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mercoledì 29 gennaio 2020

#Almanaccoquotidiano, a cura di #MarioBattacchi

Buongiorno, oggi è il 29 gennaio
Il 29 gennaio 1990 inizia ad Anchorage, in Alaska, il processo a Joseph Hazelwood, capitano della Exxon Valdez, la superpetroliera che il 23 marzo dell'anno prima si incagliò in una scogliera nello stretto di Prince William, scaricando in mare quasi 41 milioni di litri di petrolio, e provocando uno tra i peggiori disastri ambientali di tutti i tempi.
Durante il processo il pubblico ministero tentò di convincere la giuria che il comandante fosse ubriaco al momento dell'impatto. Hazelwood stesso ammise di aver bevuto "due o tre vodka", il valore alcolico del suo sangue risultò essere 0,061. Tuttavia la difesa si appellò al fatto che il suo sangue fu prelevato quasi 10 ore dopo l'incidente, e l'Alaska è uno di quegli stati che non ritengono valido ai fini processuali un campione di sangue prelevato 3 ore dopo un incidente.
Hazelwoord fu scagionato dall'accusa di disastro colposo e condannato per negligenza, multato di 50000 dollari e condannato a 1000 ore di servizio per la comunità. La guardia costiera degli Stati Uniti gli sospese la licenza di comandante per nove mesi.
Successivamente il capitano non riuscì a trovare lavori a lungo termine come comandante di nave. Il college presso cui si era diplomato lo assunse come insegnante a bordo di una nave scuola 5 anni dopo l'incidente. Nel 97 iniziò a collaborare con lo studio legale che lo aveva difeso, come consulente marittimo. Le sue mille ore di servizio civile le trascorse ad Anchorage tra il 99 e il 2004, come spazzino per le strade e barista. Pagò i suoi 50000 dollari di multa nel 2002.
La Exxon Valdez fu recuperata dopo l'incidente, riparata, ribattezzata Sea River Mediterranean e riprese a navigare per i mari del mondo trasportando petrolio, fino al 2012 quando fu smantellata nel porto di Alang, in India.

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