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martedì 6 settembre 2022

#Almanaccoquotidiano, a cura di #MarioBattacchi

Buongiorno, oggi è il 6 settembre.
Il 6 settembre 1191 le armate di Riccardo Cuor di Leone sconfiggono quelle del feroce Saladino, durante la terza crociata.
Dopo la riconquista di San Giovanni d’Acri, Riccardo I d’Inghilterra cercò di marciare lungo la costa in agosto diretto verso Giaffa e il suo porto, prima di tentare la riconquista di Gerusalemme. Con lo scopo di prevenire la presa di Giaffa da parte dei Crociati, Saladino attese l’esercito nemico ad Arsuf, a nord di Giaffa, per bloccare loro il passaggio.
La cavalleria di Saladino era dotata di armamenti leggeri. Al contrario i cavalieri crociati montavano cavalcature massicce e robuste, e portavano armamenti pesanti. Lo schieramento crociato si dispose in file serrate, ponendo la cavalleria al centro, insieme agli arcieri inglesi, mentre gli Ospitalieri si posero sul fianco sinistro e i Templari sul fianco destro.
All’interno dello schieramento crociato c’erano anche i soldati francesi lasciati in Terrasanta da Filippo II di Francia dopo la sua partenza. Al loro comando c’era Ugo III di Borgogna ed altri nobili tra i quali Guido di Lusignano, Enrico II di Champagne, André de Chauvigny, Roberto di Beaumont e Hubert Walter arcivescovo di Canterbury.
Iniziata subito dopo le nove del mattino, la battaglia si aprì con una carica della fanteria di Saladino che scagliò lance e giavellotti contro lo schieramento dei crociati. Questo scompaginò le file dei fanti crociati, ma non ebbe alcun effetto sulla cavalleria pesantemente armata.
Dopo questo primo attacco la fanteria musulmana si aprì per lasciare spazio alla cavalleria che caricò a ondate successive le file cristiane. A fronteggiare l’attacco fu soprattutto l’ala sinistra degli Ospitalieri guidati dal loro Gran Maestro Garnier de Naplous, i quali, pur subendo gravi perdite, non cedettero, aiutati anche dagli arcieri inglesi che fecero molte vittime tra i cavalieri turchi armati solo di corazze leggere.
Nonostante i ripetuti inviti ad attaccare da parte dei suoi comandanti, Riccardo I d’Inghilterra continuava a tenere serrato lo schieramento, tuttavia, come vuole la cronaca, il Gran Maestro degli Ospitalieri Garnier de Naplous, trovandosi pressato dalle truppe musulmane, tornò di persona da Re Riccardo, per richiedere che l'esercito potesse avviare una carica di cavalleria. Al rifiuto di Riccardo (che riteneva le proprie forze troppo deboli), Garnier de Naplous prese personalmente le redini della battaglia. I suoi Cavalieri si staccarono dalle file iniziando la carica, seguiti subito dopo dai Templari, che a loro volta vennero seguiti dal resto della cavalleria cristiana. Vedendo che non era più possibile ritardare oltre, Riccardo si pose al comando della carica.
La battaglia durò solo pochi minuti e l’esercito musulmano fu messo in rotta e costretto alla fuga. Sebbene Saladino non avesse subito pesanti perdite e fosse riuscito a riorganizzare il suo esercito subito dopo, le conseguenze psicologiche per il morale dei crociati furono enormi, poiché questo era il primo vero e proprio scontro diretto con l’ invincibile Saladino dopo il disastroso massacro di Hattin del 1187.
Grazie alla vittoria nella battaglia di Arsuf, Riccardo I d’Inghilterra e il suo esercito raggiunsero Giaffa conquistandola il 10 settembre, e stabilendovi il suo quartier generale. Le mura vennero ricostruite ed il porto divenne sicuro per i rifornimenti cristiani.
Riccardo I d’Inghilterra si offrì poi di negoziare col Saladino, il quale inviò il fratello Safedino. Le trattative, tuttavia, fallirono e Riccardo marciò su Ascalona. Re Guido di Lusignano divenne sovrano di Cipro, mentre Enrico II di Champagne divenne il nuovo re di Gerusalemme.
Nel luglio del 1192, il Saladino, alla testa di migliaia di uomini, riprese Giaffa. La città venne poi riconquistata il 31 luglio da Riccardo, il quale inflisse una nuova sconfitta al Saladino.
Il 21 settembre 1192, Riccardo e il Saladino siglarono un accordo, in base al quale Gerusalemme sarebbe rimasta in mano ai musulmani, permettendo però ai pellegrini cristiani di visitare la città.
Fu così che Riccardo lasciò la Terra Santa. Saladino morì poco dopo aver firmato il trattato di pace con Riccardo, stroncato dalla febbre mentre si stava recando in pellegrinaggio a La Mecca.
Il sostanziale fallimento della Terza Crociata spinse a indire una Quarta Crociata sei anni più tardi.

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