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domenica 11 dicembre 2022

#Almanaccoquotidiano, a cura di #MarioBattacchi

Buongiorno, oggi è l'11 dicembre.
L'11 dicembre 1982 gli ABBA sciolgono il loro sodalizio musicale.
Gli ABBA sono stati un gruppo musicale pop svedese ed i rappresentanti musicali della Scandinavia più blasonati e di maggior successo. Si stima che abbiano venduto oltre 400 milioni di dischi in tutto il mondo, rendendoli uno dei gruppi più popolari nella storia della musica leggera e vendendo ancora oggi due o tre milioni di copie all'anno. Gli ABBA hanno raggiunto un successo mondiale e sono considerati tra i più celebri esponenti della musica pop internazionale. Nella loro Svezia si stima inoltre che soltanto la casa automobilistica Volvo abbia ottenuto dei profitti maggiori.
Il nome del gruppo deriva da un acronimo formato dalle lettere iniziali dei nomi dei membri e lo si trova scritto anche come Abba. La prima 'B' nella seconda versione del logo del nome del gruppo appare rovesciata a partire dal 1976 in tutte le copertine dei loro dischi e del materiale promozionale.
Il gruppo si costituì circa nel 1970 ed era costituito di quattro membri: Bjà rn Ulvaeus, Benny Andersson, Agnetha Fältskog e Anni-Frid Lyngstad (meglio conosciuta come "Frida"). Quattro anni dopo erano già all'apice della loro carriera musicale dopo aver vinto l'edizione dell'Eurofestival nel 1974 con il brano Waterloo; da allora raggiunsero grande successo e popolarità mondiali. Al massimo della loro celebrità entrambi i matrimoni dei componenti del gruppo (Bjà rn con Agnetha e Benny con Frida) fallirono, fino alla rottura del gruppo avvenuta nel 1982.
Gli ABBA furono il primo gruppo non anglofono e proveniente dall'Europa continentale a raggiungere un successo così ampio nei paesi anglofoni, come il Regno Unito, l'Irlanda, gli Stati Uniti, il Canada, l'Australia, la Nuova Zelanda ed il Sud Africa. Tra i loro più grandi conseguimenti fu la legittimazione dell'industria musicale scandinava come fonte di successo internazionale, spianando la via a gruppi svedesi come Ace of Base, Roxette, The Cardigans, Europe e più recentemente Alcazar.
Benny Andersson era un membro degli Hep Stars, una band rock/pop svedese molto popolare nel suo paese natale durante gli anni sessanta, dove suonava le tastiere. Fece il debutto televisivo in una gara di talenti nel 1963. Quel gruppo era modellato, musicalmente ed esteticamente, attraverso varie influenze dei più celebri gruppi britannici e statunitensi del tempo, come gli Herman's Hermits, The Who e i Rolling Stones, ed ebbe un discreto seguito, in particolare tra le ragazze teen-agers.
Nello stesso momento Bjà rn Ulvaeus aveva fondato un gruppo skiffle, gli Hootenanny Singers, dalle sonorità più sfumate e diluite, in pratica più commerciali, rispetto a quelle degli Hep Stars.
I due si incontrarono per la prima volta nel 1966 intraprendendo da subito una stretta collaborazione musicale, che non si esaurirà con lo scioglimento degli ABBA.
Agnetha Fältskog, invece, era già molto nota ed era un autentico fenomeno della musica pop. Aveva vinto una gara di giovani talenti nel settembre 1967 ma era balzata alla popolarità dopo aver recitato il ruolo di Maria Maddalena nella versione svedese del musical Jesus Christ Superstar. Agnetha aveva anche composto ed eseguito canzoni pop solari in stile "Schlager" (dal tedesco, indica un genere di canzone sentimentale ed orecchiabile), unite ad alcune cover delle hits suonati dai gruppi che in quel momento andavano per la maggiore. Aveva già raggiunto le vette delle classifiche svedesi e pubblicato dischi anche in Germania, dove godeva di grande popolarità, soprattutto nel circuito del cosiddetto "Swedish folkparks", sorta di concerti folk-rock all'aperto dei "figli dei fiori" della terra svedese. Durante uno di questi concerti, dove partecipavano anche gli Hep Stars, aveva avuto modo di conoscere e innamorarsi di Bjà rn. Le loro nozze, celebrate nel 1971, vennero subito definite "il matrimonio dell'anno" e suscitarono un grande interesse. Infatti le foto della cerimonia dominarono per settimane le prime pagine dei rotocalchi scandinavi.
