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giovedì 1 marzo 2012

#LucioDalla: grazie.

http://poesia.blog.rainews24.it
 Trascorsa l'ultima luna dal forte freddo, oggi finalmente il caldo sole splende sulla piazza grande.
 "What a beautiful day!", sembrano dire due ragazzi.
 Soli, ma splendenti attendono alla fermata del tram: per loro passato, presente non sembrano più preoccupare. 
Anna e Marco si chiedono solo cosa sarà tutta la vita futura che li attende.
 Quale allegria li aspetta per l'anno che verrà, quale angoscia è in agguato in questa Banana Republic deprimente per i ragazzi italiani...

 Due ragazzi: zingaro lui, bella lei, disperati complici in cerca di felicità nonostante tutto il male del mondo, convinti che per due innamorati come loro sia giusto non vergognarsi mai di sognare, di desiderare di vivere due dita sotto il cielo, di fuggire l'annunciato destino di un amore disperato, l'invito a non avventurarsi verso l'altra parte del mondo, perché risposte non ce n'è e gli anni non aspettano.
 Ma sanno che la vita non è una festa e che bisogna stare attenti al lupo, ma neanche vogliono viaggi organizzati.

 "Chi sarò io?", chiedeva Marco in tono di sfida. "Un uomo come me", rimproverava il padre. "Telefonami tra vent'anni", chiudeva il ragazzo andando via.
 "Se io fossi un angelo..." insisteva la madre. "Che cosa resterà di me?", la interrompeva Anna. "Bisogna saper perdere", redarguiva la madre fissando quegli occhi di ragazza che stava fuggendo.

 "Scusami tanto ma ho solo te", Le dice adesso: "Tu non mi basti mai!" gli risponde.
 Prenderanno il loro treno a vela e, navigando strade su strade veloci come il vento in tutti gli angoli nel cielo, viaggeranno per trovare infine la casa in riva al mare o scoprire come è profondo il mare.

© 2012 Accademia dei Sensi - Licenza CC BY-NC-ND 3.0

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