Cerca nel web

martedì 13 febbraio 2024

#Almanaccoquotidiano, a cura di #MarioBattacchi

Buongiorno, oggi è il 13 febbraio.
Il 13 febbraio 1692 passa alla storia per il massacro di Glencoe.
La valle di Glencoe, chiamata anche valle delle lacrime, offre uno dei panorami più belli dell’intera Scozia. Quello che proverete addentrandovi a Glencoe è una di quelle sensazioni impossibili da spiegare, un senso di piccolezza e smarrimento come solo pochi luoghi al mondo sanno fare. Questa valle di origine glaciale è una brughiera interrotta solo da cascate, ruscelli, erica in fiore e svettanti rilievi montuosi come le celebri Three Sisters.
Ma la bellezza di questo luogo è resa ancor più drammatica se pensiamo alla storia che si cela dietro le montagne, i ruscelli e le vallate di questi 15 chilometri di natura selvaggia.
Facciamo quindi un passo indietro nel tempo.
E’ il 1688 e Guglielmo III d’Inghilterra è il nuovo sovrano che deve destreggiarsi tra le rivolte scozzesi dei giacobiti. Infatti i giacobiti, per lo più cattolici, trovano molto difficile giurare fedeltà ad un sovrano anti – cattolico, anti – Stuart e anti – Francesi e desiderano invece il ritorno al trono di Giacomo che era esiliato in Francia.
Le rivolte giacobite sono numerose ma vedono sempre la vittoria dell’esercito inglese: Killiencrankie, Dunkeld ed infine Cromdale.
Guglielmo però, sapendo di dover tentare una pacificazione nel territorio delle Highland, offre una possibilità agli scozzesi di essere perdonati per le loro rivolte.
Entro il 1 Gennaio 1692 i Clan avrebbero dovuto fare un giuramento di fedeltà davanti ad un magistrato. Chi si fosse rifiutato ne avrebbe pagato le conseguenze.
Alcuni Clan accettarono di giurare fedeltà mentre altri presero tempo e ci pensarono fino all’ultimo. Uno di questi fu Alexander MacDonald di Glencoe che arrivò all’ultimo fino a Fort William per prestare il giuramento di fronte al Colonnello Hill che però non aveva il titolo per accettare il Giuramento. L’highlander quindi dovette arrivare fino ad Inverness per giurare arrivando però il 6 Gennaio, oltre la data limite che era il 1 Gennaio.
A questo punto – con il pretesto di dover dare un esempio a chi non aveva giurato fedeltà al nuovo reggente – si mise in moto un vero e proprio complotto ai danni dei MacDonald.
Alla fine di Gennaio 120 uomini appartenenti alla fanteria di Argylle capeggiati da Robert Campbell- con la scusa di dover riscuotere un contributo – si fecero ospitare nella tenuta dei MacDonald a Glencoe. Nonostante i Campbell fossero storicamente nemici dei MacDonald, questi ultimi li ospitarono per 2 settimane secondo le tradizioni delle Highland. Il 12 Febbraio però arrivò un chiaro ordine:
Signore, vi si ordina con la seguente di catturare i Ribelli, i MacDonald di Glencoe, e di passare a fil di spada tutti coloro di età inferiore ai 70 anni. Avrete particolare attenzione affinché la vecchia Volpe ed i suoi Figli non riescano a fuggire e a fare in modo di tagliare ogni via di fuga. Questo ordine dovrà essere eseguito entro le cinque del mattino, quando io arriverò da voi con dei rinforzi. Se non sarò arrivato per quell’ora eseguite gli ordini senza di me. Questo è un ordine Speciale del Re per il bene e la salvezza del paese, affinché a questi miscredenti vengano tagliate radici e rami.
E così durante la notte tra il 12 e il 13 Febbraio vennero bruciati gli alloggi e barbaramente uccise circa 40 persone, violando il tradizionale codice di ospitalità delle Highland. In molti morirono per il freddo di una valle invernale che di certo non aiutò i fuggitivi. Solo in 12 sfuggirono al massacro che ancora oggi viene ricordato come tra i più vili nella storia di Scozia.
Oggi, una targa all’ingresso di uno storico locale della valle, il Clacaigh Inn, ricorda l’evento con una frase tagliente:
“Vietato l’ingresso ai venditori ambulanti e ai Campbell”.

Nessun commento:

Posta un commento

Cerca nel blog

Archivio blog