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venerdì 1 giugno 2012

#Cinema: MARILYN (My Week with Marilyn)


 MARILYN (My Week with Marilyn)

 di Simon Curtis

 con Michelle Williams, Eddie Redmayne, Julia Ormond, Kenneth Branagh, Pip Torrens
 Soggetto: dal romanzo 'My Week with Marilyn' di Colin Clark; Gran Bretagna, USA 2011, 99'


 All'inizio dell'estate del 1956 la star americana Marilyn Monroe metteva piede sul suolo inglese per la prima volta. In luna di miele con il marito, il famoso drammaturgo Arthur Miller, la Monroe era andata in Inghilterra per girare Il principe e la ballerina, il film che doveva interpretare al fianco di Sir Laurence Olivier, leggenda del teatro e del cinema inglese, e che del film era il regista e il protagonista.
 Quella stessa estate il ventitreenne Colin Clark era per la prima volta nella sua vita su un set cinematografico. Appena laureato ad Oxford, Clark, che aspirava a diventare un regista, aveva trovato un modesto impiego sul set de Il principe e la ballerina.
 Quarant'anni dopo Clark ha raccontato la sua esperienza di quei sei mesi di riprese in un'autobiografia in forma di diario dal titolo The prince, the showgirl and me. Ma nel resoconto di Clark manca una settimana.
E' stato solo alcuni anni dopo che Clark ne ha rivelato il perché. Nel suo secondo libro, intitolato My Week with Marilyn, racconta infatti la vera storia della magica settimana che aveva trascorso da solo con la più grande star del mondo: Marilyn Monroe.
 A tratti comico, a tratti commovente, Marilyn è un ritratto intimo della celebre icona hollywoodiana e traccia la storia del breve ma intenso legame che la star stabilì con un ragazzo in grado di capirla meglio di chiunque altro.
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 "La sorpresa si chiama Michelle Williams, protagonista di “My Week With Marilyn”, esordio del britannico Simon Curtis, che esce venerdì col più sintetico e meno felice titolo “Marilyn” dopo l’anteprima al Festival di Roma 2011. Film bello e toccante, pure divertente, che restituisce l’aria del tempo e la fragilità sensuale della bionda più celebre della storia del cinema." (Michele Anselmi, Il Secolo XIX, 30/05/2012)
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 "E‘ incredibile vedere l’attrice destreggiarsi continuamente tra le molte facce della Monroe, la star del cinema che è diventata, la ragazza ferita che stava crescendo. Catturare questi umori mutevoli è stato abbastanza impegnativo – c’è stato bisogno di una sorta di interruttore interno. Ma è nel rivelare il complicato enigma del carattere della Monroe, l’intelligenza sempre in agguato dietro i bronci e le pose sexy, l’inestinguibile bisogno di essere rassicurata, che la Williams è divina." (Los Angeles Times)

 A cura di Cinema Arsenale

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