Il tassello mancante nel mosaico degli ABBA arrivò con la norvegese Anni-Frid Lyngstad. Nel 1967 aveva partecipato e vinto un concorso per giovani talenti. Proprio durante quella notte si celebrava in Svezia il cambio del senso di guida automobilistico (dalla guida sinistra si passò alla guida destra) e la televisione nazionale aveva messo in cantiere una serie di grandi show per convincere la gente a restare in casa il più possibile e moderare il traffico. Frida era stata invitata ad apparire in televisione ad eseguire la canzone vincitrice. La sua prima uscita televisiva pubblica non venne però degnata di attenzioni particolari, e la sua carriera musicale non decollò.
Non passerà comunque molto tempo prima del suo incontro con Benny Andersson, avvenuto nel 1969 in uno "Swedish folkparks". In questa occasione i due si innamorarono e Benny invitò Anni-Frid a cantare le parti vocali di supporto, insieme ad Agnetha, nell'album Lycka.
Dietro il successo degli ABBA c'era una quinta persona: Michael Tretow, tecnico del suono. Dal primo disco li aveva seguiti e loro lo avevano scelto in maniera esclusiva e molta parte della tecnica sonora e dell'elettronica del suono era opera sua. Michael li conosceva separatamente già prima che formassero il gruppo, ad eccezione di Benny. Michael aveva permesso di tentare arditi esperimenti sonori non molto lontani dal cosiddetto "wall-of-sound" (il "muro-del-suono") inventato da Phil Spector. Il risultato era stato il celeberrimo e innovativo "ABBA Sound".
Nei primi anni settanta, anche dopo le nozze di Bjà rn e Agnetha, i futuri componenti del gruppo avevano continuato separatamente le loro carriere musicali. Tuttavia Stig Anderson, manager degli Hep Stars e proprietario di uno studio di registrazione - il Polar Studio - e di un'etichetta discografica - la Polar Music - nutriva per i quattro sconfinate ambizioni ed era ben determinato a farli sfondare sul mercato internazionale come autori di canzoni per diversi festival della musica pop svedese. I risultati furono incoraggianti, tanto che Bjà rn e Benny scrissero una canzone per l'Eurofestival, edizione 1972, eseguita da Lena Anderson. Il brano, dal titolo "Say It With a Song", si classificò soltanto al terzo posto nelle eliminatorie, ma aveva raggiunto i primi posti delle classifiche in molti paesi, convincendo Stig di essere sulla strada giusta.
Bjà rn e Benny intanto continuavano a comporre insieme i loro brani, sperimentando un nuovo sound e nuovi arrangiamenti vocali che avevano ottenuto un vasto seguito in Giappone. Una canzone da loro composta, intitolata Isn't It Easy To Say, era diventata un grande hit da classifica per gli Hep Stars, e Bjà rn talvolta era stato ospite d'onore nei tour della band.
Fino a questo punto si trattava semplicemente di collaborazione. Oggi è molto suggestivo immaginare una fusione tra le due band di Bjà rn e di Benny, cosa che in realtà non avvenne mai: fu invece Stig Anderson ad intuire il grandissimo potenziale del lavoro in coppia di Benny e Bjà rn, e li incoraggiò a comporre il loro primo disco, che conteneva le canzoni Hej Gammle man (in svedese Hei vecchio uomo) e Lycka (in svedese, Felicità) (1970), dove apparivano i loro due nomi. Bjà rn e Benny avevano voluto anche delle parti cantate da un coro che era composto proprio da Agnetha e Frida, con cui intrattenevano anche relazioni sentimentali da poco tempo. Le due donne non erano però accreditate in quel lavoro firmato solo da Benny e Bjà rn. Non è ancora lecito parlare di formazione vera e propria del gruppo: i componenti c'erano, con un ruolo secondario per le due rappresentanti femminili, ma gli ABBA non esistevano ancora come gruppo.
Il singolo People need love (registrato il 29 marzo 1972) rappresenta una pietra miliare nella storia della band, sia perché il gruppo canta in inglese sia perché ancora non appare il nome ABBA, bensì i quattro nomi dei componenti, nell'ordine: Bjà rn & Benny - Agnetha & Anni-Frid: ancora una volta furono relegate ad una posizione di secondo piano le componenti femminili, poste sì in copertina, ma dopo il nome dei due autori. In questa canzone, comunque, le due cantanti avevano dimostrato di essere delle autentiche promesse: Stig in questa occasione aveva rilevato che tutte le quattro voci si intonavano a meraviglia col nuovo sound da loro creato, per quanto il disco avesse raggiunto solo le zone medie delle classifiche svedesi: tutto ciò lo spronò a proseguire nell'intento.
