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mercoledì 6 maggio 2020

#Almanaccoquotidiano, a cura di #MarioBattacchi

Buongiorno, oggi è il 6 maggio.
Il 6 maggio 1937 nei pressi della stazione aeronavale di Lakehurst, in USA, si consumava la tragedia dell'Hindenburg.
In un'epoca in cui l'aviazione era ancora nella sua infanzia, la società tedesca Luftschiffbau Zeppelin creò il più grande dirigibile mai prodotto in grado di solcare i cieli. Lo LZ129 Hindenburg era 245 metri di lunghezza (25 meno del Titanic) e 41 metri di circonferenza massima. Compì con successo molti viaggi nel suo primo anno di servizio e fu il primo dirigibile commerciale transatlantico, ma in una sera piovosa in una base aerea navale a Lakehurst, New Jersey, l'Hindenburg trovò la sua fine in modo spettacolare. Alla partenza dei 3 giorni di traversata atlantica iniziati il lunedi sera, 3 maggio, il tempo era buono, ma poco dopo peggiorò. A mezzanotte, l'Hindenburg incontrò una prima tempesta sul Mare del Nord, e prima dell'alba era salito dalla sua usuale altitudine di crociera tra 800 e 1.000 piedi (244-305 metri) a 2.100 piedi (640 metri) per volare sopra le tempeste alla latitudine del Canale della Manica. Martedì a mezzogiorno l'Hindenburg era tornato a riprendere una normale quota di crociera, mentre passava a sud-ovest dell'Irlanda, ma di nuovo aveva incontrato forte vento contrario prima di lasciare l'Europa sopra l'Atlantico. Il mercoledì era trascorso senza eventi di rilievo, giungendo in serata nei pressi di Terranova in Canada. Secondo quanto riferito, il capitano Lehmann aveva trascorso qualche ora quella sera nella sala a suonare la sua fisarmonica per i passeggeri. Il giorno successivo, 6 maggio alle 15:00 circa (orario della costa orientale), la grande ombra dell'Hindenburg aveva maestosamente attraversato New York City. I passeggeri hanno potuto vedere l'Empire State Building, la Statua della Libertà, Harlem, il Bronx e una partita di baseball in corso tra i Pittsburgh Pirates e il Brooklyn Dodgers sul campo Ebbets. L'atterraggio era previsto alle 4 del pomeriggio, ma una tempesta di fulmini nella zona costrinse il comandante Pruss ad optare per un giro panoramico fino alla costa orientale, sperando che le condizioni meteorologiche migliorassero prima di dover scendere. Come sperato, le nuvole cominciarono a diradarsi, e alle 7:00 pm il potente Hindenburg si avvicinò alla base aerea della Marina a Lakehurst, New Jersey, per atterrare. Una folla di giornalisti e curiosi erano in zona per assistere all'arrivo di questo colosso da vicino. Non appena la fune di ormeggio di prua fu gettata a terra, alle ore 19,23, diversi testimoni dissero di aver visto un arco azzurro propagarsi dalla pinna di coda, seguita da una grande esplosione di fuoco. Le fiamme inghiottirono l'intera parte posteriore del dirigibile Hindenburg che cominciò a cadere a terra iniziando dalla poppa. Il fuoco si propagò per tutta la superficie del dirigibile, alimentato dall'idrogeno contenuto al suo interno (a causa dell'embargo statunitense sull'elio, l'Hindenburg era pieno di idrogeno, altamente infiammabile) che precipitò a terra e si distrusse completamente in meno di un minuto. Dei 36 passeggeri e 61 membri dell'equipaggio morirono in 35, chi a causa delle fiamme, chi saltando dalle finestre quando ancora il dirigibile era troppo in alto, chi a causa dell'inalazione dei gas. L'intero disastro si svolse in soli 32 secondi. Sul luogo erano presenti diverse troupe cinematografiche che registrarono molti cinegiornali con le spettacolari immagini del disastro Hindenburg; vi era anche una trasmissione radiofonica in diretta da Chicago a cura del giornalista Herbert Morrison, il quale fece un recosonto accorato della tragedia pronunciando una frase che divenne poi famosa (Oh, humanity!). Ci sono molte teorie su ciò che ha causato il disastro dell'Hindenburg, anche se nessuna è mai stata considerata ufficialmente provata. La più probabile, la "teoria dell'elettricità statica", afferma che un accumulo di carica carica elettrostatica dovuta al maltempo ha scatenato il disastro nel momento in cui agganciando la fune al pilone di attracco, quest'ultimo ha agito come messa a terra generando scintille che hanno poi dato fuoco all'idrogeno contenuto nel dirigibile. Una seconda ipotesi parla di sabotaggio, poichè il proprietario della compagnia, Hugo Eckener, era un uomo pacifista in forte e risaputo contrasto con il crescente partito Nazional Socialista in Germania. Nonostante il suo disprezzo per Hitler fosse noto, egli fu costretto a malincuore ad accettare somme di denaro dal partito per poter costruire l'Hindenburg. Per questo motivo, il mezzo portava svastiche naziste sul suo alettoni. Secondo Hitler, l'Hindenburg doveva essere concepito come un mezzo di propaganda della potenza della Germania. Gli oppositori del nascente regime avrebbero sabotato il mezzo per far fallire il piano di Hitler. Il disastro di Lakehurst, amplificato dalle immagini trasmesse in tutto il mondo, pose definitivamente fine alla breve popolarità dei dirigibili per il volo commerciale che dopo questo incidente cessarono completamente.

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