Buongiorno, oggi è il 12 luglio.
Il 12 luglio 1903 viene aperta al pubblico Villa Borghese.
Un grande cuore verde, così si presenta, sulla cartina, il parco più famoso della capitale. Nonostante si collochi solo al terzo posto per estensione, dopo Villa Doria Pamphili e Villa Ada, Villa Borghese è sicuramente il più vivo e amato parco di Roma.
La realizzazione della villa fu affidata dal cardinale Scipione Borghese, nipote del Pontefice Paolo V, a Flaminio Ponzo e al suo allievo Giovanni Vasanzio, cui successe nel 1621 Girolamo Rainaldi. Della sistemazione dei giardini fu artefice Domenico Savino da Montepulciano. I lavori voluti da Scipione Borghese durarono dal 1608 fino al 1633, anno della morte del Cardinale. In questa prima fase la villa era divisa in tre parti distinte delimitate da recinzioni in muratura e con porte di accesso chiamate recinti. Nel settecento, i lavori di restauro e miglioramento di Villa Borghese voluti da Marcantonio Borghese e realizzati tra il 1784 e il 1790 da Antonio Asprucci e dal figlio Mario interessarono in primo luogo il Casino Nobile e, negli anni successivi, il parco, dove venne realizzato un sistema di viali simmetrici e perpendicolari. Furono aggiunti i templi neoclassici di Esculapio, di Diana e di Antonino e Faustina. Venne realizzata Piazza di Siena e venne sistemato il vicino Casino dell'Orologio. Nell'Ottocento Camillo e Francesco Borghese, figli di Marcantonio, ampliarono la superficie del parco e affidarono i nuovi lavori di abbellimento a Luigi Canina. Fu lui a progettare l'Arco di Settimio Severo, i Propilei Egizi, i Propilei Greci. Nel 1849 durante l'assedio di Roma i bombardamenti dell'esercito francese infersero un duro colpo alla vegetazione e agli arredi della villa; la Casina di Raffaello e il Casino dei Giuochi d'Acqua vennero praticamente distrutti, e sul luogo dove sorgeva quest'ultimo venne realizzata una costruzione più modesta: l'odierna Aranciera, così detta perché vi venivano riparati gli agrumi in inverno. I giochi d'acqua non vennero più ricostruiti. Villa Borghese fu acquistata dallo stato italiano e destinata a parco pubblico nel 1903.
La villa dai molteplici volti, riesce ad offrire attrazioni e divertimenti di vario tipo; è apprezzata da chi ama passeggiare e correre all’aria aperta, dalle famiglie che si raccolgono sui prati attorno a colorati picnic, dagli estimatori d’arte che godono della presenza di numerosi musei: fiore all’occhiello della villa, il Museo e Galleria Borghese con le meravigliose sculture del Bernini, oltre al Museo Carlo Bilotti (Aranciera di Villa Borghese) che annovera nella sua collezione opere di De Chirico, Severini, Warhol, Rivers e Manzù e la casa-studio dello scultore Pietro Canonica. Questi due Musei Civici fanno parte degli 8 “piccoli” che offrono a cittadini e turisti l’ingresso gratuito tutto l’anno.
All’interno del parco un vasto giardino zoologico, il Bioparco, ospita animali di ogni genere attirando ogni anno migliaia di visitatori, e il Silvano Toti Globe Theatre, unico teatro elisabettiano d’Italia, nato nel 2003 grazie all’impegno dell’Amministrazione Capitolina e della Fondazione Silvano Toti per una geniale intuizione di Gigi Proietti. Ogni estate il teatro ospita una ricca programmazione di opere shakespeariane.
Ma la grande oasi verde non ha ancora esaurito le sue attrazioni, i bambini si possono divertire nella ludoteca a loro dedicata in Casina Raffaello o fare un giro sul trenino, gli amanti del cinema hanno uno spazio creato appositamente per loro, la Casa del Cinema, se il clima lo consente si può noleggiare una barca al Laghetto e per finire, tra i numerosi eventi che ospita ogni anno, suggeriamo di non perdere a maggio il concorso ippico di Piazza di Siena con l’atteso rituale del Carosello dei Carabinieri.
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