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martedì 16 febbraio 2021

#Almanaccoquotidiano, a cura di #MarioBattacchi

Buongiorno, oggi è il 16 febbraio.
Il 16 febbraio 1978 nasce a Chicago il primo Bulletin Board System (BBS) della storia.
Nel 1977 due studenti dell'Università di Chicago, Ward Christensen e Randy Suess, scrissero un programma battezzato MODEM, che permetteva il trasferimento di file tra i loro pc e nel 1978 misero a punto anche il Computer Bulletin Board System con il sistema BBcode, che consentiva al PC di trasmettere e archiviare messaggi. Entrambi i programmi sono stati distribuiti dai loro creatori in forma open source, che all'epoca era il modello di distribuzione convenzionale.
Il primo BBS vero e proprio fu CBBS, messo online il 16 febbraio 1978 a Chicago, Illinois dove si può parlare di servizio distribuito.
I primi modem degli anni ottanta avevano una velocità di 110 e 300 baud e permettevano comunicazioni estremamente lente, ma verso il 1985 l'introduzione del modem a 1200 bps cominciò a rendere le cose accettabili, dando il via alla crescente popolarità dei BBS. La maggior parte delle informazioni era presentata in formato ASCII (talvolta reso più gradevole con Codici escape ANSI); dopo l'avvento del formato GIF cominciò a essere inserita anche della grafica, che incidendo pesantemente sulla banda necessaria, aumentava la richiesta di modem più veloci.
I limiti dell'interesse di un BBS frequentato solo da poche persone di una ristretta area geografica vennero superati con la nascita di reti di BBS. I BBS aderenti alla stessa rete scambiavano fra loro (la notte, quando le tariffe telefoniche erano inferiori) tutti i messaggi scritti dagli utenti. In questo modo l'utente aveva l'impressione di usare un solo grande BBS diffuso in tutto il pianeta, e con moltissimi più utenti di qualunque singolo BBS. La prima rete del genere fu Fidonet, che arrivò ad avere decine di migliaia di nodi. Venne imitata da altre reti più piccole ma specializzate su temi specifici.
In Italia, nel 1984 Giorgio Rutigliano cominciò a gestire un BBS che nel 1986 trasformò nel primo nodo di Fidonet Italia, all'interno di una delle maggiori reti BBS internazionali.
Con la crescita di Internet della metà/fine degli anni novanta, la popolarità dei BBS calò rapidamente. Attualmente, molti di essi sono connessi a Internet e possono essere letti tramite un comune browser web.
Come tutte le forme di mezzi di comunicazione di massa, alcuni BBS sono stati usati anche per distribuire pornografia e software copiato illegalmente. Alcuni BBS comprendevano diversi livelli di accesso, per permettere l'accesso ai contenuti pornografici o illegali solo ad alcuni utenti (anche dietro pagamento). Nel contesto di un'indagine sulla pirateria e la pedopornografia, l'11 maggio 1994 le procure di Torino e di Pesaro dettero inizio all'Italian Crackdown, sequestrando e bloccando un gran numero di nodi BBS, senza preoccuparsi della reale presenza di materiale illegale, ma semplicemente bloccando qualsiasi nodo BBS fosse ipoteticamente collegabile con i nodi di scambio. I risultati furono essenzialmente due:
    la chiusura di molti nodi innocenti (facenti parte anche di Fidonet Italia e Peacelink), con conseguente pesante mutilazione della struttura della telematica di base italiana;
    la messa in allarme di chi distribuiva o scambiava materiale illegale, che nella maggior parte dei casi riuscì a far sparire le prove del suo traffico.
I mezzi di comunicazione convenzionali, in particolare modo la stampa, contribuirono a infamare le reti BBS con articoli scandalistici e tecnicamente infondati. Il risultato netto di tali eventi è stato un forte indebolimento della struttura delle reti italiane di BBS, avvenuto peraltro in concomitanza con l'avvento della fornitura commerciale di accesso ad Internet. I BBS, pur se tuttora esistenti, fanno quindi ormai parte del passato, soppiantati da Internet, all'interno della quale sono comunque oggi disponibili mezzi di comunicazione libera, come per esempio Freenet e I2P.

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