L'anno successivo, il gruppo aveva deciso di andare all'Eurofestival, questa volta con la canzone Ring Ring. Per la manifestazione, Stig aveva fatto curare una traduzione in inglese nientemeno che da Neil Sedaka, ed era partito con le ambizioni di vincere a mani basse. Il tentativo di usare una canzone in inglese, infatti, nasceva proprio dalle mire di Anderson, che voleva per il gruppo un successo che andasse oltre i confini nazionali. Ciò nonostante, il gruppo non venne neppure selezionato a rappresentare la Svezia per il prestigioso concorso: per quanto forti della schiacciante maggioranza dei voti della giuria popolare al Melodifestivalen, la selezione svedese per la manifestazione europea, il gruppo arrivò solo terzo. Nondimeno, decisero di inserire il brano nel loro primo album, intitolato "Ring Ring". Questo album e il brano omonimo, pubblicato come singolo nelle versioni inglese e svedese, raggiunse le posizioni alte delle classifiche in molte nazioni europee (Germania, Paesi Bassi e Scandinavia), ma l'ambizioso Stig volle a tutti i costi avere almeno una hit britannica o statunitense. Il gruppo, intanto, fu invitato nel programma televisivo tedesco Disco (6 gennaio 1973) dove però mancava Agnetha, in attesa di un bambino, che venne sostituita da Inger Brundin, un'amica di Frida. In quell'anno venne anche lanciato l'LP di Ring Ring e la versione tedesca e spagnola della canzone.
Dopo l'esperienza fallita nel 1972, i quattro operarono diverse modifiche: il primo passo fu quello di cambiare il nome del gruppo in ABBA, per la promozione pubblicitaria, ricavato dalle iniziali dei nomi di battesimo dei componenti. Iniziato da principio come un piacevole gioco, il nuovo nome andava bene per il mercato nazionale svedese e anche per quello estero, dove erano pressoché sconosciuti. Fu utilizzato per la prima volta in Waterloo, ma accompagnato dai nomi della formazione: tuttavia, già dall'album successivo, scomparvero i nomi e restò solo l'acronimo.
Il logo ufficiale è stato creato da Rune Sà derqvist ed utilizzato per la prima volta sulla copertina del singolo di Dancing Queen uscito l'agosto del 1976. Ma l'idea originale venne al fotografo tedesco Wolfgang Heilemann, durante una sessione fotografica del gruppo per la rivista BRAVO. I membri del gruppo dovevano tenere le giganti iniziali dei loro nomi, e, dopo che le foto furono fatte, il fotografo ne trovò una nella quale uno degli uomini teneva la sua lettera rigirata. L'idea fu discussa ed agli ABBA piacque. Il logo è ancora oggi usato per tutto il materiale ufficiale del gruppo.
Nel 1974 avevano deciso di tentare ancora una volta la carta dell'Eurofestival, ispirati a livello visivo dalla scena glam-rock che andava per la maggiore in Gran Bretagna e dal brano "See My Baby Jive" portato al successo dai Wizzard. Il risultato fu il loro brano d'esordio col nuovo nome, Waterloo, un brano pop in stile glam, che utilizza appieno l'approccio al "Wall-of-Sound" di Michael Tretow.
Il gruppo vinse il Melodiefestivalen (cantando però in svedese) e si qualificò per la manifestazione europea, ma soprattutto prepararono per bene l'evento partecipando in diverse TV del nord Europa e organizzando diversi tour.
I quattro avevano già molto materiale da utilizzare nel loro nuovo album da far uscire durante lo spettacolo che si svolse a Brighton. Si presentarono in costumi abbastanza sfavillanti, di ispirazione napoleonica (Bjà rn affermò in un'intervista che aveva un costume così stretto che non poteva neanche sedersi), e stavolta il successo fu immediato: vinsero la manifestazione a furor di popolo e il gruppo fece breccia nel cuore dei britannici per la prima volta; il nome risultò indovinato e la gente corse in massa ad acquistare anche l'album (Waterloo). Da questo momento la carriera del gruppo è in continua ascesa. Il singolo arrivò in cima alle classifiche di 9 paesi, tra cui il Regno Unito, ed anche, caso unico per una canzone dell'Eurofestival, nella Top 10 di nazioni extra-europee come gli Stati Uniti, l'Australia, la Nuova Zelanda ed il Canada.
Waterloo resta importante perché gli ABBA registrarono il loro primo film clip o promo clip. Questa tecnica sarà per loro molto importante e segnerà in seguito uno stile commerciale molto particolare che aprirà la strada ai clip degli anni '80. Il motivo di questi clip era dettato dall'esigenza di ridurre i viaggi, soprattutto in nazioni lontane, ma dove erano molto famosi come l'Australia e la Nuova Zelanda. Il loro manager Anderson, in questo modo, raggiungeva diversi mercati discografici lasciando al gruppo tempo per la vita privata (Agnetha era diventata madre da poco tempo). I primi clip erano registrati con pochi mezzi da un esperto del settore: Lasse Hallstràm. La casa discografica, la Polar Music, infatti, non era disposta a spendere molto, non riuscendo a cogliere la forte penetrazione che avrebbero avuto questi media sul mercato.
