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martedì 18 febbraio 2020

#Almanaccoquotidiano, a cura di #MarioBattacchi

Buongiorno, oggi è il 18 febbraio.
Il 18 febbraio 1943 vennero arrestati, a Monaco di Baviera, i componenti del gruppo di opposizione al nazismo denominati "La rosa bianca".
Il gruppo era formato da 5 studenti, poco più che ventenni: i fratelli Hans e Sophie Scholl, Christoph Probst, Alexander Schmorell e Willi Graf, a cui si aggiunse un loro professore, Kurt Huber.
Essi, in nome dei principi cristiani di tolleranza e giustizia, si opposero al regime di Hitler e alle atrocità commesse contro gli ebrei, e pubblicarono alcuni libretti tra il 42 e il 43 per perorare la loro causa.
Il 18 febbraio del 43, Sophie commise un'imprudenza, e distribuì i volantini dei loro libretti dalle scale dell'atrio dell'università di Monaco. Fu vista da un bidello nazista che subitò la segnalò alla Gestapo e la fece arrestare insieme al fratello. In breve furono catturati anche gli altri membri del gruppo. Sophie fu torturata per 4 giorni, nel tentativo di estorcerle i nomi dei loro simpatizzanti, ma non cedette. I fratelli Scholl furono processati il 22 febbraio e in poche ore ritenuti colpevoli e decapitati il giorno stesso. Gli altri membri subirono la stessa sorte alcuni mesi dopo.
Oggi la Rosa Bianca (Die Weiße Rose in tedesco) è divenuta il simbolo della lotta non violenta ad ogni tipo di tirannia, ed ispirazione di molti movimenti pacifisti nel mondo. La piazza dove è ubicato l'atrio principale dell'Università di Monaco è stata battezzata "Piazza fratelli Scholl", ed un busto di Sophie è conservato all'interno dell'università; nel 2005 è stato anche girato in Germania un film che racconta le ultime fasi della storia di questo gruppo intitolato "Rosa Bianca - Sophie Scholl".

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