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mercoledì 5 agosto 2020

#Almanaccoquotidiano, a cura di #MarioBattacchi

Buongiorno, oggi è il 5 agosto.
Il 5 agosto 1962 l'attrice Marilyn Monroe viene trovata morta nella sua casa di Los Angeles, apparentemente per un'overdose di barbiturici.
 Marilyn Monroe nasce il 1° giugno 1926 alle 9.30, presso il General Hospital di Los Angeles,
come Norma Jeane (ma doveva essere Jean) Baker Mortenson.
Baker come Jasper Baker e Mortenson come Edward Mortenson (ma nessuno dei due è il vero padre) rispettivamente primo e secondo marito di Gladys Pearl Monroe, madre di Jeane.
Gladys aveva sposato appena sedicenne, nel 1917, Jasper detto Jack o Jap Baker, un uomo molto violento dal quale aveva avuto due figli, Robert Kermit detto Jackie, e Berniece, e dal quale dopo anni di pesanti percosse aveva divorziato nel maggio del 1922. Nonostante avesse ottenuto la custodia dei figli il marito li rapì portandoli a vivere nel suo paese natale nel Kentucky. Gladys non rivide più il figlio maschio morto tredicenne per malattia.
Nell'autunno del 1924 Gladys sposa Edward Mortenson, l'unione dura meno di un anno e quando Gladys dà alla luce Norma Jeane, si sono già lasciati da un pezzo.
L'uomo che con maggiore probabilità è il padre biologico di Norma Jeane è C. Stanley Gifford, un collega di lavoro con cui Gladys aveva allacciato una relazione. Gifford se ne andò e lasciò Gladys per sempre a Natale del 1925, presumibilmente perchè Gladys gli aveva annunciato di essere incinta.
Una volta, quando Gladys dava già segni di turbe mentali e Norma Jeane era ancora piccola, le mostrò la foto di Gifford dicendole che era suo padre. In età adulta l'unico ricordo di quel volto furono un paio di baffetti alla Clark Gable, che gli conferivano una vaga somiglianza con l'attore; per questo motivo Marilyn provò sempre una grande ammirazione per Gable, nel quale le sembrava di riscontrare la figura paterna e quando lavorarono insieme sul set de "Gli Spostati" (The Misfits) ne fu felicissima.
Quando Norma Jeane viene al mondo la madre ha appena 24 anni, è graziosa anche se di una bellezza un po' spigolosa, fa lunghi turni in un laboratorio di montaggio di pellicole per mantenersi e nel tempo libero desidera divertirsi.
In accordo con sua madre Della, la nonna di Norma Jeane, una donna con disturbi mentali (si dice che per paranoia, tentò addirittura di soffocare Norma Jeane con un cuscino, mentre dormiva nel suo lettino) Gladys affida Norma Jeane, quando non ha ancora un mese di vita, ai coniugi Albert e Ida Bolender, per 5 dollari la settimana.
Albert è un postino e la moglie si occupa della casa e del figlio adottivo Lester, sono molto religiosi e si affezionano davvero a Norma Jeane, tanto da tentare di adottarla, ma Gladys non rinunciò mai alla figlia. Andava a trovarla saltuariamente e frettolosamente il sabato, riuscendo solo, con la sua presenza e i suoi modi, a destabilizzare la bambina, che aveva cominciato a chiamare mamma la donna a cui era stata affidata. Certo Ida cercava continuamente di scoraggiare quest'abitudine anche in modo severo, dicendole che sua madre era "la donna dai capelli rossi" che veniva a trovarla, ma Norma Jeane sembrava non voler sentir ragioni.
Il 20 ottobre 1934 quando Norma Jeane ha 8 anni, Gladys firma il contratto di acquisto di una piccola casa per 6 mila dollari, versando un anticipo di 750 dollari. La casa ha un giardinetto sul retro ed è tutta dipinta di bianco, si trova al 64812 di Arbol Drive su Cahuenga Pass vicino all' Hollywood Boulevard. Tra il mobilio della casa che Gladys ha preso per sè e la figlia c'è un pianoforte bianco, abbastanza malridotto, che si diceva fosse appartenuto a Fredric March. Una volta divenuta famosa, Marilyn assunse un investigatore privato per ritrovare quel pianoforte, e da allora non se ne separò mai più. Nel 2000, molti beni di Marilyn sono stati messi all'asta da Christie's e quel pianoforte bianco fu comprato dalla cantante Mariah Carey per 600.000 dollari.
Per comprare e arredare la casa Gladys si era indebitata davvero molto e questo aveva aumentato le sue crisi d'ansia e gli attacchi di panico, e l'anno successivo dopo una grave crisi nervosa, dovuta anche ai debiti, il lavoro eccessivo e i lutti in famiglia, viene ricoverata in ospedale psichiatrico, dove viene dichiarata affetta da paranoia e schizofrenia e internata, perché considerata non in grado di intendere e volere.
