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giovedì 18 aprile 2024

#Almanaccoquotidiano, a cura di #MarioBattacchi

Buongiorno, oggi è il 18 aprile.
Il 18 aprile 1775 Paul Revere compie la sua storica cavalcata notturna.
A partire dal 1775 le tensioni tra le colonie americane e il governo di Londra erano ormai al punto di rottura, soprattutto in Massachusetts, dove i leader del movimento rivoluzionario avevano formato un governo ombra e addestravano milizie in vista dello scontro con le truppe britanniche che presidiavano Boston, e che vedevano ormai inevitabile. Nell’Aprile di quell’anno il generale Thomas Gage, che agiva come governatore del Massachusetts, ricevette istruzioni da Londra di sequestrare tutte le armi da fuoco e la polvere da sparo che si sapeva i rivoltosi tenevano nelle campagne circostanti Boston.
Il 18 Aprile egli ordinò al tenente colonnello Francis Smith e al maggiore John Pitcairn di porsi al comando di 650-900 soldati e marciare contro Concord e Lexington, dove si credeva numerosi depositi di armi fossero nascosti. Consapevole che i movimenti delle sue truppe erano tenuti sotto sorveglianza, Gage tentò di mantenere segrete le sue intenzioni non dicendo nulla del piano ai suoi ufficiali fino all’ultimo momento. Ma qualcosa filtrò poiché a partire dal 16 gli americani compresero che Gage stava preparandosi a qualcosa di importante e avvisarono il dottor Joseph Warren, il leader provvisorio del Congresso Provinciale del Massachusetts. Costui ottenne presto conferma che i soldati si sarebbero mossi per arrestare Samuel Adams e John Hancock, i leader del Congresso ricercati dalle autorità di Boston ed operanti in clandestinità in una località alla periferia della città portuale. Proprio il 16 Warren inviò a Concord Paul Revere, l’orafo che aveva realizzato la famosa incisione del Massacro di Boston del 1770 ed attivo da anni per la causa rivoluzionaria, a spargere la voce di stare all’allerta più del solito poiché gli Inglesi stavano per passare all’azione.
Fu nel pomeriggio di Martedì 18 Aprile che il tredicenne Sam Ballard udì un discorso fra due ufficiali inglesi su un imminente raid a Lexington e Concord che convalidava l’intenzione di arrestare Adams e Hancock, mentre altre voci confermarono a Revere che le truppe britanniche stavano approntando le imbarcazioni per attraversare il fiume Charles. Alle 10 di quella notte Warren decise di inviare Revere e William Dawes, un calzolaio, a Lexington dove Adams e Hancock alloggiavano, affidando a Revere un messaggio scritto di suo pugno per i cospiratori. Allo stesso tempo i due dovevano avvisare la popolazione e i ribelli di prendere le armi e contrastare gli inglesi laddove possibile. Revere stava per lanciarsi in una corsa a cavallo di 20 miglia che avrebbe innescato gli eventi che portarono al primo scontro aperto fra coloni e truppe inglesi sul suolo americano e sarebbe stata immortalata nella poesia di Longfellow nel 1860.
I due presero percorsi separati in caso uno di loro venisse arrestato. Dawes andò via terra attraverso la penisola di Boston, mentre Revere inizialmente attraversò in barca il fiume presso Charlestown, dove per poco non venne catturato, prima di proseguire a cavallo. Nel frattempo i patrioti di Charlestown aspettavano un segnale da Boston che li informasse del movimento del nemico. Quando due lanterne apparvero appese al campanile della Old North Church, il punto più alto della città, segno che gli inglesi avevano attraversato il fiume a Cambridge, i coloni armati iniziarono a partire nella notte alla volta di Lexington e Concord. Lungo la strada, Revere e Dawes destarono centinaia di coloni, ma nessuno di loro urlò a squarciagola nella notte “Arrivano gli Inglesi!”, come è stato loro più volte attribuito. Il successo della loro missione dipendeva dalla segretezza e le campagne pullulavano di pattuglie inglesi. Inoltre molti coloni si consideravano leali sudditi della corona e avrebbero potuto a loro volta dare l’allarme o tentare di bloccarli. Si trattò piuttosto di un messaggio che venne comunicato nelle case abitate da simpatizzanti alla causa rivoluzionaria, a cui fu semplicemente detto “Arrivano i soldati!”, invitandoli a spargere la voce e ad armarsi. In questo modo in breve tempo vi furono diversi corrieri che andarono di villaggio in villaggio e nelle fattorie circostanti.
Revere arrivò per primo a Lexington poco dopo la mezzanotte di Mercoledì 19 e trovò Adams e Hancock nell’abitazione di Jonas Clack dove consegnò loro il messaggio di Warren. Hancock e Adams fuggirono in direzione di Woburn, mentre Revere veniva raggiunto in Lexington dopo mezz’ora da Dawes, con cui ripartì alla volta di Concord. Lungo la strada incontrarono Samuel Prescott, un giovane patriota che stava tornando a casa a cavallo dopo aver fatto visita ad un’amica e che si unì a loro. Di lì a poco i tre cavalieri s’imbatterono in una pattuglia di soldati che sorvegliava la strada per Concord.
Prescott riuscì a fuggire e raggiunse la cittadina dove diede l’allarme. Dawes inizialmente si sottrasse alla cattura ma fu arrestato poco dopo, mentre Revere fu subito fermato ed interrogato sotto la minaccia delle armi. Gli chiesero se fosse a conoscenza dei piani dei ribelli e dove si trovassero i depositi di munizioni. Revere gli rispose semplicemente dicendogli che a Concord vi erano 500 miliziani a altri 1.500 stavano arrivando. I soldati si avviarono quindi col prigioniero verso Concord dicendogli che se avesse tentato la fuga gli avrebbero sparato senza esitazione.
A circa mezzo miglio dall’abitato sentirono un suono di fucileria che andava crescendo. Credendo a ciò che Revere aveva dichiarato e temendo per la loro vita, lo liberarono, dopo avergli preso il cavallo e datogliene uno stanco.
Revere incontrò poi Adams e Hancock sulla via di Woburn, e venne rimandato alla taverna di Buckman a Lexington dove Hancock aveva dimenticato alcuni documenti riguardanti il Congresso. In quel frangente egli poté ancora sentire i colpi che venivano sparati a Concord.
Nel frattempo verso le 5 del mattino del 19 Aprile, 700 soldati Inglesi comandati da Pitcairn arrivarono a Lexington per trovare un contingente di 77 miliziani guidati da John Parker ad aspettarli. Pitcairn ordinò alla milizia di deporre le armi e tornarsene a casa, e tale era ancora l’autorità della corona che diversi coloni stavano per ubbidire, quando improvviso partì uno sparo, quel primo colpo di fucile “udito in tutto il mondo” il cui responsabile rimase sconosciuto. Gli inglesi aprirono allora il fuoco sul gruppo di miliziani che risposero e presto una nuvola di fumo ricopri la zona circostante. Quando il fuoco cessò, e la milizia si ritirò nei boschi, sul terreno erano rimasti 8 morti e una dozzina di feriti, tutti coloni. I soldati ripresero la marcia per Concord dove sarebbero stati messi in rotta. In questo modo ebbe inizio la prima battaglia della Rivoluzione Americana.
Una statua equestre dedicata a Paul Revere fu posta nel 1940 lungo Hanover Street nei pressi della Old North Church da cui partì il segnale che avvisò i coloni. Essa ricorda gli eventi della notte fra il 18 e 19 Aprile 1775 che insieme allo scontro di Lexington segnarono l’inizio della guerra per l’indipendenza.

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