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giovedì 6 marzo 2025

#AlmanaccoQuotidiano, a cura di #MarioBattacchi


 Buongiorno, oggi è il 6 marzo.

Il 6 marzo 1978 Joseph Paul Franklin spara all'editore della rivista pornografica Hustler, Larry Flynt.

"Volevo scatenare una guerra tra razze, la sopravvivenza della razza bianca era a rischio". Con questa delirante motivazione, il suprematista Joseph Paul Franklin sparò tra gli altri al re del porno Larry Flynt, costringendolo su una sedia a rotelle. Correva l'anno 1978. Il 20 novembre 2013, a 35 anni da quel tentativo di omicidio Franklin è stato giustiziato. Perché giudicato colpevole di un altro omicidio, questa volta eseguito, compiuto nel 1977 fuori da una sinagoga a St.Louis, in Missouri.

L'uomo è stato messo a morte per iniezione letale ed è deceduto alle 6,17 ora locale (le 13,17 ora italiana), dopo che la corte d'appello aveva revocato la sospensiva accordatagli nella notte da un giudice del Missouri. Franklin ha rifiutato l'ultimo pasto e non ha voluto rilasciare una dichiarazione finale.

Accusato di una serie di omicidi a sfondo razzista tra il 1977 e il 1980, il suprematista era stato giudicato colpevole di altri sette assassinii in diverse zone del Paese, e lui stesso aveva ammesso l'uccisione di una ventina di persone. Dalla prigione, Franklin aveva anche imputato alla sua infanzia povera e agli abusi in famiglia la sua deriva.

Larry Flynt, editore della famosa rivista erotica Hustler, fu ferito gravemente a colpi d'arma da fuoco e da allora costretto sulla sedia a rotelle. Proprio Flynt il mese prima, con l'avvicinarsi della data dell'esecuzione, aveva scritto di voler vedere il suo attentatore pagare per quello che aveva fatto, ma di non essere interessato alla sua morte. Puntando il dito contro il desiderio di "vendetta e non di giustizia", Flynt si era schierato contro la pena di morte: "Credo fermamente che un governo che proibisce le uccisioni tra i suoi cittadini non dovrebbe essere lui stesso responsabile dell'uccisione delle persone", aveva affermato in una lettera aperta sull'Hollywod Reporter.

Franklin aveva dato il via alla sua lotta per la salvezza della razza bianca, derubando 16 banche in giro per l'America per finanziarsi. Nel luglio di quello stesso anno aveva messo una bomba nella sinagoga di Chattanooga, in Tennessee, senza fare vittime, per poi darsi agli omicidi, spesso colpendo da lontano come cecchino. Tra le sue vittime preferite, le coppie interrazziali. L'8 ottobre 1977, si era appostato fuori dalla sinagoga di Kneseth Israel a St. Luois e, al termine di un bar mitzvah, aveva aperto il fuoco sugli invitati che stavano andando via, uccidendo il 42enne Gordon.

La scia di sangue era continuata per altri tre anni, fino a quando non venne preso dopo aver ucciso due giovani neri che facevano jogging con due coetanee bianche a Salt Lake City nell'agosto 1980. Il suo avvocato, nell'ultimo tentativo di evitargli la pena capitale, aveva attaccato il medicinale usato, il 'pentobarbital', sostenendo che violava l'ottavo emendamento della Costituzione contro le punizioni crudeli.

Una tesi accolta dal giudice distrettuale Nanette Laughrey che martedì aveva ordinato una sospensione dell'ordine di esecuzione di fronte all'alto rischio di "un dolore prolungato e non necessario oltre quello richiesto per raggiungere la morte". Una seconda sospensiva era stata accordata dal magistrato Carol Jackson, ma contro entrambi i verdetti la procura aveva fatto ricorso, ottenendo dalla corte d'appello il via libera a procedere.

Larry Flynt è morto nel sonno per insufficienza cardiaca il 10 febbraio 2021. 

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