I singoli seguenti non andarono granché bene, sia perché il gruppo era impreparato a promuovere i loro brani nei concerti, privilegiando l'accuratezza del lavoro in studio, sia perché le loro canzoni non avevano contenuti forti come quelle, tanto per restare nella scena glam, di Lou Reed, Marc Bolan o David Bowie, ma erano tranquille e rassicuranti. In aggiunta a ciò si deve includere il fatto che il gruppo era giovane ed era legato a quella manifestazione, oltre la quale non aveva spazio. Il singolo seguente, Honey, Honey, raggiunse la 27esima negli Stati Uniti e la 2a in Germania, mentre nel Regno Unito la Epic fece uscire un remix di Ring Ring. Il primo tour europeo degli ABBA non andò bene come il gruppo sperava, dovendo eliminare persino alcune date in Svizzera, mentre nella sessione scandinava del tour ebbero finalmente il successo e l'accoglienza desiderata facendo decine di concerti "tutto esaurito".
Nel 1975 uscì il singolo So Long, che ebbe un mediocre successo, mentre il successivo, Do, I Do, I Do, I Do, I Do, raggiunse la numero uno in Australia, Nuova Zelanda, Sud Africa e la Top 10 in Germania. Il gruppo, tuttavia, consolidò la presenza nelle classifiche con il brano SOS, originariamente scritto per un lavoro solista di Agnetha, che arrivò alla sesta in Gran Bretagna diventando il secondo brano da top ten britannico, mentre la canzone arrivò alla prima in Germania ed alla seconda in Italia, diventando il settimo singolo più venduto dell'anno ed il più grande successo degli ABBA nel nostro paese (anche perché come lato-B aveva Mamma Mia, canzone mai uscita come singolo da noi). SOS fu anche il loro secondo singolo ad entrare nella Top 10 in Canada e raggiunse la Top 15 statunitense. Con il terzo ed omonimo album ABBA e con il grande successo avuto dai singoli estratti da esso il gruppo smentì chi già li considerava uno tra i tanti One-Hit-Wonder. Il singolo di Mamma Mia divenne infatti la loro seconda numero uno inglese ed arrivò in cima alle classifiche tedesche ed australiane.
Il gruppo, inoltre, decise di realizzare la loro prima autocelebrativa antologia intitolata Greatest Hits, una raccolta di grandissimo successo, diventato il primo album del gruppo in assoluto a ricevere il disco di platino negli Stati Uniti, raggiungendo il milione di copie vendute nel Paese. Con Fernando, loro primo singolo non estratto da un album, il gruppo decretò definitivamente lo scoppio dell'"ABBAmania", in particolare in Australia e Nuova Zelanda: Fernando detiene a tutt'oggi il record per il numero delle settimane consecutive di presenza al primo posto delle charts australiane (ben 14 settimane), a pari merito con Hey Jude dei Beatles e diventando uno dei singoli più venduti nel Paese. Fernando arrivò alla numero 1 in ben 13 paesi, diventando uno dei singoli più venduti del gruppo. Sempre in Australia e Nuova Zelanda uscì, al posto di Greatest Hits, un'antologia chiamata Best Of ABBA, che batté tutti i record diventando l'album più venduto della storia australiana e rimanendo in prima posizione per 16 settimane. In Nuova Zelanda l'album è stato certificato 24 volte disco di platino (360 mila copie).
Naturalmente il meglio doveva ancora arrivare, a partire dall'album realizzato nel 1976, Arrival. La pulizia negli arrangiamenti e nella registrazione ormai raggiungeva vette mai toccate in precedenza, inaugurando un nuovo livello nel lavoro di studio e nella scrittura musicale dei brani. Inanellano consecutivamente tre hit da classifica: Money, Money, Money, Knowing Me, Knowing You e quello che probabilmente rimase il loro brano più celebre, Dancing Queen, presentato al Teatro dell'Opera di Stoccolma alla presenza del re di Svezia, la vigilia del suo matrimonio. Dancing Queen raggiunge la numero uno in 14 paesi, tra cui gli Stati Uniti (dove è stato il loro unico singolo capace di raggiungere la cima delle classifiche). Da questo momento in poi gli ABBA divennero molto popolari nel Regno Unito, più di quanto fossero in Australia ed in Nord-Europa. Arrival sancisce anche il successo internazionale degli ABBA, che, oltre ad imporsi nelle classifiche europee ed australiane, scalano anche quelle americane e giapponesi.
