Buongiorno, oggi è il 9 luglio.
Il 9 luglio 2006 l'Italia batte ai calci di rigore l'odiata Francia nella finalissima dei mondiali.
Campioni del mondo. La coppa del Mondo è nelle mani degli azzurri per la quarta volta. Ed il gruppo di Lippi entra nella storia. Quello che all'inizio del torneo sembrava un sogno è diventato realtà, ventiquattro anni dopo Spagna '82. Una partita decisa solo dai rigori dopo che i tempi regolamentari e i supplementari si erano chiusi in parità, 1-1. Poi la testata di Zidane a Materazzi, l'espulsione del capitano francese e la lotteria dei tiri dal dischetto. Ed infine la gioia tricolore. In campo, sugli spalti, in tutte le piazze italiane. Francia '98 e gli Europei di Belgio-Olanda del 2000 sono vendicati.
La cronaca. Parte l'inno all'Olympionstadion. Gli azzurri lo cantano a squarciagola, Gattuso con gli occhi chiusi, Materazzi con lo sguardo al cielo. L'unico che resta in silenzio è Camoranesi. Poi è la volta della Marsigliese. Le labbra di Zidane restano incollate, lo sguardo fisso. In tribuna il presidente Iacques Chirac è sull'attenti. Vicino a lui il capo dello Stato Giorgio Napolitano e il ministro Giovanna Melandri con il solito orecchino portafortuna. Sugli spalti circa 40mila tifosi italiani.
L'inizio è teso. Ne fa le spese Henry che resta a terra dopo uno scontro fortuito con Cannavaro. Un minuto dopo l'Italia rimedia la prima ammonizione per un fallo di Zambrotta su Vieira. Ma è al settimo minuto che il risultato cambia. Malouda entra in area, al suo fianco Cannavaro e Materazzi. Ed è proprio il difensore dell'Inter che allunga una gamba e stende il francese. E' rigore. Dal dischetto Zidane azzarda il "cucchiaio" alla Totti. La palla picchia sulla traversa e rimbalza oltre la linea di porta. E' gol. Per la prima volta, in questi mondiali, l'Italia si trova sotto di un gol e deve inseguire.
Lippi chiede ai suoi di giocare sulle fasce, cercando la testa di Toni in area. E proprio il centravanti viola costringe Thuram ad un rischioso tuffo di testa in area per neutralizzare un insidioso cross di Pirlo. E sono sempre le fasce laterali le zone dove l'Italia cerca di organizzare il contrattacco, con i francesi che, forti del vantaggio, rallentano il gioco. Si vede poco Totti, marcato stretto da Makelele e Vieira.
Il pareggio azzurro arriva al 19esimo. Merito di Materazzi, al secondo gol mondiale. Calcio d'angolo di Pirlo, il difensore dell'Inter sale altissimo in mezzo all'area, batte in elevazione Vieira e insacca alle spalle di Barthez. Un gol bellissimo, una prodezza che riscatta il rigore provocato. La partita torna in parità.
La Francia si riaffaccia dalle parti dell'area azzurra al 25esimo con un traversone di Ribery neutralizzato da Materazzi. La partita è equilibrata. Lippi approfitta di una pausa di gioco per richiamare Totti che ancora non riesce a trovare la posizione. Al 34esimo nuovo salvataggio di Thuram in area su Toni. E dal calcio d'angolo che segue il centravanti viola stampa la palla sulla traversa a portiere battuto. La sofferenza della Francia sulle palle alte è sotto gli occhi di tutti. Gli azzurri, dopo una partenza difficile, sembrano aver trovato vivacità e brillantezza. La Francia, invece, propone un ritmo più compassato, con Zidane terminale di tutti i palloni. Il primo tempo si chiude sull'1 a 1.
Il secondo tempo parte con le stesse squadre. Lippi e Domenech non fanno cambi. Trenta secondi e Henry salta mezza difesa ed entra in area. Il suo tiro, però, è praticamente un passaggio a Buffon. Al terzo minuto mischia in area francese con Grosso che perde l'attimo buono. Ma è ancora Henry che semina il panico, da solo, in area azzurra. Dribbling e controdribbling fino all'intervento provvidenziale di Zambrotta. Trascinati dalla stella dell'Arsenal, i francesi cominciano bene la ripresa. Da brivido la percussione sulla fascia di Malouda che mette al centro una palla che danza pericolosamente in area italiana. Uno strappo costringe Vieira, uno dei migliori in campo, ad uscire. Al suo posto Diarra, centrocampista del Lens. L'Italia, troppo chiusa nella sua metà campo soffre la pressione francese. Lippi corre ai ripari e mette dentro Iaquinta e De Rossi (al rientro dopo i 4 turni di squalifica): escono Totti (mai entrato in partita) e Perrotta. si riparte e Toni di testa segna, ma Elizondo fischia il fuorigioco. Ribaltamento di fronte e nuovo brivido dopo un tiro del solito Henry che Buffon respinge in tuffo.
La stanchezza comincia a farsi sentire. Ribery per i francesi e Camoranesi per gli azzurri sembrano i più provati. Pirlo, invece, continua una prestazione maiuscola.
Toni, in avanti, lotta e costringe Diarra all'ammonizione. E proprio dopo una punizione conquistata sul centravanti italiano, Pirlo manda la palla vicinissima al palo di destra di Barthez: la Francia adesso si difende. Al 34 Zidane, dopo un contrasto con Cannavaro, indica, con una smorfia di dolore, una spalle e chiede il cambio. Attimi di preoccupazione per i transalpini ma il capitano resta in campo. Al 42esimo Lippi fa entrare Del Piero (autore del secondo gol con la Germania) al posto di uno stanchissimo Camoranesi. L'arbitro concede due minuti di recupero. Nulla da fare, si va ai supplementari.
Tempi supplementari. Equilibri delicatissimi. Un errore, a questo punto della partita, potrebbe essere fatale. La Francia si affida ai lampi di Zidane o Henry, gli azzurri puntano sull'azione collettiva. Al nono del primo tempo supplementare Ribery spaventa l'Italia con un rasoterra. Poi il francese lascia il suo posto a Trezeguet. Domenech cambia il modulo, spostando Henry sulla fascia e mettendo Trezeguet punta centrale. Al 13esimo ancora Zidane e ancora Buffon: un colpo di testa del capitano francese che il portiere azzurro devia sopra la traversa. Due veri campioni.
Nell'intervallo Buffon e Cannavaro caricano la squadra. Henry, stremato, lascia il campo per Wiltord. Poi, una partita corretta, cambia volto. Al quinto Zidane rifila una testata sul petto di Materazzi. La partita e la carriera del capitano francese finiscono così, nel modo peggiore: cartellino rosso dopo la prova tv. Un gesto inspiegabile, che macchia una prestazione superba. L'Italia, in superiorità numerica, si getta avanti. La Francia, senza più le sue due stelle, si difende. Si va ai calci di rigore.
Rigori: segna Pirlo per l'Italia. Wiltord pareggia. Segna Materazzi. Sbaglia Trezeguet che manda la palla a sbattere sulla traversa. De Rossi ci porta sul tre a uno. Abidal segna il secondo rigore per la Francia. Del Piero segna: 4 a 2 per l'Italia. Tira Sagnol e segna. Tocca a Grosso, 5 anni fa giocava in C2 nel Chieti. Segna. L'Italia è per la quarta volta campione del Mondo.
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