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domenica 8 novembre 2020

#Almanaccoquotidiano, a cura di #MarioBattacchi

Buongiorno, oggi è l'8 novembre.
L'8 novembre del 1888 viene ritrovato, sul letto della camera dove viveva, il corpo orrendamente mutilato di Mary Jane Kelly, l'ultima delle 5 vittime accertate di Jack lo Squartatore.
La gola era squarciata, il viso severamente mutilato e irriconoscibile, il petto e l'addome aperti, molti organi interni erano stati rimossi, il fegato giaceva tra le gambe e l'intestino arrotolato presso le mani, era inoltre stata asportata la carne che ricopriva gli arti. Il cuore non venne trovato e si crede possa essere stato bruciato nel camino o persino cotto e mangiato.
La prima delle vittime accertata fu uccisa il 31 agosto, la seconda l'8 settembre, le altre 2 il 30 settembre.
Vi sono poi altre donne la cui morte violenta potrebbe essere riconducibile a Jack, ma non ve ne fu certezza. In totale le vittime potrebbero essere state anche sedici. Tutte erano accomunate dall'essere state prostitute o comunque donne di infimo retaggio sociale, e tutte orribilmente seviziate e mutilate nel volto, nel petto e negli organi genitali.
La reale identità di Jack lo Squartatore rimase un mistero; la polizia ricevette centinaia di lettere di persone che si autoaccusavano dei delitti, nessuna delle quali fu presa seriamente in considerazione. Gli investigatori dell'epoca indagarono seriamente su 4 possibili serial killer: Montague John Druitt, figlio di un noto medico londinese e valente avvocato, morto suicida nel dicembre 88 (poco dopo l'uccisione dell'ultima vittima accertata); Aaron Kosminski, parrucchiere affetto da turbe schizofreniche e ricoverato in manicomio a partire dal 1891; Michael Ostrog, un medico russo rilasciato da un ospedale psichiatrico sei mesi prima del primo delitto; George Chapman, chirurgo russo giunto a Londra nel 1888 e in seguito ritenuto colpevole dell'uccisione delle sue tre mogli (nessuna delle quali risultò mai effettivamente sposata).
Nel ventesimo secolo furono poi negli anni avanzate nuove ipotesi, che vedevano coinvolto il nipote della regina Vittoria, Alberto Vittorio di Sassonia, ammalatosi in gioventù di sifilide con una prostituta, e ancora William Gull, il medico personale di Alberto, ed altri ancora. La più recente, elaborata dopo che nel 2006 furono analizzate le tracce di DNA trovate dietro i francobolli con cui Jack spedì le lettere alla polizia contenute nella saliva, mostra che tale DNA potrebbe appartenere a una donna, subito ribattezzata Jill the Ripper (Jill la Squartatrice).
Ad oggi, la reale identità di Jack lo Squartatore rimane ancora un mistero.

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