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venerdì 31 gennaio 2020

#Almanaccoquotidiano, a cura di #MarioBattacchi

Buongiorno, oggi è il 31 gennaio.
Il 31 gennaio 1797 a Lichtental, piccolo sobborgo di Vienna nacque Franz Schubert.
Il piccolo Franz si rivelò molto portato ad apprendere la musica e fu mandato a lezione di canto, organo, pianoforte ed armonia presso l'organista della parrocchia, Michael Holzer .
Nel 1808, a undici anni, lasciò la famiglia per l’Imperialregio Convitto (Stadtkonvikt) e accolto nella Cappella Reale come cantore, per la sua voce caratterizzata da un angelico timbro da soprano.
Duranti i cinque anni nel Convitto, Schubert scrisse le sue prime composizioni: una “Fantasia per pianoforte” ed alcuni “Lieder“. Nel comporre non si serviva del pianoforte, ma scriveva la musica come se scrivesse parole, facendo pochissime correzioni e, come esecutore al pianoforte, rivelava una grande dolcezza nel modo di sfiorare i tasti, producendo un suono chiaro e pulito.
La passione di Schubert per la musica sottraeva troppo tempo allo studio delle altre materie, ragion per cui nacquero aspri conflitti con il padre, finchè, nel 1814 il giovane Franz ritornò in famiglia dove assunse l’incarico di Assistente nella scuola diretta da suo padre.
Nel maggio del 1814 Schubert assistette alla rappresentazione del “Fidelio” e, sull’onda dall'entusiasmo che seguì alla visione dell’opera di Beethoven, scrisse una “Messa“, che fu eseguita nella parrocchia di Lichtental. Fu un buon successo, che Schubert visse doppiamente, essendo innamorato di Therese Grob, il soprano solista. Dieci giorni dopo, nella prestigiosa Chiesa degli Agostiniani, nel centro della Città Vecchia, andò in scena una versione perfezionata dell'opera, ormai definitivamente intitolata “Messa in Fa maggiore“ In quei dieci giorni Schubert compose anche il famoso lieder “Margherita e l'Arcolaio“(Gretchen am Spinnrade).
Schubert lavorava indefessamente alla sua musica, nel 1815 aveva già composto 4 Opere, 150 Lieder per voce e pianoforte, 2 Sinfonie, 2 Sonate pianistiche, 2 Messe, un Quartetto per Archi, e, l'anno dopo altri 100 Lieder, le Sinfonie n° 4 e n° 5 e la “Messa n° 4“.
Per assicurarsi uno stipendio sufficiente Franz rispose al bando di concorso per insegnante alla scuola tedesca di Lubiana, ma, malgrado l'autorevole raccomandazione di Salieri, Schubert non superò l'esame.
Nel 1816 Franz Schubert abbandonò il lavoro da assistente scolastico, privandosi dell'unica fonte sicura di guadagno perché era pressoché sconosciuto al pubblico, anche se aveva scritto circa 500 composizioni, il suo nome non compariva nelle "hit parade" del tempo e gli editori musicali ne ignoravano completamente l'esistenza.
Nel 1818 alcuni suoi lavori vennero eseguiti in pubblico e recensiti sull'autorevole "Wiener allgemeine theater zeitung". I toni del recensore erano entusiastici e chiedevano a viva voce che il pubblico dedicasse maggior attenzione alla musica di Schubert, il quale per andare avanti, era comunque costretto a insegnare presso l'Istituto Scolastico di Rossau dal quale presto si dimise per dedicarsi alle lezioni private di musica.
Schubert, assiduo frequentatore dei caffè e dei luoghi più alla moda nella Vienna dei primi anni del secolo XIX, grazie a una sorta di mecenatismo borghese, visse la condizione del compositore esclusivamente dedito alla propria arte e sciolto da qualsiasi servizio. La piccola comunità di familiari e amici provvedeva a lui in cambio della musica che egli donava loro, come unica attività conservò le lezioni di musica alle contessine Maria e Carolina Esterhàzy, occupazione che gli garantivano l’acceso ai migliori salotti di Vienna.
