Buongiorno, oggi è il 29 marzo.
Il 29 marzo 2014 si è svolta l'ottava edizione dell'"ora della Terra".
La grande "ola" di buio che si propaga in ogni angolo del Pianeta, facendo il giro della Terra, torna ogni anno l'ultimo sabato di marzo, quest'anno è avvenuta il 26: dall’Amazzonia fino all’Artico si spengono per un'ora le luci dei più importanti monumenti, sedi istituzionali, imprese e abitazioni di tutto il mondo, per sensibilizzare le popolazioni al risparmio energetico e contrastare il surriscaldamento del pianeta.
Earth hour, la grande mobilitazione del WWF, inizia nelle isole Samoa (alle 20.30 ora locale, circa le 8.30 del mattino in Italia) concludendosi a Tahiti.
Negli anni l’iniziativa, inaugurata nel 2007 nella città di Sidney, ha lasciato al buio centinaia di attrazioni mondiali. Dal Cristo Redentore di Rio alla Tour Eiffel, l’Earth Hour – questa la definizione inglese – ha toccato anche l’Italia coinvolgendo il Colosseo, Piazza Navona e molti altri simboli del tricolore. Nel 2014 a spegnersi è stata addirittura la facciata della Cupola di San Pietro, un regalo suggestivo e romantico per tutti gli abitanti di Roma e dintorni, a cui si sono aggiunte centinaia di altre città. Si tratta di un evento particolarmente importante e sentito, perché in quell’ora mondiale di consapevolezza – scandita dai vari fusi locali – permette di salvare grandi quantità di energia.
L’Ora della Terra, che ha visto partecipare oltre 2 miliardi di persone in 7.000 città e 154 Paesi del mondo, è il più potente strumento mai creato per coinvolgere il mondo intero, a tutti i livelli della società, nel cambiamento di cui la vita sul pianeta e il nostro futuro hanno bisogno.
Ognuno di noi è parte del problema e allo stesso tempo parte della soluzione, a partire dalla riduzione delle emissioni di gas serra nelle abitudini quotidiane fino allo stimolo nei confronti dei governi affinché si adottino politiche energetiche a favore delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica.
Ridurre le emissioni di gas serra responsabili del cambiamento climatico significa anche intervenire sui nostri consumi di energia: tutte le persone, istituzioni, comunità, aziende, devono unirsi per avviare un grande cambiamento.
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