NOMI
Wayan, Madè, Nyoman, K’tut,
Wayan, Madè, Nyoman, K’tut, Wayan, Madè, Nyoman, K’tut così all’infinito.
Si nasce e l’ordine è questo, ti possono aggiungere Ni o I
per chiarire il genere, femmina o maschio, nel caso i tuoi occhi non possano
funzionare, ti possono sussurrare Ida
o Agus o Dewi per suggerire la casta e così quale tipo di bahasa bali (1) utilizzare, ma in ogni
caso i nomi sono ruote che girano instancabilmente, che ritornano sempre al
punto di partenza. Hai l’impressione che uno non abbia il nome, ma che abbia
una combinazione, una chiave di lettura della sua storia.
Ci sono due parole che incontro spesso sulla bancarelle,
sfogliando libri sull’isola, sono Sekala
e Niskala: ciò che cade sotto i
sensi, il visibile, e ciò che non è percepibile dai sensi, l’invisibile oppure
ciò che può essere detto e ciò che deve restare ineffabile…
Credo d’averle già incontrate all’aeroporto.
Prendo un taxi e l’autista si presenta: “Jerry”. – “Ah
Jerry, ma qual è il tuo nome balinese?” – “Io sono Nyoman”.
Ad un tratto Jerry/Nyoman, immerso nel caotico traffico
della Jalan Ulu Watu, chiede “Quanti anni hanno le tue figlie?” “Nove e cinque”
e, per lui, i nomi sono chiari Ni Wayan e Ni Madè; però poi ti guarda e domanda
“Come si chiama la maggiore?” – “Martina”. – “Ah, Martina! E’ un bel nome,
tipico nome balinese”.
(1) Vi sono diversi livelli di linguaggio nell’isola. Sotto l’uso comune del bahasa indonesia, vi è il bahasa bali, suddiviso in tre (bahasa ia, bahasa ipun, bahasa ida) o cinque (basa lumrah, basa sor, basa alus, basa madia, basa siggih) diversi bahasa a seconda della casta, del clan, o del ruolo sociale, della situazione comunicativa.
[continua]
(Ennio Foppiani, “Bali Fantome. Niskala e Sekala”, in
“Radure. Quaderni di materiale psichico”, rivista del Centro Studi
Psicodinamiche di Torino, numero speciale “Terre alchemiche”, volume I, anno
VI, 2002, pp. 78-79 – nell’immagine, offerta nel tempio, a Bali, foto di Rony
Zakaria, tratta da http://vervephoto.wordpress.com/tag/bali/
)
Puntate precedenti
Nessun commento:
Posta un commento