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sabato 14 dicembre 2019

#Almanaccoquotidiano, a cura di #MarioBattacchi

Buongiorno, oggi è il 14 dicembre.
Il 14 dicembre 1825 scoppia l’insurrezione decabrista in Russia.
Con il termine decabristi (dal nome russo декабристы, dekabristy, da декабрь, dekabr’, che significa “dicembre”) si intende indicare in senso lato tutti i membri delle società segrete (persone che appartenevano comunque alla nobiltà e alla borghesia del tempo) che prepararono il moto di rivolta nel dicembre del 1825, detto appunto moto decabrista, e che ebbe il suo fulcro nell’allora capitale San Pietroburgo.
L’insurrezione decabrista (in russo: Восстание декабристов) si svolse il 14 dicembre (il 26 secondo il calendario gregoriano) 1825 nella Russia imperiale. Alcuni ufficiali dell’esercito imperiale appartenenti a società segrete, guidarono circa 3000 soldati in un tentativo di rivoluzione per attuare in Russia una economia liberale, e disfarsi dell’assolutismo nel quale l’Impero era costretto fino a quel momento, lottando anche contro lo stato di polizia e la censura.
Questa rivolta ebbe luogo nella piazza del Senato di San Pietroburgo: piazza che, nel 1925, per ricordare il centenario dall’evento, venne rinominata con il nome di piazza dei Decabristi, in russo: Площадь Декабристов,Ploščad Dekabristov, così come l’isola dei Decabristi.
La rivolta venne sedata dallo zar Nicola I di Russia in persona, che era già a conoscenza del fatto che le truppe si stavano ammassando nella piazza. Le sue guardie erano già preparate a circondare i ribelli, dato anche il dilettantismo e l’approssimazione con cui le operazioni erano state preparate ed organizzate. I principali organizzatori vennero impiccati, molti degradati dal loro ruolo nell’esercito, circa 600 persone furono esiliate e condannate ai lavori forzati in Siberia e zone limitrofe, dove portarono la cultura e il progresso educativo in una regione a quei tempi relativamente arretrata, e dove ancor'oggi sono molto stimati e godono di alta reputazione.
La loro condizione di deportati, così come quella degli appartenenti ai gruppi rivoluzionari russi nichilisti e socialisti, fu magistralmente descritta dal romanzo Resurrezione scritto da Lev Tolstoj. Maggiore rappresentante intellettuale del movimento fu il poeta Aleksandr Puškin. Tuttavia, è significativo che pur essendo molto vicino ai capi delle organizzazioni decabriste e pur aspirando ad entrare in una delle organizzazioni, non fu accolto in nessuna branca di esse.
Il movimento decabrista fu il primo movimento rivoluzionario pienamente cosciente della storia, il cui programma sociale arrivò fino a richiedere l’abolizione della servitù della gleba, mentre politicamente la fondazione di uno stato repubblicano o almeno una costituzione; erano idee e concetti liberali e socialisti che s’erano venuti costruendo fino dall’inizio del XIX secolo, inizialmente solo in società segrete e gruppi ristretti. Ruolo molto importante in questo sviluppo lo avevano avuto gli ufficiali napoleonici arrivati in Russia durante le guerre rivoluzionarie francesi, durante le quali anche molti ufficiali russi erano stati impegnati nelle campagne in Europa occidentale.

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