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martedì 10 novembre 2020

#Almanaccoquotidiano, a cura di #MarioBattacchi

Buongiorno, oggi è il 10 novembre.
Il 10 novembre 1871 a Ujiji, in Africa, l'esploratore statunitense Henry Morton Stanley riesce a ritrovare un altro famoso esploratore e missionario che si era disperso, il dott. David Livingstone.
Livingstone aveva esplorato gran parte dell'Africa centrale, scoprendo le cascate Vittoria (a cui diede il nome della regina) e andando alla ricerca delle sorgenti del Nilo. In una di queste missioni perse il contatto con il mondo esterno, a causa della malaria e di altri pericoli che avevano decimato i componenti della sua spedizione.
Il proprietario del giornale per il quale lavorava Stanley finanziò la missione per andare alla sua ricerca, che diede i suoi frutti il 10 novembre 1871 allorchè Stanley, una volta individuato l'esploratore disperso, lo apostrofò con la frase rimasta celebre ("il dottor Livingstone, presumo"). In verità non è affatto certo che fu questa la frase pronunciata da Stanley al momento dell'incontro, ma è comunque rimasta nel lessico collettivo a simboleggiare tutto il formalismo britannico del periodo vittoriano.
Stanley rimase un anno insieme a Livingstone nel quale giunsero alla conclusione che non c'era alcun nesso tra le sorgenti del Nilo e il lago Tanganica. Nel 1873 Livingstone morì in Zambia di malaria e per una emorragia interna dovuta a una occlusione intestinale. Il suo corpo, portato per oltre mille miglia dai suoi leali assistenti Chuma e Susi, ritornò in Inghilterra per essere sepolto nell'Abbazia di Westminster; il suo cuore venne invece sepolto nel luogo dov'era morto, sul Lago Bangweulu, a Chitomba.

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