Ancora oggi Dancing Queen rappresenta con ogni probabilità la canzone più popolare degli ABBA nel mondo, con un film clip registrato dal vivo alla Alexandrà Night Club di Stoccolma.
Alla fine del 1976 il nuovo "ABBA sound" o "ABBA style" era sinonimo del pop europeo e iniziavano a fioccare diverse imitazioni di gruppi che copiavano il suono, la presenza scenica (due ragazzi e due ragazze) e, non ultimo, anche l'inizio della carriera, come capitò ai Brotherhood of Man che vinsero l'Eurofestival di quell'anno e, più tardi, ai Bucks Fizz nel 1981.
Nel 1977 gli ABBA partirono per un tour che toccò l'Europa, dove riscossero molto successo, e l'Australia, dove si poté assistere ad una vera e propria isteria di massa da parte dei fans ed una grandissima attenzione da parte dei media, tanto che fu coniato il termine "ABBAmania". Dopo il loro arrivo a Melbourne gli ABBA furono invitati al municipio della città, dove salutarono dalla balconata dell'edificio una folla entusiastica di migliaia di persone. Per i due concerti organizzati alla Royal Albert Hall di Londra furono richiesti 3,5 milioni di biglietti, sufficienti a riempire 580 volte l'arena, mentre i 12 concerti australiani furono visti da un totale di 160 mila persone. Il regista Lasse Hallstràm fece anche un film-documentario sul tour australiano, chiamato ABBA - The Movie.
Gli ABBA stavano ormai abbandonando definitivamente l'Europop, cominciando a sperimentare generi diversi e approfondendo la stesura dei testi; questo processo artistico portò alla luce ABBA: The Album, uscito in concomitanza con il film. L'album è più raffinato, musicalmente più eterogeneo ed anche i testi sono più elaborati. The Album è accolto meno bene di quelli usciti precedentemente dalla critica inglese, ma il disco ed i suoi singoli hanno ugualmente un successo mondiale. Il primo estratto, The Name of the Game arriva alla 1 nel Regno Unito ed entra nella Top 15 statunitense, mentre il secondo singolo è Take A Chance On Me, che scala le classifiche inglesi e diventa un successo commerciale ancora superiore a Dancing Queen negli Stati Uniti, anche se arriva "solamente" alla 3° posizione. Un'altra canzone contenuta nel disco, Thank You for the Music, esce come singolo nel 1983 ed è stata usata come lato-B di Eagle, contenuta sempre in The Album ed uscita solo in alcuni paesi. Curioso notare che, negli Stati Uniti, The Album sarà il primo e unico loro studio album ad essere premiato con il disco di platino.
Nel 1978 gli ABBA erano all'apice della carriera. Convertirono un teatro inutilizzato costruendo uno studio di registrazione modernissimo a Stoccolma (nello stesso studio fu registrato l'album Duke dai Genesis), ed erano celebrati da numerosi altri complessi, tra cui i Led Zeppelin di In Through the Out Door. A maggio il gruppo fece un'intensa campagna promozionale negli Stati Uniti e cantarono allo show di Olivia Newton-John. Il singolo Summer Night City era nei primi posti delle charts e fu il preludio dello stile che gli ABBA stavano per adottare nel loro prossimo album. Nel gennaio 1979 Bjà rn Ulvaeus ed Agnetha Fältskog annunciarono il loro divorzio. La notizia fece grande scalpore tra i media e le speculazioni sul futuro del gruppo iniziarono a fioccare. Gli ABBA assicurarono ai fans ed alla stampa che il divorzio non avrebbe influito sul gruppo e che avrebbero continuato il loro lavoro come band.
Voulez-Vous, album ispirato alla musica dei Bee Gees ed influenzato dalla Disco music, un genere che, a differenza di quello che molti pensano, gli ABBA usarono quasi esclusivamente in questo disco. L'album arrivò alla numero uno in diversi paesi, tra cui Regno Unito, Germania e Giappone. Il primo singolo estratto fu Chiquitita, cantata il 9 gennaio 1979 nella Sede dell'ONU a New York, durante un concerto organizzato dall'UNICEF, a cui gli ABBA donarono il copyright della canzone, mentre il singolo divenne una hit che arrivò in cima alle classifiche di 10 paesi. I seguenti singoli che vennero tratti da quest'album, Voulez-Vous, Does Your Mother Know e I Have A Dream, entrarono sempre nelle charts, ma in Inghilterra, nel pieno del fenomeno punk e all'alba del movimento New Wave, molti consideravano gli ABBA come fautori di un suono mieloso e datato.
