Cerca nel web

mercoledì 4 dicembre 2019

#Almanaccoquotidiano, a cura di #MarioBattacchi

Buongiorno, oggi è il 4 dicembre.
Il 4 dicembre 2016 si tenne in Italia il terzo referendum di modifica costituzionale nella storia della Repubblica.
Il terzo referendum costituzionale nella storia della Repubblica Italiana ebbe luogo il 4 dicembre 2016, quando la maggioranza dei votanti respinse il testo di legge costituzionale della cosiddetta riforma Renzi-Boschi, approvato in via definitiva dalla Camera il 12 aprile 2016 e recante modifiche alla parte seconda della Costituzione.
La consultazione popolare vide un'affluenza alle urne pari a circa il 65% degli elettori residenti in Italia e all'estero e una netta preponderanza dei pareri contrari alla riforma, che superarono il 59% delle preferenze espresse. Non essendo previsto un quorum di votanti, la riforma sarebbe entrata in vigore se il numero dei voti favorevoli fosse stato superiore al numero dei suffragi contrari, a prescindere dalla partecipazione al voto.
La proposta di riforma era stata approvata dal Parlamento con una maggioranza inferiore ai due terzi dei componenti di ciascuna camera: di conseguenza, come prescritto dall'articolo 138 della Costituzione, il provvedimento non era stato direttamente promulgato proprio per dare la possibilità di richiedere un referendum confermativo entro i successivi tre mesi, facoltà esercitata nello stesso mese di aprile 2016.
Fu il terzo referendum costituzionale nella storia della Repubblica Italiana dopo quello del 2001, quando vinse il «sì» con un'affluenza di circa il 34%, e quello del 2006, quando invece prevalse il «no» con una partecipazione del 52,5%.
Quando il risultato del voto era ormai chiaro – nella prima ora del 5 dicembre 2016 – Matteo Renzi ha annunciato per il seguente pomeriggio le sue dimissioni da presidente del Consiglio. Durante la giornata del 5 dicembre, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha tuttavia chiesto a Renzi di «soprassedere alle dimissioni» per presentarle al completamento dell’iter parlamentare di approvazione della legge di bilancio.
Successivamente alla bocciatura della riforma costituzionale e alle dimissioni del Presidente del Consiglio, la borsa di Milano ha chiuso la giornata di lunedì in maniera stabile (-0,2% rispetto alla vigilia del voto), mentre nella giornata del 6 dicembre i listini hanno segnato un rialzo del +4,15% (miglior risultato dall'11 marzo 2016).
Il 7 dicembre, dopo l'approvazione definitiva della legge di bilancio 2017 da parte del Senato (già approvata dalla Camera dei deputati il precedente 28 novembre), e dopo alcune comunicazioni date alla direzione del partito da lui guidato, Renzi è salito al Quirinale alle ore 19:00 circa, formalizzando le sue dimissioni e dando quindi il via alla crisi di governo. Il presidente della Repubblica a sua volta si è «riservato di decidere», invitando il governo a rimanere in carica per il disbrigo degli affari correnti, programmando le consultazioni a partire dalla serata del giorno successivo. Successivamente alle consultazioni Mattarella affida l'incarico per un nuovo esecutivo a Paolo Gentiloni (già ministro degli esteri del governo Renzi), il quale accetta con riserva. Dopo veloci consultazioni con i gruppi parlamentari scioglie la riserva e in tempi strettissimi giura con i suoi ministri al Quirinale e riceve nei due giorni successivi la fiducia delle due camere. Nasce così il governo Gentiloni, sostanzialmente composto dagli stessi ministri del precedente governo Renzi (con esclusione di Stefania Giannini sostituita da Valeria Fedeli e di Maria Elena Boschi sostituita da Anna Finocchiaro, entrano nel governo 5 nuovi ministri, mentre altri 5 ministri, pur rimanendo, cambiano ministero). Contrariamente a quanto dichiarato in campagna elettorale, la ex ministra per le riforme costituzionali Maria Elena Boschi (prima firmataria della proposta di riforma) decide di non abbandonare la politica e viene nominata sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri.

Nessun commento:

Posta un commento

Cerca nel blog

Archivio blog