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BONONIA
Bononia è il nome latino di Bologna (di probabile
etimologia celtica) che la città assunse dopo l'occupazione dei
Romani nel 189 a.C., quando il territorio fu strappato ai Galli Boi
insediativisi nel IV secolo a.C.Alcuni ritengono che il termine
latino sia una derivazione dal celtico bona ("luogo
fortificato"), il quale trova riscontro in altri toponimi
celtici (si vedano ad esempio Juliabona, odierna Lillebonne,
Boulogne-sur-Mer, Boulogne-sur-Seine, Ratisbona, Vindobona, l'odierna
Vienna, Banoštor in Serbia e Vidin in Bulgaria).La ricorda Plinio il
Vecchio « Intus coloniae Bononia, Felsina vocitata tum cum princeps
Etruriae esset... » (« Dentro la colonia [c'è] Bologna, chiamata
Felsina quando era la principale dell'Etruria... ») nel suo
Naturalis Historia.Dato che, dopo la definitiva vittoria di P.
Cornelio Scipione Nasica, cugino dell'africano, sui Galli Boi, il
confine dell'Italia romana si spostò lungo la linea tracciata dalla
via Emilia, crebbe la necessità di istituire una colonia per
difendere il nuovo confine. Nel 189 a.C. il senato di Roma votò per
la fondazione di Bononia, nello stesso luogo in cui sorgeva la città
etrusca Felsina. La posizione della città era molto favorevole sia
per il controllo delle vie di comunicazione come la via Emilia e la
via Flaminia e sia per il territorio pianeggiante, ricco di corsi
d'acqua e fertile. Svetonio racconta che nel 32 a.C., dopo che Marco
Antonio venne dichiarato da Ottaviano nemico pubblico in occasione
della guerra civile degli anni 44-31 a.C. [Ottaviano] liberò gli
abitanti di Bologna, che per secoli erano stati clienti degli
Antonii, dal riunirsi sotto le loro insegne personali, come pure
tutto il resto d'Italia.Esiste anche una leggenda che narra di
Felsino, discendente dell'etrusco Ocno (detto anche Bianore, lo
stesso leggendario fondatore di Pianoro, Parma e Mantova, di cui
parla anche Virgilio), che diede il nome alla città successivamente
cambiato dal figlio Bono in Bononia.In tempo molto più recenti è
ricordata anche nelle parole di Francesco Guccini :« Bologna è una
vecchia signora coi fianchi un po' molli,col seno sul piano padano ed
il culo sui colli ».
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