Lo stesso anno uscì anche il secondo Greatest Hits del gruppo, Greatest Hits Vol. 2, che conteneva il singolo Gimme! Gimme! Gimme! (A Man After Midnight) (ripresa nel 2005 da Madonna nel singolo Hung Up). La canzone fu un grande successo commerciale e la loro più grande hit in stile Disco, arrivando in cima alle classifiche di Francia, Svizzera, Belgio, Finlandia ed Irlanda e diventando il loro singolo a raggiungere la posizione più alta in Giappone. Durante gli anni '70, a causa dell'embargo del rublo, la Russia comprava gli album degli ABBA in cambio di barili dei petrolio.
Gli ABBA nel settembre del '79 partirono per un tour che toccò il Nord America, dove fecero 17 date tutte esaurite, 13 negli Stati Uniti e 4 in Canada. L'ultima data statunitense, programmata a Washington D.C., fu cancellata a causa dello stress emotivo provato da Agnetha durante il volo da New York a Boston fatto sul loro aereo privato; il veicolo infatti fu soggetto a condizioni meteorologiche estreme a causa di un tornado che si stava abbattendo sul Connecticut e non poté atterrare per lungo tempo. Il tour nordamericano finì con un concerto a Toronto davanti a 18.000 persone. Ad ottobre iniziarono la parte europea del tour, in cui gli ABBA fecero 23 date, compresi sei concerti con il "tutto esaurito" nella Wembley Arena di Londra. Nel marzo 1980 approdarono in Giappone, dove, appena arrivati al Aeroporto di Tokyo-Narita, furono assediati da migliaia di fans. Il gruppo fece 12 concerti nel Paese, i cui biglietti andarono tutti esauriti. Questo fu l'ultimo tour degli ABBA.
Nel novembre dello stesso anno esce il loro settimo album Super Trouper, che registra ottimi riscontri di vendita in tutto il mondo, segnando anche un punto di rottura definitivo con lo stile che aveva caratterizzato gli ABBA all'inizio della loro carriera: l'album infatti è caratterizzato da testi sempre più personali e dall'uso del sintetizzatore, che lo avvicinava allo Synth pop. Nondimeno, la celebre The Winner Takes It All entrò nella Top 10 statunitense e scalò ancora le classifiche inglesi. Le vicende personali erano palesi nella canzone (il cui titolo in italiano equivale a "chi vince prende tutto"), dedicata al divorzio tra Bjà rn e Agnetha, nel cui video musicale la bionda cantante viene ripresa malinconicamente da sola ed in primo piano. Il singolo successivo Super Trouper divenne la nona ed ultima numero uno del gruppo nel Regno Unito. Lay All Your Love On Me, uscita nel 1981, diventò il singolo a 12 pollici ad aver raggiunto la posizione più alta nella classifica musicale britannica, arrivando alla 7.
Nel 1980 uscì anche un greatest hits contenente alcune canzoni del gruppo registrate in spagnolo chiamato Gracias Por La Mà sica. La raccolta venne fatta uscire nei paesi di madrelingua spagnola, in Giappone ed in Australia. L'album divenne un grande successo sopratutto in America latina, dove le versioni spagnole di Chiquitita e I Have A Dream scalarono le classifiche.
Nel gennaio del 1981 (dopo due anni dal divorzio con Agnetha) Ulvaeus sposò Lena Källersjà , mentre il manager Stig Anderson celebrò i suoi 50 anni con una grande festa. Gli ABBA per l'occasione incisero una canzone svedese (Hovas Vittne), stampata su 200 vinili rossi (diventati oggi i singoli più rari e ricercati del gruppo) che furono regalati agli ospiti della festa. Le priorità dei componenti del gruppo stavano cambiando: Frida stava lavorando per un suo album, Agnetha voleva essere più vicina alla sua famiglia ed anche lei desiderava occuparsi della sua carriera da solista, mentre Benny e Bjà rn avevano intenzione di fare un musical. I recenti avvenimenti si rifletterono sui cambiamenti che la musica ed i testi degli ABBA ebbero in quel periodo, mostrando il grande senso di disagio che i quattro provavano. A metà febbraio dell'81 Benny Andersson e Anni-Frid Lyngstad annunciarono che stavano per divorziare. Secondo alcune indiscrezioni i due facevano fatica a tenere unita la coppia già da tempo, e Benny aveva conosciuto una donna, Mona Nà rklit, che avrebbe poi sposato nel novembre dello stesso anno.
