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mercoledì 17 luglio 2019

#Almanacco quotidiano, a cura di #MarioBattacchi

Buongiorno, oggi è il 17 luglio.
Il 17 luglio 1945 ha inizio la Conferenza di Potsdam.
La Conferenza di Potsdam (17 luglio-2 agosto), preceduta da quella di Yalta (11-14 febbraio) e dalla Conferenza costitutiva delle Nazioni Unite di San Francisco (25 aprile-25 giugno) fu l’ultima grande conferenza dei “tre grandi”, i capi di governo di Stati Uniti, Unione Sovietica e Gran Bretagna.
Truman (subentrato alla presidenza USA dopo la morte di Roosevelt nell’aprile del ’45), Stalin e Churchill (poi sostituito dal laburista Clem Attlee, vincitore alle elezioni di luglio, tra lo stupore di Stalin, poco avvezzo agli effetti delle consultazioni democratiche) furono chiamati a discutere del futuro del mondo, del futuro delle potenze sconfitte (Germania e Italia su tutte, mentre il Giappone ancora resisteva) e dei rapporti tra i loro rispettivi paesi.
Per quanto riguarda la Germania, per la quale era già stato stabilito il principio della divisione temporanea in quattro zone di occupazione, proseguirono le trattative sui confini di queste ultime. A Potsdam venne deciso che il settore francese di Berlino sarebbe stato ricavato dai settori britannico e americano. Per quanto riguarda i confini, abbandonata l’idea di uno smembramento della Germania e di una sua ruralizzazione (il “piano Morgenthau”), in attesa di una decisione definitiva – che si sarebbe dovuta prendere alla conferenza di pace – l’URSS aveva già attributo alla Polonia i territori tedeschi ad est della linea Oder-Neisse, spostandone dunque i confini verso ovest, occupato Königsberg (ribattezzata Kalliningrad) e smembrato la regione della Prussia orientale.
A Potsdam , riguardo questo punto, Stati Uniti e Gran Bretagna promisero di appoggiare in sede di conferenza di pace il passaggio di Königsberg e di parte della Prussia Orientale all’Unione Sovietica ma non presero impegni precisi sulla linea Oder-Neisse, limitandosi ad accettare l’amministrazione temporanea della Polonia.
Sempre riguardo la Germania, venne però trovato un accordo sui “principi politici ed economici” che avrebbero dovuto governare i territori tedeschi durante la fase iniziale del controllo alleato. Questi, schematicamente, erano:
Disarmo completo e smilitarizzazione;
Completo scioglimento del partito nazionalsocialista;
Abolizione della legislazione nazista;
Deferimento dei criminali di guerra;
Epurazione dei membri del partito nazista;
Controllo dell’istruzione tedesca;
Adozione di una politica di decentralizzazione e democratizzazione;
Severo controllo e riduzione della produzione economica tedesca;
Accordo sull’entità delle riparazioni di guerra per le potenze vincitrici.
La Conferenza si chiuse in un clima apparentemente ottimistico. Invece quegli accordi, che avrebbero dovuto rappresentare la base di partenza per una successiva e condivisa soluzione della questione tedesca, erano destinati a restare privi di seguito a causa dello scoppio della guerra fredda.

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