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giovedì 13 marzo 2014

#Ricordando il medioevo di Roberta Accademica







Io faccio parte del gruppo “I custodi della rocca” Di Altavilla Vicentina.
Dopo il saluto di rito ai nostri ospiti, molti dei quali vestiti in costumi storici fatti un po tra noi, e un po da sarte. Inizia il convivio durante il quale si svolge la vestizione degli sposi,con molte palanche (soldi) nella bisaccia. 






Gli sposi sono Bentivegna Del Mazzo di Brendola e la sua sposa Monna Belcolore di Altavilla.





Messere Bentivegna Del Mazzo arriva nelle classiche bracche (mutande) bianche stringendo alla vita una sottile cintura di stoffa, legandole sotto al ginocchio con i lacci da gamba. Indossa l'infula bianca unico indumento usato anche di notte per riparare il capo dal freddo.




 Mette le calze brache mediante laccetti legati nel giro coscia., le calze brache che sono divise in due (ossia solo le gambe), per sorreggerle vengono legate alle bracche, la camisia di tessuto leggero è di cotone sopra la camisia il guarnello.




 Ora indossa un paio di callighe, per non sporcare le belle callighe di pelle calza delle solide pianelle di legno, una corrigia con piccola scarsella contenente qualche moneta d'argento. Ultimo il Mantello lussuoso, e seconda infula di colore diverso.



Monna Belcolore indossa direttamente su pelle una semplice camisia di cotone, di seguito indossa le mezze calze di lana fine fissate con dei laccetti di stoffa.
Sopra la camisia è posta la gonnella di lana e ai piedi le callighe (un pezzo di pelle quadrato intrecciato con maestria e legato con lacetti)


 
Madonna si sistema il primo elemento del copricapo, formato da una bendella di tessuto leggero passato sotto il mento è fissato con spilli, una lunga corrigia tiene in figura,e trattiene una scarsella con qualche moneta.






 

La gonnella è ora parzialmente coperta dalla guarnacca femminile molto più semplice di quella da uomo,viene indossata dalla testa è annodata sui fianchi con dei lacci. In testa è posta la corona di stoffa di lana, ultima vestizione il mantello, le pianelle ed infine uno sciugatoio attaccato con spilli al tessuto che riveste la corona.


 
Gli sposi sono vestiti e congiungono le mani e con un sorriso radioso raggiungono i commensali e gustano insieme a noi la sfiziosa cena.





 

La nostra Susanna ci legge la sua ricerca con l'intento di condurci in un tempo lontano, quando vestirsi significava non solo coprirsi per difendersi dal freddo o dalla polvere, ma anche molto altro.
Un tempo in cui “l’abito faceva il monaco”!
Dove ogni dettaglio era importante e non era permesso sbagliare.
Il Medioevo è un periodo molto lungo, che racchiude più di mille anni di storia.
È in pratica impossibile descrivere in poche pagine un fenomeno culturale e sociale
così importante come quello della moda nel Medioevo.
È proprio nel Medioevo, infatti, che nasce l’artigianato tessile e quindi la “moda” ed il “ Made in Italy”. L’ispirazione viene dalla moda normanna e bizantina.
Nel Medioevo la moda doveva rispondere a dei requisiti fondamentali :
coprire tutto il corpo (pudore) e difendere dagli effetti del clima (caldo, freddo, pioggia,)
essere un segno inequivocabile della classe sociale di appartenenza.
L'ordine sociale costituito doveva rimanere tale anche nelle apparenze, la trasgressione, in tutti i settori della società, non veniva tollerata, anzi diventava pretesto per diffidare di chi la praticava.
Le prostitute o “Donne pubbliche” dovevano vestire in modo da essere subito distinte dalle “Donne oneste”. I loro abiti erano più corti sfrangiati e non dovevano essere troppo vistosi. A volte mettevano un nastrino rosso fra i capelli o sull’abito.
I pellegrini si potevano distinguere a distanza dal loro abbigliamento.
Vi erano severi dettami anche per l’abbigliamento dei non cristiani (ebrei, saraceni)
A parte i neonati che venivano fasciati, i bambini vestivano come gli adulti nel
rispetto della classe di appartenenza.
Gli abiti non avevano tasche ma si usavano borse di varie fogge.
Nel 1200 compaiono i primi bottoni di osso o di cuoio e sempre, per le donne la novità più importante è la comparsa dello strascico, ma solo nelle classi elevate.
I contadini in genere avevano abiti più corti per risparmiare sulle stoffe.
Non esistevano abiti per la notte e molti dormivano nudi.
I principali tessuti utilizzati nel Medioevo erano : Il cotone ed il lino utilizzati per camici e lenzuola,
la canapa per abiti da lavoro, il fustagno (misto di lino e cotone) per abiti ed arredamento la lana per abiti, calze e mantelli invernali. La pelle, le pellicce ed il cuoio per mantelli, giubbe, borse e scarpe. Solo nel tardo Medioevo compaiono stoffe pregiate come sete e broccati e l’abbigliamento delle classi privilegiate diventa ricco e ricercato impreziosito da pizzi, ricami, perle, fili d’oro, pietre preziose e altro, naturalmente i nobili erano coloro che potevano sfoggiare gli abiti più sfarzosi. 

Di Roberta Accademica






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