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lunedì 20 luglio 2020

#Almanaccoquotidiano, a cura di #MarioBattacchi

Buongiorno, oggi è il 20 luglio.
Il 20 luglio 1969 fu raggiunto l'obiettivo di effettuare lo sbarco sulla Luna. Il volo storico dell'Apollo 11 iniziò il 16 luglio. Dopo essere entrati in orbita lunare, Edwin E. Aldrin, Jr. e Neil A. Armstrong si trasferirono nel Lem, il modulo per l'allunaggio, mentre il modulo di comando era affidato al pilota Michael Collins.
Il modulo lunare toccò la superficie del satellite il 20 luglio, nei pressi del margine del Mare della Tranquillità e poche ore dopo Armstrong mise piede sul suolo lunare, con le parole: "Questo è un piccolo passo per un uomo, ma un balzo gigante per l'umanità".
L'astronauta venne raggiunto da Aldrin e insieme camminarono due ore sulla superficie della Luna, sperimentando una forza di gravità pari a un sesto di quella terrestre; raccolsero 21 kg di campioni del suolo, scattarono fotografie e installarono un apparato sperimentale per l'analisi del vento solare, un riflettore laser e un laboratorio per misure sismiche; issarono quindi una bandiera statunitense e comunicarono, via satellite, con il presidente Usa Richard Nixon, mentre milioni di persone seguivano in diretta la trasmissione. Armstrong e Aldrin lasciarono il nostro satellite utilizzando lo stadio superiore del Lem e sfruttando quello inferiore come rampa di lancio. Il modulo di risalita venne abbandonato dopo l'aggancio con il modulo di comando e i due astronauti si trasferirono di nuovo nella navicella. Il volo di ritorno dell'Apollo 11 non presentò inconvenienti e la navicella ammarò il 24 luglio nell'oceano Pacifico, vicino alle Hawaii, dove venne facilmente recuperata. Benché la possibilità di contaminazione da parte di organismi viventi lunari fosse remota, gli astronauti indossarono indumenti isolanti prima di lasciare la navicella e vennero sottoposti a un periodo di quarantena; i controlli medici non evidenziarono alcun problema di salute.
Negli anni successivi, e fino ai giorni nostri, si è sviluppato un movimento anche alquanto nutrito di persone che non credono che l'allunaggio sia mai veramente avvenuto.
Essi sostengono che gli Stati Uniti avrebbero architettato una grandiosa messa in scena pur di battere l'Unione Sovietica in questa dimostrazione di livello tecnologico raggiunto, soprattutto nell'ottica indimidatoria della guerra fredda.
A dimostrazione della loro teoria, portano diverse considerazioni sulle foto distribuite dalla Nasa, in cui sostengono che esse siano state in realtà effettuate in uno studio di posa e non realmente sulla Luna.
Allo stesso modo, sono nati diversi gruppi che sfatano, una per una, tutte le arzigogolate congetture di chi non crede allo sbarco, dimostrando una volta per tutte che il 20 luglio 1969 l'uomo riuscì a compiere ciò che fin dall'inizio della sua storia aveva sempre desiderato di fare, ogni notte in cui aveva alzato lo sguardo al cielo: raggiungere la Luna.

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