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domenica 9 febbraio 2020

#Almanaccoquotidiano, a cura di #MarioBattacchi

Buongiorno, oggi è il 9 febbraio.
Il 9 febbraio 1900 si disputò il primo incontro della storia della coppa Davis, tra quattro giocatori dell'Università americana di Harvard (tra cui Dwight Davis, che la ideò e comprò di tasca sua la prima coppa da consegnare come trofeo ai vincitori) e quattro britannici. Inizialmente il torneo si chiamava International Lawn Tennis Challenge, e solo alla morte di Davis nel 45 prese il suo nome.
La Coppa Davis è la massima competizione mondiale a squadre del tennis maschile. Riservata a squadre nazionali, è organizzata dalla Federazione Internazionale Tennis e ha cadenza annuale, disputata con la formula dell’eliminazione diretta. È il più antico campionato a squadre nazionali di qualsiasi disciplina sportiva.
Ogni nazione aspira a competere nel primo gruppo di 16 nazioni (il "World Group") che prevede quattro turni di gare distribuiti in quattro week-end nell'arco dell'anno. Ogni sfida tra due nazioni del "World Group" consiste di 5 incontri disputati nell'arco di tre giorni, solitamente venerdì, sabato e domenica. Al venerdì i primi due incontri sono dei singoli, solitamente tra i due migliori giocatori di ogni nazione. Un incontro di doppio si disputa nel secondo giorno, mentre nel terzo gli ultimi due incontri sono dei singoli, nei quali tipicamente i giocatori del primo giorno si scambiano gli avversari. Se la sfida si è già risolta a favore di una delle due squadre, è comune che gli incontri restanti vengano disputati dalle riserve (più giovani e meno quotate), che acquisiscono così esperienza in Coppa Davis.
Il capitano di ogni nazionale può convocare una squadra di quattro giocatori per ogni sfida e decide quali di questi competeranno nei primi tre incontri. Il giovedì precedente agli incontri viene sorteggiato l'ordine e l'accoppiamento dei giocatori dei primi due singoli. In passato le squadre potevano sostituire i giocatori dei singoli dell'ultimo giorno solo se il risultato era già determinato, ma attualmente le regole permettono alle squadre di selezionare qualsiasi giocatore per gli ultimi due singoli, a patto di non ripetere l'accoppiamento di uno degli incontri del primo giorno. Non esistono limitazioni su quali membri della squadra possano disputare il doppio: i due giocatori del singolo, altri due giocatori (solitamente specialisti di doppio), o una combinazione delle due.
Tutti i singoli incontri sono al meglio dei 5 set, senza tie-break nel set decisivo. Se una squadra si è già assicurata la vittoria, gli incontri restanti vengono abbreviati al meglio dei 3 set, previo accordo tra i due team.
Nel 2019 è stata rivoluzionata la formula, con l'intenzione di attirare nuovamente pubblico e grandi giocatori che, ultimamente, avevano un po' trascurato la manifestazione.
La riforma prevede una sede unica a novembre in cui disputare la fase finale, con 18 squadre divise in sei gironi all'italiana, seguiti da quarti di finale, semifinali e finale. La nuova formula ha ottenuto un discreto successo.
L'equivalente in campo femminile della Coppa Davis è la Fed Cup (nota come Federation Cup prima del 1995).
A partire dell'edizione 2009 anche la Coppa Davis assegna punti validi per la classifica ATP.
Da notare che nella classifica dei 100 giocatori con più vittorie in partite di Coppa Davis, il primo in assoluto è il nostro Nicola Pietrangeli, con 120 vittorie e 44 sconfitte. Nonostante questo primato, Pietrangeli non vinse mai il trofeo, perdendo la finale nel 60 e nel 61. Si limitò a vincere il torneo come capitano non giocatore nel 76, quando l'Italia vinse la coppa con Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci e Tonino Zugarelli. Fu quello un anno d'oro per Panatta, che coronò a fine anno con la Davis la vittoria agli Internazionali d'Italia e subito dopo al Roland Garros.

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