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La sacra di San Michele è un complesso architettonico collocato sul monte Pirchiriano, all'imbocco della val di Susa; è situato nel territorio del comune di Sant'Ambrogio di Torino poco sopra la borgata San Pietro, ed appartiene alla diocesi di Susa. È il monumento simbolo del Piemonte e una delle più eminenti architetture religiose di questo territorio alpino, transito per i pellegrini tra Italia e Francia. Ristrutturato, è affidato alla cura dei padri rosminiani.
La leggenda sull'origini della Sacra di San Michele
Ci sono molte versioni della leggenda sulle origini della Sacra di San Michele. Tutte concordano sull'apparizione di uno o più angeli. Trovi scritta qui una delle più popolari.Si racconta che San Giovanni Vincenzo, nel X secolo, volesse costruire un'abbazia sul Monte Caprasio. Cominciò così a costruire, ma i lavori non andavano mai avanti: ogni giorno posavano le prime pietre della costruzione e ogni notte queste sparivano.Così San Giovanni decise di rimanere sveglio per svelare il mistero. A sorpresa, scoprì che non si trattava di ladri di materiale, ma di angeli. I messaggeri celesti comparivano con il buio e trasportavano le pietre sul monte Pirchiriano. Fu così che San Giovanni decise di costruire l'abbazia dove sorge ancora adesso. Da quel giorno infatti non ci furono più impedimenti "divini" e il santuario fu ultimato.
Qui nasce il romanzo "Il nome della rosa"
Si dice che Umberto Eco abbia preso ispirazione proprio dalla Sacra di San Michele per il suo celebre romanzo "Il nome della rosa". Pare infatti che la maggior parte dell'ambientazione del libro sia molto simile a quella del santuario piemontese.
fonte: arteide.org/en/places/sacra-di-san-michele
Ci sono molte versioni della leggenda sulle origini della Sacra di San Michele. Tutte concordano sull'apparizione di uno o più angeli. Trovi scritta qui una delle più popolari.Si racconta che San Giovanni Vincenzo, nel X secolo, volesse costruire un'abbazia sul Monte Caprasio. Cominciò così a costruire, ma i lavori non andavano mai avanti: ogni giorno posavano le prime pietre della costruzione e ogni notte queste sparivano.Così San Giovanni decise di rimanere sveglio per svelare il mistero. A sorpresa, scoprì che non si trattava di ladri di materiale, ma di angeli. I messaggeri celesti comparivano con il buio e trasportavano le pietre sul monte Pirchiriano. Fu così che San Giovanni decise di costruire l'abbazia dove sorge ancora adesso. Da quel giorno infatti non ci furono più impedimenti "divini" e il santuario fu ultimato.
Qui nasce il romanzo "Il nome della rosa"
Si dice che Umberto Eco abbia preso ispirazione proprio dalla Sacra di San Michele per il suo celebre romanzo "Il nome della rosa". Pare infatti che la maggior parte dell'ambientazione del libro sia molto simile a quella del santuario piemontese.
fonte: arteide.org/en/places/sacra-di-san-michele
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