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martedì 25 febbraio 2014

#TV: notizie a cap'e 'mbrella

denaro.it
  Ero intento a chiacchierare col collega in quella trattoria durante la pausa pomeridiana. I due televisori in sala fornivano le medesime immagini su cui perdere lo sguardo distrattamente, come poteva essere il banco dei vini, la credenza della servitù o l’effetto del sole attraverso la vetrata sui fiori ed il piccolo vaso che li conteneva, posti sul tavolino in fondo alla sala. Il pensiero volgeva alle incombenze di commiato, quando gli schermi andarono fuori sincronia, mostrando però la medesima sigla del telegiornale regionale.
 Il seguito fu tutt’altro che identico e la mia attenzione oscillava tra l’uno e l’altro. Uno proiettava in anteprima sequenze di sorvolo su inceneritori incompiuti e truppe manifestanti fuori da stabilimenti, l’altro militari in evidente esecuzione di esercitazioni con droni e a piedi nel bosco e statuette d’oro poste dinanzi a carabinieri in alta uniforme, accecati dai lampi dei fotografi. Pur nella difficoltà di comprendere la situazione, azzardai che l’uno fosse il notiziario campano, quello nostrano, l’altro chissà di quale altra ben più beata regione. Senza cessare di alternare lo sguardo tra i due schermi, cercavo di indovinare quale fosse la regione da cui provenissero quelle immagini.
 Ma il cameriere, interrogato, rispose che l’uno era collegato al circuito satellitare, l’altro a quello terrestre. Quindi l’altro doveva essere campano, e il primo... Rovereto! Finalmente feci attenzione a leggere il nome di un luogo. Probabilmente l’espressione del mio volto doveva rivelare un pizzico di stizza, mentre ero intento a meditare che quelli che avrei supposto problematiche tipicamente meridionali, e cioè emergenza rifiuti e crisi industriale affliggevano in prima pagina comunità per me insospettabili sotto questo profilo, mentre in Campania... Qui lo svolgimento del notiziario indugiava ancora sulla prima notizia dei “soldatini intenti a giocare” – così scherzosamente argomentavo – mentre da Trento già avevano esaurito la lettura delle due notizie di prima. Ancora da Napoli il rapporto sul ritrovamento delle statuette trafugate da chissà quale tempio era in svolgimento che dal basso Adige erano state date altre due notizie, con immagini e interviste. “Proprio non sanno cosa dirci, qui”, pensavo tra me e me.
 Dopo qualche giorno ho potuto comprendere il significato di quelle immagini senza audio dai campi e boschi campani: non posso che apprezzare l’impegno delle Forze Armate con le più moderne tecnologie, fin’ora conosciute per l’efficacia in battaglia, nel monitorare il degrado territoriale in seguito allo smaltimento abusivo di rifiuti. Ma tuttavia resto della mia idea: qui ce ne raccontano neanche tante per farne ancor meno buone.

© 2014 Accademia dei Sensi - Licenza CC BY-NC-ND 3.0

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