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lunedì 27 novembre 2023

#Almanaccoquotidiano, a cura di #MarioBattacchi

Buongiorno, oggi è il 27 novembre.
Il 27 novembre 1978 vengono uccisi a San Francisco il sindaco George Moscone e il nuovo supervisore Harvey Milk, primo gay dichiarato a essere eletto in un’istituzione statunitense.
L’assassino è l’ex consigliere comunale Dan White, che si era dimesso pochi giorni prima in protesta contro l’entrata in vigore di una proposta di legge sui diritti dei gay.
Moscone si era impegnato nella partecipazione delle donne e delle minoranze nella vita politica cittadina, coinvolgendoli direttamente nell’amministrazione anche con incarichi pubblici di rilievo. Milk era il leader della comunità gay di San Francisco ed era particolarmente attivo nel quartiere di Castro, dove aveva aperto un negozio di fotografia che divenne presto un punto di riferimento per la difesa dei diritti degli omosessuali. Il suo impegno continuò anche nel consiglio comunale, dove fu eletto nel 1977.
Negli ultimi tempi la Nuova Destra aveva condotto contro i gay una campagna fanatica e spietata. L'anno precedente in Florida Anita Bryant vinceva un referendum antigay. L’ex cantante era appoggiata dai gruppi più reazionari della Florida. Sull’esempio di questa campagna, il 7 novembre di quell'anno (1978),  in California, la Destra portava avanti una nuova crociata antigay. La Destra con un referendum  sulla proposta 6 voleva abrogare quelle norme che consentivano agli omosessuali di insegnare liberamente nelle scuole pubbliche. Ma, questa volta, il referendum veniva vinto proprio dai gay.  Alla luce di ciò,  la tragedia di San Francisco può essere considerata una tragedia “da sondaggio d’opinione”, in quanto quando Dan White divenne assessore, in California si parlava di una grossa ondata di destra, le cui prime vittime sarebbero stati i gay. Addirittura si pensava che il sindaco Moscone  avesse scelto White, notoriamente conservatore in campo sessuale,  per equilibrare il suo atteggiamento filo-gay. E la verifica filo-gay del popolo californiano arrivò il 7 novembre, quando la proposition 6 venne abbattuta.
Dan White voleva essere riammesso alla carica di consigliere comunale da cui aveva dato le dimissioni proprio per protesta contro Milk. Moscone rifiutò di reinserirlo nel ruolo e così White gli scaricò addosso un intero caricatore, prima di recarsi nell'ufficio di Milk e far fuori anche lui.
White fu riconosciuto colpevole di omicidio volontario con l’attenuante della seminfermità mentale e condannato a sette anni e otto mesi di prigione. Uscito dal carcere nel 1984, si è suicidato l’anno dopo.
Nel 2002 Milk è stato definito il rappresentante apertamente gay più noto e influente che sia mai stato eletto negli Stati Uniti.

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