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Sin dal II millennio a.C. il territorio della
provincia di Trieste fu sede di importanti insediamenti protostorici, i
castellieri, villaggi arroccati sulle alture e protetti da
fortificazioni in pietra, i cui abitanti appartenevano a popolazioni di
probabile origine illirica e di stirpe indoeuropea. Fra il X e il IX
secolo a.C. la popolazione autoctona entrò in contatto con un'altra
etnia indoeuropea, i (Venetici, Heneti o Eneti), da cui venne
notevolmente influenzata sotto il profilo culturale. Il nome Tergeste è
di origine preromana, con base preindoeuropea: terg = mercato, ed il
suffisso –este, tipico dei toponimi venetici; in alternativa, si ritrova
proposta l'origine latina del nome "tergestum" (riportata dal geografo
di età augustea Strabone), legata al fatto che i legionari romani
dovettero combattere tre battaglie per avere ragione delle popolazioni
indigene ("Ter-gestum bellum", dal latino "ter" = tre volte e "gerere
bellum" = far guerra, cui il participio passato da "gestum bellum").Con
le conquiste militari dell'Illiria da parte dei Romani, i cui episodi
più salienti furono la guerra contro la pirateria degli Istri del 221
a.C., la fondazione di Aquileia nel 181 a.C. e la guerra istrica del
178-177 a.C., ebbe inizio un processo di romanizzazione ed assimilazione
delle popolazioni preesistenti. Tergeste fu colonizzata alla metà del I
secolo a.C. in epoca cesariana (Regio X Venetia et Histria), ed è
probabile che la fortezza principale fosse situata sulle pendici del
colle di San Giusto.
Curiosità: Tergesteo era il palazzo della Borsa a Trieste ne "La
coscienza di Zeno" di Italo Svevo, che in questa città era nato; nella
sua città esiste tuttora una libreria che porta il suo nome.
di Donatella Farina
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