Norma Jeane viene presa in custodia da un'amica della madre, Grace Mckee, che ben presto però, a causa del suo matrimonio con Ervin detto "Doc" Goddard che non vuole prendersi in casa la bambina, non è più in grado di occuparsi di lei.
Da questo momento per Norma Jeane inizia un pellegrinaggio dentro e fuori dall'orfanotrofio, il Children Home Society di Los Angeles, e non essendo adottabile visto che la madre non intende rinunciare alla figlia, viene data in affidamento e trasferita da una famiglia all'altra, dove sopporta violenze, umiliazioni, disattenzioni e presumibilmente anche abusi.
Quando ha da poco compiuto 11 anni, Norma Jeane torna a vivere con Grace Goddard e il marito, ma la loro situazione finanziaria è davvero precaria e inoltre Doc non la vuole tra i piedi e così a novembre del 1937 è spedita a casa di zia Olive Monroe, moglie di Marion il fratello minore di Gladys, dal quale ha avuto tre figli e da cui è stata abbandonata. Olive vive da sua madre Ida Martin a Lankershim.
Nel marzo 1938 a causa dell'inondazione nella San Fernando Valley, Lankershim è invasa dalle acque del Los Angeles River e Norma Jeane è costretta a sfollare e va a vivere con la zia di Grace Goddard, Ana Lower che vive all'11348 di Nebraska Avenue a Los Angeles Ovest e qui si iscrive alla Emerson Junior High School.
Norma Jeane con zia Ana si trova bene e le si affeziona molto, ma la donna è cardiopatica e nel 1941 deve lasciarla. Torna a vivere da Grace Goddard, che intanto è diventata alcolizzata come il marito, a Van Nuys e comincia a frequentare il Van Nuys High School.
A gennaio del 1942 Grace e il marito Doc Goddard comunicano a Norma Jeane che hanno deciso di trasferirsi in Virginia, dove Doc ha accettato un posto di lavoro, spiegandole che non potrà seguirli e discutendo su ciò che sarà meglio per lei nel prossimo futuro.
Grace le combina un matrimonio col vicino di casa, un ragazzo con cui Norma Jeane ha cominciato a flirtare e con cui è uscita qualche volta: venerdì 19 giugno 1942 a 16 anni, con l'unica alternativa di rivivere l'incubo dell'orfanotrofio, Norma Jeane contrae matrimonio, destinato però al fallimento, con l'allora ventunenne James Dougherty.
Nel 1944 mentre il marito è arruolato in Marina e Norma Jeane lavora come operaia presso un'industria aeronautica alla produzione di paracaduti e alla verniciatura delle fusoliere, viene notata dal fotografo David Conover, impegnato a documentare il lavoro femminile nel periodo bellico, che la convince ad iscriversi ad una scuola per intraprendere la carriera di modella e Norma Jeane si iscrive alla Blue Book Modeling Agency.
Sotto la guida di un altro fotografo, Andrè de Dienes, conquista le copertine delle riviste.
Nel 1945 dopo quasi 10 anni di internamento Gladys Monroe è dichiarata in grado di tornare a vivere nella società e Norma Jeane, che non vede l'ora di lasciare la casa della suocera ed è pronta per il divorzio, affitta un'appartamento per se e la madre, sotto quello di Ana Lower.
Dopo sette mesi di convivenza, la situazione si fa insostenibile, tra le due donne non ci sono legami affettivi a tenerle unite e Norma Jeane che vede profilarsi all'orizzonte la prospettiva di una dorata carriera, si trasferisce allo Studio Club di Hollywood, mentre Gladys chiede di ritornare in clinica.
La carriera di modella di Norma Jeane va a gonfie vele, le sue foto raggiungono le cover dei magazine più prestigiosi, diventa testimonial per numerose pubblicità, finché viene notata dalla Fox e le si aprono le porte di Hollywood.
A vent'anni, nel 1946, divorzia, si schiarisce i capelli e si cambia il nome in Marilyn Monroe (Monroe è il cognome da nubile della madre), il più famoso sex-symbol internazionale del 20° secolo e oltre.
Nel 1947 partecipa e vince il concorso di bellezza Miss California Artichoke Queen (regina dei carciofi). Inizia la sua carriera nel cinema con parti da comparsa in "The Shocking Miss Pilgrim", "You Were Meant for Me", "Dangerous Years" e "I verdi pascoli del Wyoming" (Green Grass of Wyoming) nel 1947 e "Scudda Hoo! Scudda Hay!" nel 1948.
