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venerdì 31 maggio 2019

#Almanacco quotidiano, a cura di #MarioBattacchi

Buongiorno, oggi è il 31 maggio.
Il 31 maggio 1997 viene inaugurato in Canada il Confederation Bridge, interrompendo così il secolare isolamento dell'Isola Prince Edward.
Nel mondo ci sono numerosi grandi ponti da poter annoverare tra i prodigi architettonici del nostro tempo. Cosa rende questo ponte degno di speciale menzione? Non è certo il più lungo del mondo, ma in inverno vanta di essere “il ponte più lungo su acque coperte di ghiaccio”.
Invariabilmente, durante i cinque mesi invernali lo stretto di Northumberland ghiaccia, ragion per cui il ponte è stato progettato per resistere a condizioni atmosferiche così rigide. Il suo punto di partenza è sulla Jourimain Island, nel New Brunswick, e attraversa lo stretto fino ad arrivare sulla costa di arenaria nella parte sud-occidentale dell’Isola Principe Edoardo, vicino al piccolo villaggio di Borden. Siete ansiosi di guidare l’automobile su questo viadotto a due corsie largo 11 metri? Non è permesso camminare e andare in bicicletta sul ponte, per cui è operativo un servizio navetta per trasportare pedoni e ciclisti. Nel tratto più alto vi troverete a circa 60 metri dall’acqua, all’incirca la stessa altezza di un edificio di 20 piani. Perché il ponte è così alto? Per far passare le navi più grosse nella parte centrale dello stretto.
Un progetto di queste dimensioni richiede la stipulazione di una complessa polizza assicurativa e molto lavoro di pianificazione ambientale per proteggere l’ecosistema. Un problema significativo era l’effetto che il ponte avrebbe avuto sul flusso di ghiaccio nello stretto durante la primavera. Un accumulo di ghiaccio poteva avere un forte impatto sul locale habitat terrestre e marino, nonché sull’industria della pesca. Perfino il materiale dragato dal fondo marino è stato trasferito in luoghi appositamente scelti con la speranza di creare nuovi ambienti per gli astici.
Gli elementi rompighiaccio di rame di forma conica posti a livello dell’acqua su ciascun pilone hanno una funzione importante. A cosa servono? Quando il ghiaccio è in movimento fa pressione contro il cono e scivola verso l’alto finché si rompe sotto il suo stesso peso. Quindi ricade nella corrente e scivola da uno dei due lati del pilone. Per ridurre al minimo l’accumulo di ghiaccio nello stretto, i piloni sono fissati al fondo roccioso a circa 250 metri di distanza l’una dall’altra.
La mole dei pezzi del ponte è impressionante. I quattro elementi principali sono: la base dei piloni, che poggia sul fondo dello stretto su una fondazione predisposta e si eleva fino alla superficie dell’acqua; il fusto dei piloni, collegato alla base; la trave principale, che è appoggiata sulla sommità del fusto del pilone; gli elementi intermedi in campata per collegare le travi principali. La costruzione ha richiesto l’impiego di oltre 6.000 lavoratori, e più dell’80 per cento del lavoro è stato compiuto sulla terraferma presso “un imponente cantiere di 60 ettari”. I singoli pezzi sono stati poi trasportati da qui al sito marino e assemblati in mare.
Una trave finita misura fino a 192 metri da un’estremità all’altra. Forse vi chiederete: ‘Com’è possibile spostare pezzi così grandi?’ Usando un trasportatore su rotaie. Vederne uno in azione fa pensare a una formica che trasporta un oggetto molto più grande di lei. Ogni trave pesa ben 7.500 tonnellate! Di certo, muovendosi molto lentamente lungo le rotaie alla velocità di tre metri al minuto, il trasportatore non avrebbe vinto una gara di velocità. Non è strano che i due trasportatori usati fossero soprannominati “la Tartaruga” e “l’Aragosta”!
Dato che queste “formiche” non erano anfibie, fu utilizzata una gru su pontone a doppio scafo alta 102 metri. Un giornalista la definì “un oggetto alquanto brutto”, come un uccello marino “con il collo troppo lungo e i piedi mostruosamente grandi”, ma capace di muoversi “con la grazia di un cigno”. Costruita nel 1990 per il lavoro sul ponte tra le isole danesi di Fionia e Sjælland, questa gru fu adattata e fatta venire da Dunkerque, in Francia. Fatto sorprendente, essa “può sollevare l’equivalente di 30 Boeing 737 ed è in grado di muoversi in mare aperto con la precisione di un chirurgo”. Guidata da un navigatore satellitare, ha posizionato le travi principali e tutti gli altri elementi con un margine di errore inferiore a 2 centimetri.
Il nuovo ponte è un simbolo del progresso. Tuttavia rimangono senza risposta alcune domande sul futuro. Ancora oggi, dopo 20 anni dall’apertura, è troppo presto per prevedere quale sarà l’impatto complessivo, soprattutto per quanto riguarda l’ambiente. Nel 2002 un biologo che studia gli astici riferì che apparentemente il ponte non aveva influito sulla popolazione degli astici. Inoltre affermò: “Gli ultimi cinque anni sono stati i migliori per i granchi commestibili”. Qual è stato l’effetto sul turismo?
Secondo un rapporto, in un recente periodo il turismo è cresciuto di “un incredibile 61 per cento”. Naturalmente la maggior parte dei turisti viene durante l’estate. Per giunta, tra il 1996 e il 2001 le esportazioni sono quasi raddoppiate. Anche l’occupazione è migliorata. Per quanto concerne gli aspetti negativi, molti dei lavoratori del servizio di traghetto ora guadagnano considerevolmente meno. Un’altra critica ha a che fare con l’elevato costo del pedaggio. Ma, come direbbe qualcuno, il progresso ha un prezzo.
La maggiore facilità di accesso alla terraferma ha fatto diminuire l’attrattiva dell’isola? Chi viene da lontano per godersi la tranquillità dell’isola forse si chiede se potrà ancora trovare un rifugio dal ritmo frenetico della terraferma fra i luoghi intatti e le dune sabbiose di Abegweit, la “culla nelle onde”, come la chiamavano i nativi Micmac.
Il Confederation Bridge è davvero un’opera notevole. Gli automobilisti tendono ad addormentarsi al volante durante il breve percorso? Difficilmente. La forma a S della strada li aiuta a rimanere attenti e a provare piacere nella guida. Forse il ponte sarà un ulteriore incentivo a visitare questo “Giardino del Golfo” e assaporarne la vita pacifica, sia che vi piaccia Anna dai capelli rossi o meno.

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