Durante la fine di aprile il gruppo registrò uno speciale TV chiamato Dick Cavett meets ABBA (Dick Cavett incontra gli ABBA), condotto dal presentatore statunitense Dick Cavett: lo speciale contiene anche un mini-concerto live, composto da 9 canzoni, l'ultimo concerto degli ABBA. Nel novembre dello stesso anno esce The Visitors, un album che mostra una maggiore maturità nella scrittura dei testi, meno spensierati e più complessi e profondi rispetto alle prime incisioni: ad esempio la title-track raccontava la storia degli incontri segreti di oppositori ad uno sconosciuto regime dittatoriale (tanto che l'album fu bandito dall'URSS, si pensa infatti che il regime a cui viene fatto riferimento nella canzone sia quello sovietico), e gli altri brani affrontavano temi fino ad allora inconsueti per loro, come la vecchiaia, la guerra, la perdita dell'innocenza e la crescita dei loro figli. Lo stesso sound era più cupo e pervaso da un forte senso di malinconia che anticipava la loro fine; il loro stile pop europeo leggero era ormai lontano anni luce. Il primo singolo estratto dall'album è One Of Us, il cui testo è influenzato dai cambiamenti che sono avvenuti all'interno del gruppo, che arrivò alla 3 in Gran Bretagna e fu la loro nona ed ultima numero uno in Germania: la canzone, infatti, viene considerata l'ultima grande hit degli ABBA. In Nord America, Australia e Nuova Zelanda uscì come singolo When All Is Said And Done, canzone cantata principalmente da Frida e che parla di una coppia che si separa dopo molto tempo, riferendosi al suo recente divorzio con Benny: arrivò alla 27esima negli Stati Uniti, diventando l'ultimo singolo nella Top 40 americana avuto dal gruppo.
Nell'estate del 1982 Bjà rn e Benny pubblicarono The Day Before You Came, letteralmente l'ultima canzone da loro registrata. In un'intervista di Bjà rn afferma che fu l'insuccesso di questa canzone, nonostante la qualità ottima, a far prendere al gruppo la definitiva, ma preventivata, decisione di non continuare. Sempre a detta dello stesso, se la canzone avesse raggiunto i primi posti delle classifiche, il gruppo avrebbe sicuramente continuato a lavorare insieme per altri anni. La canzone, infatti, arrivò alla 32 in Gran Bretagna, sancendo il declino commerciale che il gruppo stava ormai subendo nel paese, mentre entrò nella Top 5 di Germania, Svizzera, Olanda e Svezia.
Opus 10, il cui titolo doveva celebrare il traguardo dei primi dieci album, come è noto non venne mai alla luce. Scampoli di provini erano stati raccolti nel corso degli anni, inseriti in vari bootleg, fino a raccogliere una serie di brani che a ragion veduta ne avrebbero dovuto costituire la lista tracce, nella quale avrebbero trovato posto anche i quattro brani inediti pubblicati negli ultimi due 45 giri, a loro volta inediti: The Day before You Came, Cassandra, Under Attack, You Owe Me One. Un brano strumentale era stato pensato come title-track, insieme ad altri brani eterogenei tra loro, tra i cui titoli figuravano Just Like That, Every Good Man, Under the Sun. Di questi tuttavia non esistevano versioni complete, e quelle rinvenute presentavano una pessima resa sonora. Fu quindi a sorpresa che, nel 1993, in More ABBA Gold, la raccolta che seguì la fortunata compilation ABBA Gold, fu incluso un brano inedito intitolato I Am the City, che può dunque considerarsi tutt'oggi come l'ultimo singolo prodotto dagli ABBA.
Le componenti femminili volevano seguire una loro strada sia nella vita personale sia artistica mentre Benny e Bjà rn erano fortemente intenzionati a lavorare ad un musical, influenzati in ciò da un amico di Bjà rn: Judy Craimer. La doppia raccolta The Singles: the First Ten Years, che vede brindare i membri degli ABBA in copertina ai loro dieci anni di carriera, rappresentava l'ultimo saluto della band non anglosassone più famosa al mondo ai fan. A ulteriore riprova, fece seguito la stampa su 45 giri della loro Thank You for the Music, che avrebbe trovato le strade delle classifiche benché la canzone fosse vecchia di cinque anni. L'ultima esibizione pubblica del gruppo fu nel programma inglese The Late, Late Breakfast Show l'11 dicembre 1982, considerata la data dello scioglimento del gruppo dato che nessuna rottura è mai stata ufficialmente annunciata. The Visitors rimane quindi l'ultimo album del gruppo, mentre gli anni successivi sono caratterizzati da un incredibile numero di compilation, nuovi remixaggi dei loro classici, omaggi e tributi più svariati e un album dal vivo pubblicati da diverse etichette discografiche, sempre molto venduti.
