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sabato 28 settembre 2019

#Almanaccoquotidiano, a cura di #MarioBattacchi

Buongiorno, oggi è il 28 settembre.
Il 28 settembre 1994 il traghetto Estonia cola a picco provocando la tragedia navale più grave in Europa dopo la seconda guerra mondiale.
Le locandine pubblicitarie ed i biglietti della motonave Estonia (15566 tonnellate di stazza) riportavano una scritta che significava navigherete per una crociera che non è come tutte le altre crociere. Arriverete a Tallinn con il viaggio più emozionante del Baltico.
La motonave Estonia salpò dal porto di Tallinn il 27 settembre 1994 alle ore 19:00 con 989 persone a bordo (803 passeggeri), diretta verso Stoccolma, dove era attesa per l'arrivo alle ore 09:30 del mattino seguente. L’atmosfera a bordo della nave era buona e distesa, nonostante i continui colpi del mare agitato che schiaffeggiavano il traverso di tanto in tanto. La velocità era di 15-18 nodi, piuttosto alta nonostante le condizioni del mare, per arrivare in orario a Stoccolma.
Ma la nave non arrivò mai.
Dopo l’una di notte, mentre la nave si trovava a circa 15 miglia dall’isola finlandese di Utö, alcuni passeggeri raccontano di aver percepito un colpo differente dagli altri. La nave sbandò improvvisamente di 40 gradi a dritta; il portellone di prua, da dove erano entrate le automobili, ebbe un cedimento sotto i colpi del mare e l'acqua iniziò violentemente ad entrare. La nave perse stabilità e si rovesciò in pochissimi minuti.
Si può immaginare cosa accadde a bordo: molte persone non riuscirono a raggiungere i ponti superiori perché ferite dal rovesciamento improvviso o perché in cabina vista la tarda ora.
Delle 989 persone solo 137 sarebbero state tratte in salvo dalle squadre di soccorso. 95 furono i corpi recuperati e 757 furono i dispersi, per un totale di 852 vittime.
Nonostante in quel tratto le acque siano profonde poco più di 70 metri nessuna spedizione ufficiale, se non per accertare le cause del sinistro, sarebbe stata poi organizzata per recuperare i corpi imprigionati all'interno dello scafo. Il naufragio della motonave “Estonia” statisticamente passò alla storia come la tragedia marittima che causò il maggior numero di vittime in Europa, dalla fine della Seconda Guerra Mondiale ad oggi. La tipologia dell’inconveniente che determinò quel disastro fece cambiare per sempre, dal 1995 in poi, il modo di costruire le navi che trasportano veicoli, in tutto il mondo. I portelloni di ingresso al garage infatti non vengono più realizzati a prua, ma a poppa.

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