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domenica 7 luglio 2013

#BALI FANTOME. #NISKALA E #SEKALA (di Ennio #Foppiani, puntata 5/27), #Agama tirtha, #citazione, #brahman, #atman, #adat


AGAMA TIRTHA

E’ così che qui chiamano la religione, una varietà dell’induismo con alcune iniezioni d’animismo.

Qualcosa bisogna capire di Agama tirtha, almeno per orientare lo sguardo su di un tempio, per sapere cosa guardi e come lo guardi.

Dunque, da un lato c’è l’ordine, rappresentato dai dewa o dewi, dall’altro il disordine, e sono i bhutas e i kalas. Se si preferisce dirlo con linguaggio meno mitologico e più filosofico lordine è il dharma, il disordine, l’adharma.

In ogni caso lo scopo è essere in armonia col dharma, si deve rispondere al desiderio, kama, con azioni, karma, appropriate al dharma. In tal modo il ciclo di reincarnazioni, samsara, continua fino a che lo spirito, l’atman, si libera da tutti i vincoli mondani.

Diversi sono i modi per giungere al moksa, al nirwana.

Puoi meditare (jnanamarga) o fare offerte (bhaktimarga) o fare qualcosa che ti piace (karmamarga) in accordo con uno dei tuoi talenti, guna.

Se sei un pedanda, un sacerdote, seguirai il Tri Panama(2), scegliendo tra l’assoluta osservanza, lo studiare, interrogandosi e traendo nuove conclusioni oppure la meditazione sottile.

Solo così l’atman può giungere al moksa, fondendosi con Ida Sangyang Widi Wasa, il brahaman.

Agama tirtha non chiede di essere buoni, richiede di essere appropriati, adat.

Appropriati a che cosa? Spesso parlando di Agama tirtha ritorna la frase tat twan asi, tu sei ciò, tu sei questo. Tat twan asi ricorda che il brahaman, l’essenza sottile, ha il suo sé (atman) in tutte le cose che esistono, ricorda che tu sei l’universo.

Non so trovare altra risposta che non sia: appropriati all’universo.

Note
(2) la tripartizione avrà qui i nomi di Agama Pranama, di Anumana Pranama e di Pratyaksa Pranama.

[continua]


(Ennio Foppiani, “Bali Fantome. Niskala e Sekala”, in “Radure. Quaderni di materiale psichico”, rivista del Centro Studi Psicodinamiche di Torino, numero speciale “Terre alchemiche”, volume I, anno VI, 2002, pp. 78-79 – immagine tratta da  http://baliadvisor.blogspot.it/2013/04/balinesereligion-bali-hinduismis.html  - post a cura di Ezio Falcomer)


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