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martedì 3 novembre 2020

#Almanaccoquotidiano, a cura di #MarioBattacchi

Buongiorno, oggi è il 3 novembre.
Il 3 novembre 1957 l'Unione Sovietica lanciava in orbita lo Sputnik 2, al cui interno per la priva volta vi era un essere vivente, una cagnetta comunemente nota col nome di Laika, sebbene il suo vero nome fosse Kudrjavka.
Erano gli anni della guerra fredda, Stati Uniti e Unione Sovietica lanciavano la sfida allo spazio con l'ovvio scopo di essere in grado di attaccare il nemico dallo spazio ed avere un vantaggio strategico enorme. Con questo lancio l'URSS dimostrava di essere molto più avanti in questa speciale corsa. Lo Sputnik 2 era dotato di un piccolo ambiente vitale pressurizzato dove la cagnetta, che era stata lungamente addestrata per resistere in spazi angusti e sotto una forte pressione, avrebbe potuto sopravvivere al lancio.
Il programma prevedeva che il satellite restasse in orbita alcuni mesi e poi precipitasse nell'atmosfera, quindi la sorte di Laika era segnata fin dalla partenza; inoltre le batterie che alimentavano il sistema vitale potevano resistere non più di alcuni giorni. Per questo motivo uno dei bocconi con cui sarebbe stata alimentata la cagnolina era stato avvelenato, onde evitare un'agonia per asfissia dell'animale.
Laika era collegata a una serie di sensori che avrebbero consentito di monitorare i suoi segni vitali per consentire uno studio della risposta di un essere vivente alle sollecitazioni della vita nello spazio; in realtà un guasto al sistema di areazione la uccise dopo poche ore e il suo sacrificio fu quindi quasi inutile.
Nel 1997, a 40 anni dal lancio, l'istituto aerospaziale di Mosca aggiunse ai nomi dei cosmonauti morti per la conquista dello spazio, anche quello di Laika, con una targa apposita in suo onore.

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