Nel 1949 le viene affidata una parte da protagonista in un film musicale di serie B "Orchidea Bionda" (Ladies of the chorus) e si aggiudica una particina in "Una notte sui tetti" (Love Happy) l'ultima pellicola dei fratelli Marx.
Nel 1950 è in "La figlia dello sceriffo" (A Ticket to Tomahawk) e "Lo spaccone vagabondo", ma soprattutto si aggiudica una parte nel capolavoro noir "Giungla d'asfalto" (The Asphalt Jungle) e in uno dei migliori film di tutti i tempi "Eva contro Eva" (All about Eve). Seguono una serie di piccole parti che si fanno via via più importanti in "Il Messicano" (Right Cross) del 1950, "Hometown Story", "L'affascinante bugiardo" (As young as you feel), "Le memorie di un dongiovanni" (Love Nest) e "Mia moglie si sposa" (Let's make it legal) del 1951.
Nel 1952 è in "La Giostra Umana" (O'Henry's Full House), "La confessione della Signora Doyle" (Clash by night), "Matrimoni a sorpresa" (We're not married), lavora con Cary Grant e Ginger Rogers in "Il magnifico scherzo" (Monkey Business) e ottiene il suo primo ruolo da protagonista, nei panni di una baby-sitter psicolabile, in "La tua bocca brucia" (Don't bother to knock).
Nel 1953 con "Niagara", al fianco di Joseph Cotten, nella parte di una conturbante dark lady, ottiene il successo mondiale.
Sempre lo stesso anno recita anche in "Gli uomini preferiscono le bionde" (Gentlemen prefer blondes) e "Come sposare un milionario" (How to marry a millionaire), con i quali si conferma trionfalmente, nell'olimpo delle star più amate e desiderate dal pubblico.
Nel 1954 Marilyn sposa il famoso giocatore di baseball, Joe Di Maggio, di dodici anni più vecchio di lei. Questo matrimonio oltre a coronare il loro amore è anche un "investimento" sul piano professionale, neanche il press-agent più intraprendente avrebbe potuto immaginare un evento migliore per consolidare e dare slancio alla fama di Marilyn: il campione più amato d'America sposa la star più ammirata del momento! Joe Di Maggio ha appena smesso di giocare, ma è ancora il re del baseball con un livello di popolarità altissimo, Marilyn è reduce da tre film di grande successo con cui ha ammaliato milioni di fan.
Nel 1954 recita in "La magnifica preda" (River of no return) e nel 1955 in "Quando la moglie è in vacanza" (The seven year itch) ottenendo un vero trionfo.
Poi, dopo meno di un anno di matrimonio, soprattutto a causa della grande gelosia di lui, Marilyn e Joe Di Maggio divorziano e lei si trasferisce a New York per studiare all'Actor's Studio.
A New York conosce l'affermato commediografo, Arthur Miller, che sposa nel 1956.
Sempre nel '56 con il fotografo Milton Green, che allora era un suo grande amico e che aveva conosciuto sul set de "Gli uomini preferiscono le bionde", fonda la Marilyn Monroe Productions con la quale l'anno seguente produce "Il principe e la ballerina" (The Prince and the Showgirl), che interpreta al fianco di Laurence Olivier.
Il primo e unico film della sua casa di produzione non ha il successo sperato, ma nel 1959 è di nuovo in testa ai botteghini col capolavoro "A qualcuno piace caldo" (Some like it hot) di Billy Wilder sotto la cui regia aveva già girato "Quando la moglie è in vacanza".
Nel 1960 è protagonista di "Facciamo l'amore" (Let's make love) col francese Yves Montand, con cui avrà un breve, ma intenso e chiacchieratissimo flirt.
L'instabilità emotiva della diva si aggrava, a causa delle tormentate storie d'amore, prima con John e poi con Bob Kennedy, per l'incapacità di avere figli, per la mancanza di un amore vero da un uomo in grado di amarla come donna e non solo di ammirarla come una dea.
Comincia a ricorrere sempre più spesso ad alcool e barbiturici per curarsi i malumori. Entra ed esce dalle cliniche di disintossicazione.
Nel 1962 esce il suo ultimo film: "Gli spostati" (The Misfits), scritto appositamente per lei dal marito Miller e nello stesso anno divorziano.
A causa dei continui ritardi, delle ripetute crisi nervose, delle sbornie, viene licenziata dal set del film "Something's got to give" e, un mese più tardi, nella notte fra il 4 e il 5 agosto 1962, viene trovata morta nella sua casa, apparentemente suicida per un' overdose di barbiturici, ma sono in molti a credere che sia stata uccisa.
Il mistero sulla sua morte non è mai stato completamente svelato, ma ha sicuramente contribuito a fare entrare Marilyn nel mito.

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