ora tiepida di passeggiata al sole.
La madre col figlio è tornata bambina.
La sorregge, lei docile cammina leggera quasi sollevata da terra al braccio del figlio che non è più giovane, neanche lui.
Chissà se è stata una buona madre o se ha trasmesso quell’esemplare educazione al figlio attraverso un rapporto antico, quelli che includono un epistolario.
Inoffensiva, vien voglia di comprarle il gelato o un gran dolce non lo mangerebbe, forse guarderebbe incantata i colori.
Lui la rimprovera gentile, il mal di schiena, torniamo alla carrozzina.
Ma lei non si lamenta, avverte inconsapevole il senso di vivere per un’ora tiepida di passeggiata al sole.
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