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sabato 9 luglio 2022

#Almanaccoquotidiano, a cura di #MarioBattacchi

Buongiorno, oggi è il 9 luglio.
Il 9 luglio 1958 si ebbe, a Lituya Bay, Alaska, il più grande tsunami conosciuto dall'uomo.
La baia è famosa per le sue eccezionali alte maree. La via di accesso alla baia è molto stretta e le maree entranti ed uscenti la baia attraverso l’entrata causano correnti particolarmente pericolose e potenti che creano molti disagi alla navigazione. La sua stessa topografia che causa le forti maree nella baia, contribuì alla creazione del più alto tsunami mai registrato in qualunque parte del mondo. Il mega Tsunami fu originato da una imponente frana che precipitò nella zona del Crillon, alla testa del fiordo. All’origine della colossale frana ci fu una forte scossa tellurica che si verificò il 9 Luglio del 1958 lungo la faglia Fairweather, nel sud-est dell’Alaska. Quella di Fairweather è una faglia di tipo trasforme, ma con notevole movimento verticale del blocco di crosta oceanica verso l’alto. L’epicentro del sisma è stato localizzato attorno a un punto vicino alla catena di Fairweather, circa 7.5 miglia (12 km) a est della superficie dove scorre la grande faglia e 13 miglia a sud-est (20.8 km) dall’imboccatura della Lituya Bay. Il terremoto era di magnitudo 7.9 sulla scala Richter, ma alcune fonti hanno riferito di essere addirittura pari a 8.3 Richter (Brazee & Cloud, 1960).
La scossa è stata sentita in tutte le città del sud-est dell’Alaska su un’area di 400.000 chilometri quadrati, a sud fino a Seattle, nello stato di Washington, e verso est fino a Whitchorse, in Canada. Subito dopo la grande scossa furono registrati spostamenti al suolo di 3,5 metri verso l’alto e 6,3 metri sul piano orizzontale, misure prese in corrispondenza della faglia di Fairweather. La potente scossa avrebbe determinato delle accelerazioni del terreno talmente violente da far franare un intero costone roccioso nel bel mezzo dell’insenatura scatenando l’immane ondata di Tsunami che si incanalò sulla strettoia della Baia, dai fondali profondi, raggiungendo un Run-Up epocale fino alla quota di 500 metri. In pratica l’onda si riversò con tutto il suo carico sulla sponda opposta della baia estirpando alberi di conifere, vegetazione e persino la terra sottostante fino all’altezza di 525 metri. Tuttavia l’onda non è riuscita a scavalcare le montagne che circondano quella baia e per questo non può essere considerata l’onda più distruttiva mai registrata. Durante lo sconvolgente evento sulla baia erano ormeggiate ben tre piccole imbarcazioni, tra queste solo una riuscì a mettersi in salvo cavalcando il fronte d’onda fino alla sua imboccatura. Quello di Lituya Bay sarà ricordato come lo Tsunami più grande mai registrato sul pianeta, almeno in tempi moderni. Questa stretta baia dell’Alaska fin dal passato, visto le sue caratteristiche geomorfologiche uniche al mondo, è stata ripetutamente colpita da ondate giganti che ne hanno modificato il paesaggio più volte.
Nei registri del famoso esploratore francese Laperouse vengono fuori dei commenti sulla mancanza di alberi e la vegetazione ai lati della baia, “come se tutto fosse stato tagliato in modo netto, come con una lama di rasoio”. Altri primi esploratori avevano anche inserito un commento su linee successive di alberi tagliati, indicativo di altre frane storiche di grandi dimensioni e inondazioni originate da colossali ondate. E’ stato stimato che negli ultimi 150 anni la Lituya Bay è stata sconvolta da almeno altri 5 mega Tsunami che ne hanno modellato il particolare assetto geomorfologico fino ai giorni nostri. Alcune leggende indiane su colossali ondate, avvenute fra il 1853 e il 1854, non sono state ancora confermate anche se è molto probabile che siano realmente avvenute. L’ultima onda gigante sulla Lituya Bay prima del 1958 si è verificata il 27 ottobre 1936. Approssimativamente nel 1936 l’onda raggiunse una altezza massima di oltre 150 metri, tagliando gli alberi e la vegetazione tipica di questo fiordo fino a tale quota. Questo evento però non è stato attribuito ad alcun terremoto, quindi fino ad oggi il suo meccanismo di origine rimane del tutto sconosciuto. Potrebbe essere stato causato da una caduta di grandi massi o di una frana di grande portata, al punto da originare il mega Tsunami. A causa delle condizioni geologiche uniche e della sua particolare tettonica non si è escluse che nei prossimi anni la Lituya Bay tornerà ad essere spazzata da nuove imponenti ondate pronte a modificare l’ambiente naturale e l’intero paesaggio.

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