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venerdì 20 settembre 2019

#Almanaccoquotidiano, a cura di #MarioBattacchi

Buongiorno, oggi è il 20 settembre.
Il 20 settembre 1902 nasce a Palermo Nunzio Filogamo.
Iscritto alla facoltà di giurisprudenza all'università di Torino dove è cresciuto e ha vissuto per tutta la vita, salvo un breve periodo di studi a Losanna e alla Sorbona di Parigi, fra gli anni 20 e 30 muove i primi passi nell'ambiente artistico, ribadendo la propria vocazione per il teatro dimostrata sin da ragazzo nelle recite scolastiche.
Entrato a far parte della filodrammatica diretta da Elvira Vaccaneo, ricopre piccoli ruoli in commedie come "La nemica" e "Addio giovinezza", messe dignitosamente in scena dalla ex attrice al Carignano e all'Alfieri di Torino, partecipando anche a vari spettacolini di beneficienza organizzati da Virginia Agnelli.
Quindi ricopre ruoli, ancora marginali, nella Compagnia delle Sorelle Grammatica.
Nel 1934, ormai laureato in legge supera un provino all'EIAR, che cercava un attore per "I quattro moschettieri", nuovo programma di Nizza e Morbelli già in fase di allestimento.
Gli viene affidato il ruolo di Aramis che nelle intenzioni degli autori doveva essere un personaggio marginale contrapposto al duro Porthos.
Non rassegnandosi alla particina, caratterizza a tal punto il suo minuscolo eroe da farne il prototipo di un gagà dell'epoca, con tanto di erre moscia, monocolo e presenza costante nei salotti mondani:
un vero esempio insomma di leggerezza e svaporata comicità.
La trasmissione andata in onda per la prima volta alle ore 13,05 di Giovedi 18 Ottobre 1934, riscuote talmente successo che viene spostata alla Domenica alle ore 13,15 e dalle previste sei puntate iniziali va avanti per cinque lunghi anni.
Sull'onda di una popolarità così travolgente, viene richiesto ovunque e si prova anche a cantare intonando, con una vocina aerea e quasi inesistente, ma anche dissacratoria per l'epoca,  ammiccanti canzoncine tipo
Tutto va bene, Madama la Marchesa,
Qualcosa in Perù,
Povero cagnolino Pechinese.
Divenuto il primo vero divo della radio, la sua carriera non avrà praticamente più ostacoli sino all'avvento della televisione.
Scritturato nel 1951 in esclusiva dalla RAI tiene a battesimo il primo Festival della canzone italiana di Sanremo, rinnovando i fasti della sua già enorme popolarità.
L'anno seguente indispettito dal pubblico in sala, intento più alla cena che non alle canzoni, conia il suo famoso saluto …
"...Miei cari amici vicini e lontani buonasera ovunque voi siate…" Salutando con tanta enfasi gli "amici lontani" aveva inteso polemizzare, anche se con grande garbo e ironia, proprio con quelli a lui così vicini, ma immensamente assenti e distratti.
L'espressione, oltre che biglietto da visita del personaggio diviene ben presto un luogo comune tanto che circa 50 anni più tardi verrà utilizzata da Renzo Arbore per un programma televisivo in commemorazione dei 60 anni della radio.
Nunzio Filogamo presenterà ancora le edizioni del Festival di Sanremo del 1953, 1954 e 1957 e il Festival di Napoli del 1952 e 1954.
Tuttavia voci sempre più insistenti sulla sua omosessualità (alle quali faceva esplicito riferimento nelle movenze il grande imitatore Alighiero Noschese) misero ben presto in agitazione i vertici della Rai, tanto pii e cattolici da mal tollerare la presenza di un presunto gay alla guida del Festival. Così con l'arrivo della televisione venne messo definitivamente da parte con la frettolosa scusa di una scarsa telegenia.
Sul finire degli anni 60 rallenta la propria attività, partecipando comunque ancora a molti programmi rievocativi della radio e della TV come nel 1974 ad una mitica puntata di Milleluci accanto a Mina e Raffaella Carrà, proprio dedicata agli anni ruggenti della radio.
Scompare ormai quasi centenario all'inizio del secolo dopo aver passato gli ultimi anni della sua vita in una casa di riposo per anziani proprio vicino alla città che più di tutte lo ha amato: Sanremo.

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