Buongiorno, oggi è il 30 giugno.
Il 30 giugno 1972 si è avuto per la prima volta il cosiddetto "secondo intercalare"; l'ultimo è avvenuto il 31 dicembre 2016.
Il “secondo intercalare” è un aggiustamento temporale che viene fatto periodicamente per permettere ai vari errori degli orologi atomici mondiali di seguire il giusto flusso che altrimenti porrebbe uno sfasamento di 1 secondo ogni due anni. Questa pratica viene fatta dall'Unione Internazionale delle Telecomunicazioni fin dal 1972, data in cui è stato introdotto il TUC (Tempo Universale Coordinato), metodo di controllo temporale che tramite appunto gli orologi atomici, regola la sincronia mondiale per i nostri timer. Dal '72 ad oggi sono stati aggiunti 28 secondi e ciò avviene facendo sì che l'ultimo minuto del 30 giugno o del 31 dicembre durino 61 secondi.
Il motivo di tanta accortezza è dovuto alle forze gravitazionali che sottopongono il nostro Pianeta a lievi sbalzi, motivo per cui la Terra viene “frenata” così da provocare un rallentamento. Anche i terremoti sono una causa di questo effetto ritardante che costringe il TUC ad una modifica periodica. Il motivo per cui questo allungamento del minuto viene fatto il 30 giugno (a volte il 31 dicembre), è perchè in questo giorni non viene fatto alcun lancio di razzi e quindi gli errori di calcolo sono ridotti al minimo. L'abolizione del sistema è stata già richiesta in passato, ma il TUC ormai è una questione di principio e i 15 secondi in più che produrrebbero la discrepanza nel giro di un secolo, sono una prospettiva intollerabile per gli scienziati. Intanto però, per i sistemi informatici, questo cambiamento risulta essere particolarmente oneroso e oltretutto il cambiamento manuale degli orologi, ha un margine, seppur infinitesimale, d'errore. Tuttavia, la decisione di eventualmente abolire il secondo intercalare è stata rimandata al 2023. In ogni caso la domanda sorge spontanea: quanti secondi mancano all'appello, considerato che questa operazione viene condotta solo dal 1972?
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