Bjà rn e Benny continuarono a lavorare insieme: conclusa la stagione degli ABBA, scrissero la partitura per un musical, dopo diversi anni che ne avevano accarezzato l'idea. Nacque così Chess, in collaborazione con il paroliere Tim Rice che aveva portato al successo, tra l'altro, Jesus Christ Superstar sia in teatro che al cinema. La prima rappresentazione di Chess si tenne a Londra nel 1986, con ben tre anni di repliche, conoscendo poi numerose riedizioni. Il musical prendeva spunto dal gioco degli scacchi per raccontare un dualismo sportivo e passionale tra due virtuosi degli scacchi (un russo e un americano) che prendono parte al campionato mondiale e al tempo stesso si contendono le attenzioni di una donna: attraverso questo antagonismo (dove subentra anche un secondo personaggio femminile) venivano riproposti in chiave simbolica anche i contrasti tra le due superpotenze tipici della guerra fredda. I luoghi dove si svolgono i due atti dell'opera sono località neutrali, quali la nostra Merano e Bangkok. Da questo musical (che in Italia fu rappresentato soltanto in una sessione a Milano nel 1991), venne estratto il singolo One night in Bangkok, cantato da Murrey Head che divenne un successo di portata europea nella primavera del 1985. Il tema d'amore era invece interpretato dalle due protagoniste al femminile, Elaine Page e Barbra Dickson: I know him so well può definirsi una classica canzone nel vero ABBA style, che ebbe modo di far rimpiangere i fan accaniti del gruppo su come Frida e Agnetha avrebbero potuto interpretarla da par loro.
Il primo tentativo di realizzare un musical fu effettuato dai quattro ABBA già nel 1977, durante le pause degli spettacoli australiani, con The Girl with The Golden Hair, denominato "mini-musical", che non sarebbe mai giunto a compimento. Parte del copione fu poi riutilizzato nella sceneggiatura di Abba - The Movie, mentre tre brani furono inclusi in Abba - The Album, nella cui copertina viene indicata la provenienza da questa opera il cui progetto, al momento dell'uscita del disco, non era stato ancora abbandonato.
Il loro secondo lavoro compiuto è stato invece Kristina fran Duvemala, scritto insieme a Lars Rudolfsson e basato su un racconto dello scrittore svedese Vilhelm Moberg. Mamma Mia!. Il loro terzo musical basato sulle canzoni degli ABBA, ottiene successo a Londra nei tardi anni '90 e in tutta Europa ancora ai nostri giorni, e ottenne una nomination nel 2002 per il Tony Award come Miglior Musical. Grazie all'opera della sceneggiatrice Catherine Johnson, infatti, è stato possibile costruire una storia che riutilizzasse tutti i successi degli ABBA.
Dal canto loro, Agnetha e Frida, dopo lo scioglimento del complesso, affronteranno saltuarie realizzazioni in campo musicale, ottenendo soltanto moderati successi. Frida passerà sotto la produzione di Phil Collins nell'album Something's Going On, (1982) il cui brano trainante, I Know There's Something Going On, sarà il suo ultimo discreto successo anche in Italia. Nel 1984 sarà prodotta da Steve Lillywhite nell'album Shine e questa sarà per molto tempo l'ultima sua uscita discografica. Nel 1996 tentò per l'ultima volta un'incisione discografica, cantando in svedese nell'album Djupa andetag, ma non ottenne più il successo internazionale avuto in precedenza.
Agnetha ricominciò la carriera solista con un album dal titolo significativo, Wrap Your Arms Around Me (Abbracciami), che, trainato dal singolo The Heat Is On, scalò le classifiche europee, arrivando anche ad ottenere una Top 30 negli Stati Uniti con Can't Shake Loose. L'album successivo, Eyes of a Woman, ebbe meno successo del precedente. Nel novembre 1987 uscì il suo terzo album post-ABBA, I Stand Alone, che arrivò alla n.1 in Svezia rimanendovi per otto settimane. Lo stesso anno Agnetha, costantemente tormentata dalla stampa scandalistica scandinava, decise di ritirarsi dalla vita pubblica interrompendo la sua carriera musicale.
Nell'aprile 2004 uscì un nuovo disco solista di Agnetha, My Colouring Book (Il mio libro colorato), il primo dopo 17 anni di assenza dalle scene, che ottenne buone recensioni e vendette abbastanza bene in Svezia, Germania (al n. 6 delle classifiche), in Finlandia dove ricevette disco d'oro ed in Gran Bretagna, dove guadagnò il disco d'argento ed arrivò in Top 15. Il primo singolo estratto dall'album, If I Thought You'd Ever Change Your Mind, è ancora oggi la più grande hit solista di Agnetha nel Regno Unito, dove raggiunse l'undicesima posizione.
Nel settembre 2004 Frida registrò le canzoni di un nuovo album insieme a Jon Lord (già componente dei Deep Purple) e fece qualche rara apparizione nella televisione tedesca.

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