Un documento firmato dai Prefetti della Fabbriceria del duomo documenta
per la prima volta la presenza di un orologio sul Torrazzo installato
probabilmente nel 1471. A realizzarlo e' Antonio Trezzano e a dipingerlo
Paolo Spazzola. Si tratta di un quadrante di 4 metri di diametro.
Dimensioni modeste rispetto a quelle del congegno progettato e
realizzato nel pieno della riforma gregoriana dai fratelli Francesco e
Giovanni Battista Dizioli tra il 1583 e il 1588.
Giovan Battista Dordoni e Martino Pesenti lo incidono e dipingono sulla
Grande Torre facendone una superficie riccamente decorata e visibile
dalla piazza, grazie ai quasi 60 metri quadrati di estensione. Il
quadrante è contornato da una cornice in rame sbalzato, larga 80 cm, Il
diametro dell'orologio è di 8,44 m. E' stato eseguito su progetto e
calcoli
da A. Leani,
seguendo il bozzetto in scala 1:10 e cartoni al naturale dal pittore
Mario Busini e dallo scultore Piero Ferraroni coadiuvato dal fratello
Vincenzo. Le lancette indicano le ore, le fasi lunari, i mesi, le
costellazioni e i segni zodiacali. La quarta lancetta compie un giro
completo ogni 18 anni e 3 mesi e, quando si sovrappone a quelle del sole
e della luna significa che è in atto un eclissi.
Un autentico capolavoro di ing
egneria!
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http://rete.comuni-italiani.it/foto/2008/78680 |
Un quadrante eccezionale dunque, che rende l'orologio tra i piu'
importanti d'Europa anche perche' fornisce una molteplicita' di
indicazioni astrologiche ed astronomiche. A causa dell'esposizione ai
fenomeni atmosferici, il quadrante viene piu' volte ridipinto. Il primo
restauro e' del 1623 quando si ripassa semplicemente il disegno poco
visibile. Poi Giovan Battista Natali, dopo aver predisposto un bozzetto
(probabilmente quello oggi ritrovato) lo risistema nel 1671. A fine
Settecento invece e' Giacomo Guerrini a dare un nuovo volto al quadrante
introducendo la numerazione austriaca (da I a XII) ed eliminando dal
planisfero i riferimenti astrologici. Nel 1909 e' la volta di Giuseppe
Del Col che insieme a Carlo Vittori ripristinano l'antica numerazione da
I a XXIV. Infine l'affresco dell'orologio oggi visibile risale al 1970
quando viene ridisegnato da Mario Busini.
fonte web: http://www.laprovinciadicremona.it/cultura/edifici-storici/edifici-religiosi/cremona-l-orologio-del-torrazzo-1.12042
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