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giovedì 26 marzo 2020

#Almanaccoquotidiano, a cura di #MarioBattacchi

Buongiorno, oggi è il 26 marzo.
Il 26 marzo 1927 partiva la prima macchina della Mille Miglia. Era l'Isotta Fraschini di Aymo Maggi e Bindo Maserati. A trionfare saranno Nando Minoja e Giuseppe Morandi, piloti della fabbrica di casa, la O.M., Officine Meccaniche. Al secondo e al terzo posto ci sono altre due O.M., per un tripudio tutto bresciano. Una corsa che entrerà nella leggenda, così come quell'epico primo finale: alle 6.02 del mattino del 27 marzo in viale Venezia a Brescia, ci sono solo meccanici e addetti ai lavori. Nessuno riteneva possibile percorrere 1600 km in ventuno ore.
La corsa venne ideata come gara unica (non a tappe) e organizzata dal conte Aymo Maggi con l'aiuto di Renzo Castagneto, dotato di ottime capacità organizzative, in risposta alla mancata assegnazione a Brescia, loro città natale, del Gran Premio d'Italia; tutto ciò insieme a Franco Mazzotti primo finanziatore.
Fu scelto un percorso a forma di "otto" da Brescia a Roma e ritorno, su una distanza di circa 1.600 km (corrispondenti a circa mille miglia, da cui il nome). Solo dopo la fine della prima Mille Miglia si decise, visto l'enorme successo, di ripetere la prova negli anni a venire.
Nelle successive edizioni il tracciato fu modificato per tredici volte.
Il 1938 fu segnato da un grave incidente subito dopo Bologna. Una Lancia Aprilia, infatti, uscì di strada e finì sulla folla uccidendo dieci spettatori, tra cui sette bambini. Altre ventitré persone restarono ferite. Le cause dell'incidente non furono mai del tutto chiarite. Ad ogni modo, il capo del governo, Benito Mussolini, decise di non concedere più l'autorizzazione per gare di corsa su strade pubbliche.
Tra il 1941 e il 1946 la corsa non si disputò a causa della partecipazione dell'Italia alla seconda guerra mondiale.
La corsa riprese alle 14.00 del 21 giugno 1947 con la vittoria di Biondetti in coppia con Romano sulla poderosa e potentissima "Alfa Romeo 8C 2900B aspirato berlinetta Touring" in 16 ore 16 minuti e 39 secondi. Ma il record assoluto se lo aggiudicò il famoso pilota inglese Stirling Moss che nel 1955 percorse i 1600 km in 10 ore e 8 minuti, al volante di una Mercedes-Benz 300 SLR numero 722. Si narra che il suo navigatore Denis Jenkinson compì una ricognizione del percorso, annotandone le caratteristiche su un rotolo di carta lungo quattro metri e mezzo che usò per dirigere Moss durante la gara.
Nel 1957 un fatale incidente avvenuto sulla Goitese nei pressi di Guidizzolo (ma nel territorio comunale di Cavriana), in provincia di Mantova, e causato dallo scoppio di uno pneumatico, costò la vita al pilota spagnolo Alfonso de Portago, al navigatore americano Edmund Gurner Nelson, e a nove spettatori, tra i quali erano cinque bambini. La corsa venne definitivamente sospesa. A seguito dell'incidente Enzo Ferrari, costruttore della vettura coinvolta nell'incidente, subì un processo che durò alcuni anni e dal quale uscì assolto.
Dal 1977 la «Mille Miglia» rivive sotto forma di gara di regolarità per auto d'epoca. La partecipazione è limitata alle vetture, prodotte non oltre il 1957, che avevano partecipato alla corsa originale. Il percorso (Brescia-Roma andata e ritorno) è lo stesso della gara originale, così come il punto di partenza/arrivo (allora Viale Rebuffone, oggi Viale Venezia).

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