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lunedì 20 maggio 2013

#Italy e i suoi #Borghi - Chianale - Piemonte

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Il nome

Chianale nel Comune di Pontechianale (Provincia di Cuneo)

A 1800 metri d’altitudine, al confine con la Francia, in fondo alla Val Varaita di cultura occitana, si trova questo villaggio dal cuore d’ardesia, con i suoi tetti di lose, le sue pietre, i suoi legni, le vecchie travi. Les montagnards sont là. La posizione è magnifica, al riparo delle valanghe. A Chianale si respira tutto il profumo delle Alpi, quando l’aria di neve spazza via i pensieri sotto un cielo color dell’acciaio; quando il silenzio scende sulle case intorpidite che sembrano stringersi tra loro come a tenersi caldo. I larici riposano come carezze nella neve e l’allegria scaccia la solitudine vicino al fuoco amico del camino. La cultura provenzale, orgogliosamente esibita dai pochi abitanti rimasti, riporta al tempo dei trovatori, che forse nella bella stagione componevano versi e musica nell’Alevé, il bosco di pini cembri più grande d’Europa, sulle pendici del Monviso. Attraversato dallo Chemin Royal che portava in Francia, il villaggio fu solo sfiorato dalle guerre di religione, dato che il tempio calvinista e la chiesa cristiana stavano senza problemi l’uno di fronte all’altra.


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 La storia
 X sec. , alla fine del primo millennio l´Alta Valle Varaita (abitata sin dalla preistoria)subisce le incursioni e le razzie dei Saraceni, la cui cacciata è rimasta nella tradizione popolare con le feste della "Baìo" di Sampeyre e la "Beò" di Bellino.
1125, la Val Varaita è assegnata ai marchesi di Saluzzo.
1210, la Contessa Alasia cede tutta la zonaal Delfinato Francese.
1363-1713, la "Castellata" ossia l´Alta Varaita con i paesi di Chianale, Pontechianale, Casteldelfino e Bellino, per quasi quattro secoli è territorio del Delfino di Francia e gode di un´atonomia unica per quei tempi: la Rèpublique des Escartouns. Con il Trattato di Utrecht la zona è ceduta ai Savoia e il confine tra i due Stati è posto in cima al collo dell´Agnello, a 2748 m. di quota.
1891, il villaggio de La Cianal conta ben 449 abitanti, a fronte delle poche decine di oggi.
La comunità detiene il triste primato dello spopolamento in tutta la Val Varaita.


imm. http://rete.comuni-italiani.it
 Da vedere
L'Alta Val Varaita si chiude a Pontechianale (1610) con il suo lago circondato da boschi e pinete. Poi si sale ancora e si arriva al villaggio in pietra di Chianale, quasi 1800 m. , la cui struttura è centrata sull´asse dell´antico Chemin Royal, la strada del sale che portava in Francia. Proseguendo da Chianale, infatti, attraverso una spettacolare arrampicata sino a 2748 m., che l´automobile può affrontare solo d´estate, si raggiunge il colle dell´Agnello da dove si scende nella regione del Queyras.
Il borgo di Chianale è diviso dal torrente Varaita in due nuclei collegati tra loro da un ponte in pietra, vero cuore del borgo. Il ponte si trova in corrispondenza di una piccola piazzetta con fontana su cui si affaccia l´antica Chiesa Sant´Antonio.
Sorta nel XIV secolo, è stata la Parrocchiale di Chianale dal 1459 fino a tutto il Seicento. semplice e armoniosa, con il campanile a vela biforato e un portichetto d´ingresso, presenta un meraviglioso portale romanico a triplice ghiera. L´interno è ad aula con volta a botte. Gli archi trasversali sono retti da mensole scolpite con espressivi mascheroni e tètes coupèes che rimandano all´arcaico substrato celtico.
Sullo Chemin Royal, asse centrale del borgo, l´edificio al numero civico 17, Casa Martinet, è ciò che resta del Tempio Calvinista. Chianale fù, per buona parte del 600 fino alla vigilia della revoca dell´Editto di Nantes, l´unico centro della Valle in cui fosse consentita la libertà di culto. Si noti sulla facciata la bifora con le armi di Francia e Delfinato.
Al di la del Varaita si leva, invece, la più recente Parrocchiale di San Lorenzo, costruita tra Sei e Settecento, che conserva all´interno un´altare Barocco di tradizione Briansonese del 1726 appoggiato a quattro massicce colonne tortili di pino cembro e frutto di uno splendido lavoro di intaglio.
Il patrimonio architettonico delle valli Alpine è stato spesso declassato a cultura povera.







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Non è difficile, al contrario, osservare anche in Alta Val Varaita piccoli capolavori di architettura contadine sparsi qui e là, nelle borgate e nelle zone più impervie: ad esempio, case con un´articolazione di piani e un gioco di aperture estremamente originali, esatte nelle proporzioni e disposte funzionalmente in modo da fronteggiare i rigori del clima.
Da ammirare, in fine, a Chianale i bellissimi tetti in lose delle abitazioni, che visti dall´alto rendono compatto e suggestivo il borgo.

 Il prodotto
 Un tempo la valle era nota, e La Cianal in particolare per il miele e l´artigianato del legno.
Oggi si continuano a produrre ottimi formaggi d´alpeggio.

 Il piatto
 -Les ravioles: gnocchi di patate locali impastate con formaggio e condite con burro fuso;
-Polenta concia;
-Cruzetin: gnocchetti aciduli di farina di segale.

fonte web:  http://www.borghitalia.it/

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