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domenica 26 maggio 2013

SENSAZIONI

 di Carla Gorga



 Estate, sdraiata nell'amaca sospesa tra terra e cielo, ad occhi chiusi assaporo l'odore salmastro che la brezza mi porta dal mare. Odo le onde che si frangono sulle rocce e mi beo del calore del sole che scalda la mia pelle abbronzata. Apro gli occhi e guardo verso il cielo il volo dei gabbiani che si tuffano per pescare; lontano oltre il grande scoglio, vedo i delfini che seguono giocando la scia della nave che ogni mattina approda nel porticciolo lì in fondo dove le fronde degli alberi mi celano la vista. Prendo una pesca dal cestino, ne sfioro la forma vellutata, la mordo ed assaporo il suo succo profumato che scende lungo la gola voluttuosamente. Richiudo gli occhi sorridendo e mi lascio cullare dai suoni armoniosi degli uccellini che dal nido tra i rami lanciano richiami d'amore trasportati dal vento chissà dove e mi addormento. Ed ecco che il ricordo s'insinua nella mente, sento la tua mano che lentamente percorre la mia schiena, poi scende piano piano e insinuante accende il brivido che si estende al corpo intero, mi giro, mi rannicchio, mi giro ancora, mi inarco gemendo e grido..ancora, non smettere, ancora... non voglio destarmi per non perdere quell'attimo surreale. Un suono improvviso mi trascina via dal sogno e mi sveglio sudata, umida, affannata con i sensi stravolti, allungo una mano, prendo il telefono per chiamarti, brucia di delusioni e lacrime. Come ad un richiamo, mi volto e..ti vedo lì all'inizio della scalinata, che guardi in giù col sorriso malizioso di un gatto che ha visto la sua preda e.. il silenzio si fa improvviso!

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