Nel 1820, andò in scena, al Teatro di Porta Carinzia, l'atto unico “I fratelli gemelli” con il famoso baritono Michael Vogl nel ruolo principale ed il pubblico cominciò a notarlo. Ma insieme al successo venne anche la notizia del matrimonio di Therese Grob, la soprano di cui Schubert era innamorato.
Nel 1821, con un vero atto di mecenatismo, degli amici di Franz Schubert, uniti in un Consorzio Editoriale, diedero alle stampe sette quaderni contenenti circa venti suoi lieder.
Accanto ai Lieder uscirono le sue prime composizioni per pianoforte, tra cui 36 valzer e le Variazioni op.10, dedicate a Beethoven.
Nel 1822, stimolato da un ambiente musicale particolarmente vivo, qual era Vienna in quegli anni, Schubert compose alcuni tra i suoi capolavori: la “Messa in La bemolle“, il quintetto per pianoforte “La trota“, le sinfonie “Quinta“, “Sesta“, “Settima” e “Ottava“ (quest'ultima conosciuta con il nome di “Incompiuta“), il Lied “La morte e la Fanciulla“.
Nel 1823, a poco più di venticinque anni, Schubert era finalmente abbastanza noto nella capitale. Ma la sua fama subiva un notevole freno dal suo aspetto fisico, che lo faceva somigliare a un contadino bavarese e che lo penalizzava nell'alta società del tempo.
Gli Amici lo chiamavano "schwammerl", cioè funghetto, a causa della grossa testa incassata nel piccolo corpo grasso ed il suo carattere inclinava verso una fondamentale malinconia .
L’amico Vogl, per risollevargli il morale, lo portò con se in vari viaggi e nel 1825, risalirono il Danubio e toccarono Steyr, Linz, Gmunden e Salisurgo. Le lunghe passeggiate restituirono a Schubert la spensieratezza di un tempo e, dei due tristi anni precedenti rimase solo la produzione musicale, intensa e coinvolgente di “Ottetto in fa maggiore”, del “Quartetto in fa minore“ e soprattutto del “Divertimento alla ungherese” che sono tra le musiche più belle composte da Schubert in quegli anni.
Dai primi mesi del 1826 la combriccola di amici del musicista inaugurò un ciclo di serate a base di balli e salsicce (Wurstelball). Cominciarono così le "schubertiadi", durante le quali la musica di Franz accompagnava strepitose abbuffate di ottimi wurstel.
La felicità di questi momenti, era però poca cosa, le Case Editrici gli pubblicavano solo Lieder, e ignorarono grandi opere alle quali Schubert teneva di più come il “Quartetto per archi in re minore” tratto dal Lied “La morte e la Fanciulla”, il “Quartetto in sol maggiore”, la “Sonata in sol maggiore per pianoforte” e il “Trio in si bemolle maggiore“.
Una serie di delusioni spinsero Schubert in gravi crisi depressive: perse il concorso per diventare Kappellmeister di Corte, appartenuto ad Antonio Salieri, perse il concorso da vicedirettore del Teatro di Porta Carinzia, la sua opera “Il conte di Gleichen” venne censurata e non riuscì a rappresentarla.
Nel 1827 pubblicò 24 Lieder con il titolo “Il viaggio d'inverno“ e nel 1828, scrisse ma non riuscì a pubblicare “Improvvisi” e “Momenti musicali al pianoforte“, “Fantasia in fa minore per pianoforte a quattro mani“, “Messa in mi bemolle” e “Sinfonia in do maggiore” che rimasero nei cassetti del musicista, e videro la luce decine di anni dopo la sua morte.
Franz Schubert morì a soli 31 anni, di febbre tifoide, il 19 novembre del 1828 e riposa nel cimitero viennese di Wharing a pochi metri di distanza da Beethoven che in vita tanto ammirò ma che non incontrò mai.

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