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domenica 29 novembre 2020

#Almanaccoquotidiano, a cura di #MarioBattacchi

Buongiorno, oggi è il 29 novembre.
Tra il 29 novembre e il primo dicembre del 1781 fu compiuto il "massacro Zong", dal nome della nave negriera che ne fu il teatro.
La nave Zong aveva caricato più schiavi di quanti ne potesse trasportare in sicurezza, nel suo viaggio dall'Africa alla Giamaica cominciato il 6 settembre.
Al 29 novembre il sovraffollamento, insieme alla malnutrizione e la febbre, aveva già ucciso 7 membri dell'equipaggio e 60 schiavi. Il viaggio si stava prolungando a causa dei venti contrari e della scarsa capacità di navigazione. Il capitano Luke Collingwood sapeva di avere un numero crescente di morti e moribondi nella stiva: se li avesse consegnati e fossero morti sulla spiaggia, non vi sarebbe stato rimborso; ma in caso di morte in mare sarebbero stati risarciti dall'assicurazione della nave. Dato che, legalmente, gli schiavi erano considerati carico, la "clausola del gettare a mare" li avrebbe risarciti per 30 sterline a testa .
Collingwood radunò i suoi ufficiali e propose di gettare a mare tutti gli schiavi malati. Nonostante il disaccordo del primo ufficiale James Kelsall, il piano fu approvato e in quei tre giorni 133 schiavi furono gettati nelle fredde acque dell'Oceano Atlantico.

Più tardi si disse che quel gesto si rese necessario a causa della scarsità d'acqua, che avrebbe compromesso la sicurezza della nave per il resto del viaggio. La nave giunse invece in Giamaica il 22 dicembre con 422 galloni d'acqua rimasti.
Nessun ufficiale o membro dell'equipaggio fu né accusato né processato per l'omicidio volontario di 133 esseri umani.

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